In onda su Tv8 il 20 giugno, il film Chi ha ucciso nostro padre si muove tra le trame del dramma familiare, dell’identità ritrovata e delle conseguenze oscure di segreti troppo a lungo sepolti. Non è un film che punta a reinventare il genere, ma sa giocare con le sue regole e ribaltarle a tratti, incollandoti allo schermo con una storia che, sotto l’apparente patina da melodramma televisivo, nasconde un cuore nero fatto di interessi, traumi e complicità pericolose. Il risultato? Un thriller domestico tutto al femminile, dove ogni personaggio nasconde più di quanto mostra.

Quando il DNA svela l’inferno
La protagonista del film di Tv8 Chi ha ucciso nostro padre, Leila, entra in scena tra pioggia e sangue. La sua sorella adottiva, Iris, è morta, accoltellata da un giovane sconosciuto. Nel tentativo di salvarla, Leila finisce per uccidere l’assassino. Con l’aiuto del suo ragazzo Brad, decide di coprire tutto. Tre mesi dopo, la relazione è a pezzi, il senso di colpa pesa, e un test del DNA preso per gioco cambia ogni cosa: Leila scopre l’esistenza del suo padre biologico e di una sorella, Violet.
Ma il nuovo padre, Scott, è appena morto in circostanze misteriose: non un semplice investimento, ma un brutale colpo alla testa. Leila parte per incontrare Violet e la sua matrigna Nora, entrando in una famiglia che pare uscita da un noir suburbano: la matrigna algida, la figlia sospettosa, l’amica adulta che dà consigli discutibili (Hazel), e un passato costellato di assenze, tradimenti e bottiglie di vino.
Man mano che Leila si avvicina a Violet, l’asse della narrazione si sposta: da un giallo “chi ha ucciso mio padre?” a una storia di sorellanza, ricostruzione e vendetta. I pezzi del puzzle iniziano a combaciare: Scott aveva un’amante, Hazel, che ora è morta in un presunto suicidio; Brad, il fidanzato tossico, ricatta Leila; Nora sembra sempre più sospetta, e le sue “coperture” vacillano fino al crollo finale.
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Donne sull’orlo di un collasso nervoso (e morale)
Leila è il cuore del film di Tv8 Chi ha ucciso nostro padre,: fragile, determinata, ma spesso travolta dagli eventi. Il suo arco è quello di una sopravvissuta che cerca famiglia e trova verità scomode. Spinta dal bisogno di appartenenza, rischia tutto, anche la propria libertà, per proteggere Violet.
Violet è un’adolescente emotivamente trascurata, che nasconde rabbia, dolore e un istinto investigativo sorprendente. È lei a dubitare del suicidio di Hazel, a voler sapere cosa è successo davvero al padre, a non fidarsi delle versioni ufficiali. L’incontro con Leila le cambia la vita: finalmente non è sola.
Nora, la matrigna glaciale e manipolatrice, è una figura da soap noir: assetata di controllo, ossessionata dall’eredità, pronta a eliminare chiunque minacci la sua stabilità. È lei il vero motore dell’oscurità che grava sulla famiglia.
Hazel e Brad sono le pedine tragiche di una scacchiera più grande di loro: lei, amante inconsapevole e vittima designata; lui, burattino egoista che paga a caro prezzo il proprio opportunismo.

Identità, sorellanza e il veleno della ricchezza
Il film di Tv8 Chi ha ucciso nostro padre, scava sotto la superficie delle relazioni familiari e mostra quanto possa essere fragile l’equilibrio quando entrano in gioco soldi, potere e segreti. Il test del DNA è solo il primo detonatore: da lì, si aprono vecchie ferite, rivalità silenziose e nuove alleanze.
Il tema della sorellanza è centrale: Leila e Violet, sconosciute fino a poco tempo prima, trovano una connessione autentica proprio nel mezzo del caos. Nonostante le divergenze iniziali, diventano complici, alleate, famiglia.
C’è anche un sottotesto sulla classe sociale e il privilegio: Leila viene dalla povertà, Violet è cresciuta nel comfort; ma è Leila ad avere la bussola morale più salda, mentre i ricchi (Scott, Nora) si rivelano i più corrotti.
Il film tocca anche il tema dell’abuso psicologico e della dipendenza affettiva, specialmente nel rapporto tossico tra Leila e Brad, e in quello tra Violet e la figura materna sostitutiva.
Il finale spiegato
Il finale del film di Tv8 Chi ha ucciso nostro padre si consuma con un crescendo di tensione quasi teatrale. Leila e Violet uniscono le prove contro Nora: la scoperta del farmaco usato per addormentare Faith (l’alibi traballante), la lettera falsa di Hazel, la reazione spropositata di Nora al testamento che la esclude da tutto.
Quando Nora, messa alle strette, afferra un coltello e inizia a dare di matto nel giardino, è chiaro che la maschera è caduta. La sorella Faith chiama i soccorsi: non per difendere Nora, ma per fermarla. Il gesto è simbolico: l’unione femminile ora non è più complice del crimine, ma leva di giustizia.
Il lascito di Scott va a Violet. Leila si trasferisce da lei. Non è solo un lieto fine: è una nuova partenza. Le due sorelle decidono di studiare insieme e avviare una società immobiliare. Il film si chiude su una lettera scritta da Violet al padre: non tanto per lui, quanto per se stessa. È l’ultimo atto di guarigione.
Chi ha ucciso nostro padre potrebbe sembrare, a prima vista, uno dei tanti prodotti televisivi dal ritmo lento e dai dialoghi melodrammatici. Ma sarebbe un errore liquefarlo così. Il tv movie ha il coraggio di mettere le donne al centro del crimine e della sua risoluzione, mostrando come la verità, per quanto dolorosa, possa essere l’unico modo per ricostruire ciò che si è perduto.
È un’opera che vale per il suo sottotesto più che per il mistero in sé. Un giallo domestico dove il vero assassino è, in fondo, l’egoismo camuffato da amore. E la salvezza passa solo per la solidarietà e il coraggio di guardarsi in faccia.
Filmografia
Chi ha ucciso nostro padre
Thriller - Canada 2023 - durata 90’
Titolo originale: Who Killed Our Father?
Regia: Roxanne Boisvert
Con Kirsten Comerford, Devin Cecchetto, Joanne Boland, Mikael Conde, JaNae Armogan, Jeff Teravainen
in streaming: su Prime Video
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