Animatamente

Chi l’ha detto che l’animazione è dedicata solo ai bambini? The Film Club propone una collection per spaziare all’interno di questa particolarissima tecnica: dalle grandi produzioni statunitensi come Galline in fuga, al cinema d’autore francese di Sylvain Chomet, passando per la scuola italiana guidata dai lavori di Bruno Bozzetto. Scopriteli tutti nel nostro approfondimento.

di Simone Soranna, 3/11/2023, 8.30

«L’animazione non è un genere». Parola di Guillermo del Toro che, direttamente dal palco degli Oscar, ritirando il premio per il suo Pinocchio (2022), ha voluto specificare un concetto basilare per gli addetti ai lavori ma ancora molto lontano dal sentire comune. The Film Club sembra invece prendere molto seriamente la questione e propone una collection dedicata completamente a questa tecnica, in cui vengono accostati titoli molto diversi tra loro in grado di restituire le sfumature e la complessità di un cinema caratterizzato da un magma creativo adatto a ogni età.

Si passa dalla grande animazione mainstream con Galline in fuga (2000, TFC Premium), brillante e raffinatissimo lungometraggio d’esordio della Aardman Animation, casa di produzione britannica specializzata nella tecnica della stop motion, per arrivare al cinema d’autore di marca francese. L’illusionista (2010, Rarovideo) è probabilmente il film più maturo ed emozionante tra quelli diretti da Sylvain Chomet: un omaggio, appassionato e di rara intelligenza cinematografica, al genio creativo di Jacques Tati.

Ma c’è spazio anche per il cinema italiano, rappresentato dal regista più celebre e amato di questo settore: Bruno Bozzetto. West and Soda (1965, Rarovideo) e Vip - Mio fratello superuomo (1968, Rarovideo) sono due opere seminali ancora attualissime per la loro capacità di fare i conti rispettivamente con il genere western e con il cinecomix. Eppure, il capolavoro del regista arriverà solo una decina di anni dopo. Allegro non troppo (1976, Rarovideo), dichiaratamente ispirato al classico Disney Fantasia (1940), è un film a episodi in cui la musica classica si sposa con l’animazione per meravigliare gli occhi del pubblico e al tempo stesso sensibilizzarlo a tematiche di rilievo quali la politica, il consumismo e l’ecologia.

Di tutt’altra pasta è invece la serie di otto episodi prodotti in ogni loro fase (dalla scrittura al doppiaggio, passando per la regia e l’animazione) da David Lynch. Dumbland (2002, Rarovideo) è diventata un cult, portando in scena l’isterismo contemporaneo con un tratto grezzo e rude come pochi. Decisamente l’opposto rispetto all’offerta più familiare e accomodante pensata per il pubblico dell’infanzia. Titoli come Jurassic School (TFC Premium, 2017), Ploi (2018, TFC Premium), Nocedicocco 2 - Il piccolo drago nella giungla (2018, TFC Premium) o Gli acchiappamostri - Monsters at Large (2018, TFC Premium) sono lavori da gustare con tutta la famiglia.

Per chi invece fosse alla ricerca di un film più natalizio, Vote for Santa (2021, TFC Premium) è la scelta giusta: una produzione italiana che sperimenta con la tecnica ibridando l’animazione a riprese live action. Esattamente come il dittico composto da Il regno di Wuba (2015, TFC Premium) e Le avventure di Wuba - Il piccolo principe zucchino (2018, TFC Premium), due lavori che hanno letteralmente polverizzato qualsiasi record di incasso al botteghino cinese.

Autore

Simone Soranna

Simone Soranna, classe 1991, è docente di cinema in numerose scuole di ogni ordine e grado e presso l'Università Statale e l'Università Cattolica di Milano. Come critico, scrive per Film Tv e Cineforum ed è caporedattore di CineCriticaWeb (il portale online del Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani). Collabora anche come autore e corrispondente televisivo per Sky Cinema. Per Bietti Edizioni, ha pubblicato due libri dedicati al cinema di animazione.