I giovedì del signor Dino

Nella library di The Film Club qualche titolo di Dino Risi. Per esempio Il giovedì (1964, Minerva Classic). Nel 2002, alla Mostra di Venezia per ritirare il Leone d’oro alla carriera, il cineasta sconcertò il pubblico e i giornalisti dichiarando di non considerare affatto Il sorpasso o I mostri o Una vita difficile i suoi film migliori, bensì proprio Il giovedì con Walter Chiari. «Ci si affeziona ai figli nati male, e Il giovedì in sala andò malissimo», disse. All’epoca l’insuccesso del film fu una clamorosa eccezione per il regista milanese, già medico, che sembrava trasformare in oro tutto quello che toccava, eppure Il giovedì enfatizza come e più di altri suoi titoli tutti gli elementi iconici a lui cari, dai feticci del Boom (l’auto americana, il televisore) ai luoghi (la spiaggia, la sala cinematografica dove danno L’uomo che uccise Liberty Valance).

E c’è forse maggiore consapevolezza del loro “destino”: l’auto americana è presa a nolo e fa solo scena (al contrario dell’Aurelia B24 guidata da Gassman), il televisore, a casa della mamma di Walter, non funziona, e dalla spiaggia si scappa perché arriva il temporale. La differenza sostanziale è nel personaggio interpretato (magistralmente) da Walter Chiari, che sembra Bruno Cortona, e anzi è cialtrone come lui, ma il cui itinerario non finisce nel nulla, tutt’altro. Divorziato da tempo, rivede dopo anni il figlioletto Robertino con il quale instaura una complicità vera. E a fine giornata si ricongiunge con Elsa (Michèle Mercier), la fidanzata che lo accusava di essere superficiale e immaturo. Di tanti personaggi maschili apparentemente “alfa” dell’universo risiano, quello di Walter Chiari è l’unico che si divincola dalla maschera di “mostro”. Il più amato dall’autore, evidentemente. E sapete come si chiama nel film? Dino.

Vorrei anche segnalare i suoi episodi in tre film a più mani: La telefonata (da Le bambole, 1965, Minerva Classic), Il marito di Attilia (da I nostri mariti, 1966, Minerva Classic) e Una giornata decisiva (da I complessi, 1965, RaroVideo). La telefonata è quella che Virna Lisi riceve dalla madre proprio mentre Manfredi cerca di amarla. Alla fine, scocciato, il buon Nino ci prova con la disinibita vicina di casa Alicia Brandet.

Il marito di Attilia (Liana Orfei) è Tognazzi, latitante, un bel carabiniere ci tenta con lei per far cadere lui nella trappola. O sarà vero amore? In Una giornata decisiva il timido Manfredi è innamorato della collega Ilaria Occhini ma invece di conquistarla in gita combina un casino. Prossimamente, in uno dei canali di The Film Club, il ritorno di un grande classico di Dino, Il vedovo (1959) con Alberto Sordi e Franca Valeri, ma anche del meno noto L’amore in città (1953) del quale Risi firma l’episodio Paradiso per tre ore ambientato nelle balere di periferia.

Dino Risi su The Film Club