Nel panorama ormai saturo dei thriller on-the-road, il film Educazione criminale su Prime Video dal 26 novembre si fa strada in mezzo all’asfalto consumato del genere, non grazie a una trama particolarmente innovativa, ma per l’aderenza emotiva dei suoi personaggi e la tensione viscerale che li accompagna.


Diretto da Nick Rowland e tratto dal romanzo omonimo di Jordan Harper, racconta la storia di un padre ex detenuto e della figlia di undici anni che non ha mai davvero conosciuto. È un racconto teso, bruciante e crudo, ma con vene di tenerezza che fanno male quanto le botte. E anche se la sceneggiatura tende a prendersi qualche strada secondaria superflua, ciò che resta impresso è il viaggio interiore di Nate e Polly, non solo quello geografico.

Taron Egerton
Educazione criminale (2025) Taron Egerton

Il ritorno del lupo

Quando Nate McClusky (interpretato da un Taron Egerton spogliato del glamour e caricato di rabbia compressa) esce dal carcere, non ha tempo per riprendere fiato. Un’organizzazione neonazista, Aryan Steel, ha decretato la sua condanna a morte per motivi mai del tutto chiariti, ma sufficienti a mettere una “greenlight” su di lui e sulla sua famiglia. La sua ex moglie e il nuovo compagno sono già stati eliminati. La prossima sulla lista è Polly, la figlia di undici anni che non lo ha praticamente mai visto.


Nate arriva in tempo fuori dalla scuola. Non c’è saluto, non c’è abbraccio. Solo una macchina rubata, un’accensione forzata e la necessità immediata di fuggire. È così che comincia il film Prime Video Educazione criminale: con il sospetto, il dolore e l’urgenza.

Una bambina nel sedile del passeggero

Polly (Ana Sophia Heger, sorprendentemente incisiva) è una bambina catapultata in un mondo che non capisce. Per lei, Nate è un estraneo, forse anche un pericolo. Lo teme abbastanza da chiamare la polizia alla prima occasione utile. Ma il film prende tempo per far evolvere la relazione, evitando scorciatoie emotive o trasformazioni forzate. Polly non si fida subito, Nate non è un padre pronto all’uso. Entrambi imparano. E imparano in corsa.


La fuga li costringe a condividere spazio, segreti e violenza. Polly assiste a pestaggi, a rapine, a fughe rocambolesche. Ma tra un colpo di pistola e un cambio di capelli per non farsi riconoscere, c’è spazio per una lezione di matematica in un diner, per un’occhiata di orgoglio paterno, per una richiesta silenziosa di fiducia.

Ana Sophia Heger
Educazione criminale (2025) Ana Sophia Heger

Non puoi insegnare la pace con un bastone da baseball… o forse sì

Il film Prime Video Educazione criminale non gira attorno a Nate solo per mostrarlo in azione, ma per scavare nel suo bisogno disperato di redenzione. Insegna alla figlia a difendersi, a colpire, a sopravvivere. Ma è chiaro che vorrebbe solo insegnarle a vivere. La scena in cui le dice: “Devi sentirti debole per diventare forte” non è una massima da duro, ma un’ammissione dolorosa. Nate è un uomo che ha imparato a convivere con la propria debolezza e ora prova, goffamente, a trasmettere una forma di forza diversa alla figlia.


Il film non indulge nel tropo del “padre riluttante”, né nella bambina miracolosamente dura. Polly è una bambina vera, spaventata ma curiosa, e Nate è un uomo spezzato che prova a rimettere insieme i pezzi. La loro connessione cresce tra le crepe del mondo che li rincorre.

I cattivi fanno male, ma non restano

L’universo criminale che li insegue - la gang neonazista, il sadico sceriffo Houser (John Carroll Lynch), i poliziotti corrotti - ha spessore visivo e minacce concrete, ma poco spessore psicologico. Sono figure funzionali più che memorabili. Lo stesso detective Park (Rob Yang), pur interessante come “voce ragionevole” in un contesto corrotto, sembra operare su binari paralleli alla storia di Nate e Polly, senza mai inciderla davvero in profondità.


