Si inizia con Superman pestato come una zampogna e quasi in fin di vita e si finisce (in coda ai titoli di coda, occhio!) con Superman che ammette di comportarsi a volte proprio da scemo. Insomma, non è il solito Superman. Ma, contemporaneamente, lo è. James Gunn, dopo le intemerate nelle retrovie tra The Suicide Squad e Peacemaker, al primo cinecomix con un pezzo da novanta intoccabile della DC/Warner sempre a rischio di anacronismo (a differenza di Batman), adotta un approccio intelligentemente ironico, parecchio aiutato anche dal protagonista David Corenswet, insieme iconico e sbarazzino, con la giusta naïveté, in fondo non così lontano dall’indimenticato Christopher Reeve.

Complice una timeline chiara organizzata in poche tappe nell’incipit per definire l’universo del quale è deus ex machina, Gunn ci scaglia immediatamente in medias res: Superman (più che Clark Kent) è già fidanzato (in segreto) con Lois Lane (Rachel Brosnahan, ex signora Maisel, perfetta per dialoghi deliziosamente screwball come durante l’intervista in privato al supereroe) ed è preso di mira dall’arcinemico megalomane Lex Luthor (Nicholas Hoult, inquietante), che gioca con universi tasca e guerre genocide per compensare il suo essere solo uomo di fronte al superuomo alieno, deciso a screditarlo prima di distruggerlo.

Così poi ci si può divertire a rendere un simpatico giuggiolone Superman, soprattutto nel rapporto con Krypto, supercane ribelle e indocile, e a sfruculiare nel pantheon DC per cavarne fuori gli adorabili freak che tanto piacciono a Gunn, a partire da una sotto Justice League di proprietà di un ambiguo riccone, la Justice Gang, divisa tra il super-efficiente Mister Terrific (una delle sorprese del film) e il vanesio Lanterna Verde Guy Gardner (un impagabile Nathan Fillion dall’incresciosa chioma a scodella, come nei fumetti). Forse fin troppo saturo di botti, scontri e personaggi (come l’enigmatica Engineer al soldo di Luthor, mai approfondita), il film comunque irradia un suo innegabile calore, scontato ma efficace, e diventa via via più spassoso e brillante, anche grazie a una sceneggiatura che s’è ristudiata bene la Silver Age del personaggio attualizzata nei fumetti da Grant Morrison e Geoff Johns.

Gunn, anzi, riesce a tenerlo in equilibrio tra i fondamentali seri (i genitori di Krypton, la Fortezza della solitudine, pa’ e ma’ Kent) e le divagazioni eccentriche (il Jimmy Olsen playboy irresistibile di Skyler Gisondo, Superman e la Justice Gang vs il kaiju), fino ai più piccoli, gustosi dettagli (le scimmie bot mutanti che “ trollano” Superman per Luthor). E se Superman è comunque sempre il solito cuore di panna, altruista fino al masochismo, qua e là s’avverte, sia pure in versione light, il sulfureo soffio Troma del DNA di Gunn, abile a evocare, dietro la sgargiante fotografia di Henry Braham, qualcosa del nostro cupo presente a base di repellenti dittatori che invadono i paesi vicini con il pretesto di volerli preservare dalla dittatura e miliardari tecnocrati che vogliono dominare il mondo. Un’ottima ouverture per il nuovo DC Universe.
Il film
Superman
Supereroi - USA 2025 - durata 129’
Titolo originale: Superman
Regia: James Gunn
Con David Corenswet, Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion
in streaming: su Amazon Video Mediaset Infinity Apple TV Timvision Rakuten TV
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