Fa parte della library di RaroVideo Channel il film La società dello spettacolo del filosofo e sociologo marxista libertario francese Guy Debord, tra i fondatori del situazionismo. È stato distribuito nel 1974 ma traduce in flusso di immagini significative i concetti già espressi nell’omonimo libro del 1967, forse il testo più influente dell’epoca insieme a L’uomo a una dimensione di Marcuse (1964).

locandina
La società dello spettacolo (1973) locandina

La tesi di Debord è che la società capitalistica contemporanea si fondi (o si stia fondando) sulle immagini che sarebbero strumenti (in verità sia un fine sia un mezzo) di mistificazione dei rapporti sociali. In parole povere: le persone sono, per chi detiene i mezzi di produzione, per cui il potere, consumatori indotti a reiterare il consumo per soddisfare i propri pseudo-bisogni. «Lo spettacolo non è un insieme di immagini, ma un rapporto sociale fra individui, mediato dalle immagini» sostiene Debord; da questa “tesi” al cinema (“contro” il quale aveva pure scritto delle cose in passato) il passo sembra essere obbligato.

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La società dello spettacolo

Alla forma filmica ben si coniuga la sua pratica intellettuale, il cosiddetto détournement che consiste nell’estrapolare dal contesto immagini del passato (alcune di eventi drammatici come l’omicidio da parte di Jack Ruby di Lee Harvey Oswald oppure quelle ben note del Maggio francese o dei bombardieri sul Vietnam) e rimontarle affinché lo spettatore o la spettatrice possano dare loro un nuovo senso. Questa pratica è la più rivoluzionaria di tutte perché costringe chi guarda ad assumere la piena consapevolezza di ciò che vede, superando così la mistificazione. Difficile? Beh, sì. Debord non è una passeggiata, tuttavia La société du spectacle, spesso replicato a Fuori orario da enrico ghezzi che ne è un cultore, mantiene intatto il suo fascino anche cinefilo.

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La società dello spettacolo

Non ricordavo i riferimenti a Johnny Guitar, utilizzati con una successione “musicale” che rubo a uno scritto eretico di Pino Bertelli: «L’incrociatore Aurora risale la Neva sul finire della notte. Lo sbarco dei marinai. La torre di Babele. Il quadro di un primitivo italiano. Johnny Guitar in un saloon. Operai in una fabbrica di pneumatici. Saint-Tropez. Aeroplani che decollano da una portaerei. Johnny Guitar, Dancing Kid e Vienna in un saloon». La novità di RaroVideo Channel è l’acquisizione degli altri film di Debord alcuni inediti e tutti in esclusiva italiana.

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La società dello spettacolo

Réfutation de tous les jugements, tant élogieux qu’hostiles, qui ont été jusqu’ici portés sur le film “La société du spectacle” è disponibile da questo mese, Hurlements en faveur de Sade da gennaio 2023, In girum imus nocte et consumimur igni da febbraio, Sur le passage de quelques personnes à travers une assez courte unité de temps da marzo, Critique de la séparation da aprile. Ne riparleremo. Segnalo, sempre su RaroVideo Channel, la collezione dei film di Claude Chabrol, alcuni dei quali già ricordati su queste pagine altri invece da riscoprire. Sono: L’infernoIl buio nella menteGrazie per la cioccolataIl fiore del maleRien ne va plus - Il gioco è fatto.

Autore

Mauro Gervasini

Firma storica di Film Tv, che ha diretto dal 2013 al 2017, è consulente selezionatore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e insegna Forme e linguaggi del cinema di genere all'Università degli studi dell'Insubria. Autore di Cuore e acciaio - Le arti marziali al cinema (2019) e della prima monografia italiana dedicata al polar (Cinema poliziesco francese, 2003), ha pubblicato vari saggi in libri collettivi, in particolare su cinema francese e di genere.

Il film

locandina La società dello spettacolo

La società dello spettacolo

Sperimentale - Francia 1973 - durata 80’

Titolo originale: La societé du spectacle

Regia: Guy Debord

in streaming: su Amazon Video Raro Video Amazon Channel