Eppure, il film Prime Video Educazione criminale riesce comunque a trasmettere l’inquietudine costante, il senso di accerchiamento. Merito anche della regia serrata di Rowland e della fotografia polverosa e spigolosa di Wyatt Garfield, capace di trasformare motel, strade deserte e tramonti in polveriere pronte a esplodere.

Nick Rowland, Ana Sophia Heger
Educazione criminale (2025) Nick Rowland, Ana Sophia Heger

La violenza ereditaria e la possibilità di riscrivere il futuro

Uno dei nuclei tematici più forti del film Prime Video Educazione criminale è l’eredità della violenza. Nate è il prodotto di un mondo maschile tossico, plasmato dal fratello maggiore, cresciuto nell’illegalità. La tentazione di trasmettere lo stesso codice a Polly è forte, quasi inevitabile. Ma il film, con sorprendente misura, si interroga su un altro tipo di trasmissione: quella del riscatto.


La relazione tra Nate e Polly non è una via verso la salvezza facile. Non c’è redenzione hollywoodiana, non ci sono epifanie. Ma c’è il tentativo sincero di rompere la catena. Nate non vuole solo salvare Polly. Vuole che lei non diventi come lui. E questo significa anche permetterle di vedere le sue ferite, i suoi fallimenti, il suo rimorso.


Un altro tema centrale è quello della fiducia: in un mondo dove nessuno è affidabile (né la legge, né i criminali, né la società) la fiducia tra padre e figlia diventa l’unico terreno stabile. Costruirla è difficile. Tenerla viva, ancora di più.

Un film che si prende il suo tempo (e i suoi rischi)

Educazione criminale non è perfetto. La sottotrama della rete criminale e il ruolo del detective, per quanto ben recitati, non riescono a eguagliare la densità emotiva della coppia protagonista. Alcune scene d’azione, pur ben coreografate, sembrano un diversivo più che un vero sviluppo. Ma tutto questo si dissolve davanti all’ultima sequenza del film, che chiude il cerchio emotivo senza sentimentalismi. Non servono lacrime o abbracci. Bastano uno sguardo e un silenzio che, finalmente, non fa più paura.


Il titolo italiano Educazione criminale potrebbe far pensare a una parabola morale o a un racconto di formazione deviata. In parte lo è. Ma il cuore del film non sta tanto nell’educare Polly alla sopravvivenza, quanto nel disimparare i codici con cui Nate ha vissuto finora. È un film su come si cresce quando si è costretti a farlo in mezzo alla polvere, ai proiettili e alla vergogna. E su come, in certi casi, amare qualcuno significhi proteggerlo anche da ciò che sei stato.


Non è una storia originale. Ma è raccontata con la giusta dose di dolore, umanità e silenziosa speranza da restare impressa. Alla fine, Polly non è solo sopravvissuta. È cambiata. E forse, anche suo padre lo è.

Autore

Redazione

Questo è il luogo in cui si cucinano i servizi principali del sito filmtv.it come le nuove schede di film e serie tv che entrano nel database, i testi e i dati con cui si presentano i nuovi film della settimana, i risultati del box office del lunedì, i calendari del prossimamente e, naturalmente, gli articoli con cui presentiamo film e serie nelle nuove categorie "Film anteprima", "Pop Film" e "Tv Show". Redazione è, in sostanza, il centro operativo di filmtv.it e il punto di raccordo con il settimanale Film Tv.

Filmografia

locandina Educazione criminale

Educazione criminale

Thriller - USA 2025 - durata 120’

Titolo originale: She Rides Shotgun

Regia: Nick Rowland

Con Odessa A'zion, Taron Egerton, John Carroll Lynch, Rob Yang, David Lyons, Jamie Bernadette