C’è un momento, nella danza a due, in cui i corpi smettono di opporsi e iniziano a respirare insieme: 10Dance, il nuovo film giapponese diretto da Keishi Otomo in uscita su Netflix il 18 dicembre, parte proprio da questa soglia: quella linea sottile dove la tecnica diventa emozione, e la rivalità si trasforma in qualcosa di più complesso e rischioso. Tratto dal manga omonimo di Satou Inoue, 10Dance racconta l’incontro-scontro tra due campioni del ballo agli antipodi per stile, cultura e carattere, uniti da un’ambizione comune e da un desiderio che, inizialmente, non sanno nominare.


Non è un musical, né una semplice storia d’amore. È un film sul corpo come campo di battaglia, sul linguaggio fisico della competizione, sull’intimità che può nascere dove meno te l’aspetti: nella disciplina, nel sudore, nel contatto forzato. Con due protagonisti intensi, Ryoma Takeuchi nel ruolo di Suzuki e Keita Machida in quello di Sugiki, 10Dance si muove tra coreografie rigorose e scosse emotive, esplorando i limiti e le aperture del legame tra due uomini che iniziano come rivali e finiscono per diventare qualcosa di molto diverso. Con il nostro Pasquale La Rocca nel cast.

scena
10Dance (2025) scena

La sfida dei dieci balli

Al centro del film Netflix 10Dance ci sono Shinya Suzuki e Shinya Sugiki. Entrambi giapponesi, entrambi celebrità del mondo del ballo, ma specializzati in due ambiti opposti: Suzuki è il re delle danze latino-americane, impulsivo e istintivo, mentre Sugiki domina il mondo delle danze standard, freddo e preciso come un metronomo. A dividerli non c’è solo lo stile, ma anche un’antipatia sottile alimentata da anni di paragoni costanti, complici i loro nomi quasi identici.


Il film inizia con una proposta inaspettata: Sugiki invita Suzuki a formare una coppia e a partecipare insieme alla competizione 10Dance, un torneo massacrante che richiede di eseguire, nello stesso giorno, dieci balli diversi (cinque standard, cinque latini). In gioco non c’è solo la gloria, ma anche la possibilità di superare se stessi in un territorio sconosciuto. Suzuki, inizialmente scettico, finisce per accettare, spinto più dall’orgoglio ferito che dalla convinzione.


Da qui parte un percorso fatto di allenamenti quotidiani, scontri caratteriali, frustrazioni tecniche e cambiamenti imprevisti. Il tempo condiviso e il lavoro sul corpo dell’altro aprono un varco: dietro ogni passo corretto, ogni movimento perfezionato, si insinua una tensione diversa, non più solo competitiva. L’attrazione si insinua nelle pause, nei silenzi, nei gesti, fino a diventare impossibile da ignorare.

Chi sono davvero Sugiki e Suzuki

Shinya Sugiki, interpretato nel film Netflix 10Dance da Keita Machida, è un campione dal portamento nobile, cresciuto in Inghilterra, con un atteggiamento da aristocratico del ballo. La sua danza è forma, struttura, misura. Ma dietro l’apparenza, c’è una personalità ambigua e provocatoria, che si diverte a mettere alla prova il prossimo. Quando invita Suzuki a diventare suo partner, non lo fa solo per vincere, ma per smontarlo, per vedere cosa succede quando lo costringe a uscire dal suo mondo.


Ryoma Takeuchi, nei panni di Shinya Suzuki, offre un personaggio viscerale, esplosivo, tutto muscoli e orgoglio. Cresciuto tra Cuba e il Giappone, Suzuki incarna la passione latina, ma è anche prigioniero delle sue insicurezze. Odia perdere, odia farsi vedere vulnerabile. Eppure, è proprio nel momento in cui si lascia guidare da Sugiki, accettando per la prima volta il ruolo del “follower”, che scopre un lato di sé che non conosceva: la capacità di fidarsi, di lasciarsi portare, di desiderare.


