L’anticonformista

Stefania Sandrelli è una delle migliori attrici del nostro cinema. The Film Club propone molti titoli da lei interpretati nel corso degli anni, a partire da Il federale (1961, RaroVideo), prima colonna sonora di Ennio Morricone ma fu un quasi-esordio pure per lei (aveva, pochi mesi prima, quindicenne, partecipato a Gioventù di notte ma fu la sua Lisa per Salce il primo ruolo di rilievo) seguito da La bella di Lodi (1963, Minerva Classic) del regista teatrale Mario Missiroli (fu la sua sola regia cinematografica) dal racconto omonimo di Arbasino.

Quest’ultima è un po’ una chicca che vi consigliamo di recuperare, un film dimenticato ma molto interessante. Sandrelli lo girò ancora minorenne dimostrando però, nel confronto con il partner Ángel Aranda, una maturità anche recitativa sorprendente, perfetta per il personaggio. È un grande classico, e uno dei migliori film del cinema italiano, Il conformista di Bernardo Bertolucci (1970, lo trovate sia su RaroVideo sia su Minerva Classic) dove Sandrelli è Giulia, promessa sposa del protagonista Marcello Clerici (Jean-Louis Trintignant) spia fascista incaricata di uccidere il suo antico professore di filosofia, dissidente riparato a Parigi.

Solare ed espansiva, al contrario del più torvo e complessato amante, di Giulia si invaghisce anche la moglie del professore in un gioco di relazioni estremo e ambiguo. Fu Bertolucci a scegliere Sandrelli dopo il rifiuto di Florinda Bolkan, con lei aveva infatti lavorato in precedenza in Partner. Delitto d’amore (1974, Minerva Classic) è uno dei Comencini meno noti, pure questo da vedere assolutamente. Coppia di operai: lui, Giuliano Gemma, in una parte abbastanza inedita, crede di essere politicamente consapevole e vicino agli ideali anarchici, lei subisce la spinta libertaria e per contro è ancora legata al retaggio tradizionale e un po’ bacchettone della sua famiglia d’origine, meridionale, in particolare subisce il fratello Brizio Montinaro (attore super interessante, anche noto divulgatore della lingua grica salentina). La tragedia è dietro l’angolo.

Quasi tutto girato a Cinisello Balsamo, ha una ormai pittoresca co-protagonista: la nebbia. Dopo il grande successo di La chiave di Tinto Brass (1983), che la rilancia anche come protagonista anticonformista di storie erotiche, ecco Una donna allo specchio (1984, in programmazione su The Film Club prossimamente) di Paolo Quaregna. Di Speriamo che sia femmina (1986, Minerva Classic e RaroVideo) di Mario Monicelli abbiamo già parlato più volte in questa rubrica, mentre sono new entry Compromesso d’amore (1995, Minerva Classic) dello spagnolo Santiago San Miguel e Il crimine non va in pensione (2017, TFC Premium) di Fabio Fulco, dove Sandrelli duetta con il compianto Ivano Marescotti in una commedia gentile.

Stefania Sandrelli su The Film Club