Il film gioca sulle loro differenze culturali e fisiche (uno elegante, l’altro grezzo; uno freddo, l’altro impulsivo) ma senza mai ridurli a stereotipi. I due protagonisti si trasformano a vicenda, lentamente, attraverso l’attrito e la collaborazione, fino a fondere i propri linguaggi in una danza comune che non è più solo tecnica: è relazione.

scena
10Dance (2025) scena

Desiderio, potere e parità: i temi nascosti dietro le coreografie

10Dance su Netflix è prima di tutto un film sull’agonismo. La danza, qui, non è decorazione né intrattenimento: è una disciplina feroce, che chiede controllo, resistenza e abnegazione. Ma è anche il luogo in cui si esplora il potere del contatto, l’ambiguità dei ruoli e la costruzione della fiducia.


Il rapporto tra Sugiki e Suzuki non segue lo schema lineare del romance. Non ci sono dichiarazioni melodrammatiche o baci liberatori. Il loro legame cresce nella fatica, nella vicinanza forzata, nei dettagli quotidiani. E soprattutto nella rinegoziazione dei ruoli: leader e follower si alternano, si osservano, si correggono, fino a diventare complici.


Il film affronta anche il tema dell’identità sessuale senza semplificazioni. Suzuki ha avuto relazioni con donne, ma il suo desiderio verso Sugiki non è una “conversione”, bensì una scoperta. Una delle scene più sottili e riuscite è proprio quella in cui, ballando da “principessa”, Suzuki ammette di provare piacere nel lasciarsi guidare. È un ribaltamento delle gerarchie che parla non solo di sessualità, ma di fiducia e vulnerabilità.


In un contesto culturale come quello giapponese, dove l’omosessualità è ancora spesso relegata a nicchie o a registri caricaturali, 10Dance si distingue per un approccio maturo e fisico alla relazione tra due uomini. Non c’è bisogno di etichette: c’è solo il bisogno, sempre più urgente, di capirsi attraverso il movimento.

Due corpi, una storia

Alla fine, il film Netflix 10Dance non racconta solo la storia di due ballerini che imparano uno lo stile dell’altro. Racconta cosa succede quando due vite opposte trovano un ritmo comune. È un film che parla di fatica, di confronto, di crescita, ma soprattutto di contatto. Contatto tra stili, tra sensibilità, tra corpi.


Keishi Otomo dirige con attenzione ai dettagli e alle sfumature, lasciando che siano gli sguardi, i gesti e le pause a raccontare più delle parole. E i due attori protagonisti, Ryoma Takeuchi e Keita Machida, reggono il peso emotivo della storia con intensità controllata, senza mai forzare il romanticismo, ma lasciandolo emergere nei momenti giusti.


In un panorama in cui le storie LGBTQIA+ cercano ancora spazi di rappresentazione autentica, 10Dance propone una narrazione che non cerca il dramma a tutti i costi, ma trova potenza nei dettagli, nel corpo che cede, nel piede che incespica, nella mano che si tende.


Non è solo un film per chi ama la danza. È un film per chi sa che, a volte, la distanza più difficile da colmare non è quella tra due scuole di ballo, ma tra due persone che non hanno mai imparato a lasciarsi avvicinare.

Autore

Redazione

Questo è il luogo in cui si cucinano i servizi principali del sito filmtv.it come le nuove schede di film e serie tv che entrano nel database, i testi e i dati con cui si presentano i nuovi film della settimana, i risultati del box office del lunedì, i calendari del prossimamente e, naturalmente, gli articoli con cui presentiamo film e serie nelle nuove categorie "Film anteprima", "Pop Film" e "Tv Show". Redazione è, in sostanza, il centro operativo di filmtv.it e il punto di raccordo con il settimanale Film Tv.

Filmografia

locandina 10Dance

10Dance

Sentimentale - Giappone 2025 - durata 126’

Titolo originale: 10Dance

Regia: Keishi Otomo

Con Ryoma Takeuchi, Keita Machida, Shiori Doi, Anna Ishii, Shin'ya Hamada, Oshiro Maeda