LA STORIA

Raf (Valeria Bruni Tedeschi) e Julie (Marina Foïs) sono una coppia, vivono a Parigi e sono da tempo in crisi. Durante un litigio per strada Raf cade e si infortuna, tanto da dover essere portata in pronto soccorso. Qui trova una situazione da assedio. Le conseguenze di una manifestazione di gilet gialli repressa dalla polizia costringono molte persone a ricorrere alle prime cure del personale medico, aggiungendosi improvvisamente agli altri degenti già numerosi. Kim (Aïssatou Diallo Sagna), un’infermiera, si prodiga in particolare per riportare la calma, mentre Yann (Pio Marmaï), un camionista reduce dalla sommossa, rende a tutti la vita più difficile.

Valeria Bruni Tedeschi, Marina Foïs
Parigi, tutto in una notte (2021) Valeria Bruni Tedeschi, Marina Foïs

I PERSONAGGI

Le due protagoniste di Parigi, tutto in una notte (in originale La fracture, la frattura) sono due cosiddette bobò, rappresentati di quella borghesia cittadina (o meglio: parigina) progressista vista dalle classi popolari come privilegiata e su una specie di torre d’avorio. Per contro Yann, il camionista, è il lavoratore frustrato e inviperito nei confronti di una classe dirigente che percepisce come assente rispetto ai propri bisogni e a quelli della sua classe. Straordinario cast di interpreti. In particolare Aïssatou Diallo Sagna, non professionista (era una vera infermiera) che ha vinto il César, premio del cinema francese, come migliore attrice non protagonista.

Pio Marmaï
Parigi, tutto in una notte (2021) Pio Marmaï

L’OSPEDALE

La regista Catherine Corsini dopo una brutta caduta nel 2018 fu trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Lariboisière di Parigi ed ebbe in quell’occasione l’idea di questa storia. L’ospedale, in particolare il pronto soccorso, è luogo ricorrente nella narrazione cinematografica. Per limitarci al cinema francese recente, citiamo il notevole Ippocrate (2014) diretto dall’ex medico Thomas Lilti (autore due anni dopo di Il medico di campagna con François Cluzet) con il giovane Vincent Lacoste tirocinante nel reparto di medicina generale dove lavora anche il padre. Oppure il toccante Riparare i viventi (2016) di Katell Quillévéré in parte ambientato in un reparto di terapia intensiva.

Marina Foïs
Parigi, tutto in una notte (2021) Marina Foïs

LA CITTÀ

Prima della pandemia, e adesso con il clima cupo imposto dalla guerra in Ucraina, la Francia ha vissuto mesi di fortissime tensioni sociali. Il movimento spontaneo dei gilet gialli ha manifestato in molte città del paese creando disordini e opponendosi alla politica fiscale di Macron che voleva introdurre una tassa cosiddetta ecologica sul carburante, andando a colpire quei lavoratori maggiormente esposti al consumo come ad esempio, nelle campagne, i contadini. O come i camionisti tipo Yann. Il cinema francese da tempo coglie il malessere sociale nelle sue storie, anche quello etnicamente connotato, come hanno dimostrato altri film di successo come I miserabili di Ladj Ly o Allons enfants di Giovanni Aloi.

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Scena di Parigi, tutto in una notte (2021)

LA REGISTA

Sceneggiatrice (anche teatrale), regista e insegnante a La Femis, principale scuola di cinema francese, Catherine Corsini si è fatta conoscere nel 2000 con La nouvelle Eve – Una rivoluzione al femminile protagonista una straordinaria Karin Viard. Ma è soprattutto il successivo La répétition (2002) ad avere successo e a imporre lo sguardo di una nuova autrice nonché il suo melodramma passionale, dove ad amarsi sono due donne interpretate con incandescenza da Emmanuelle Béart e Pascale Bussières. La fisicità della passione torna anche in L’amante inglese (2009) e soprattutto in La belle saison, forse il suo titolo migliore fino a Parigi, tutto in una notte. Storia di una ragazza in fuga dalla campagna verso Parigi dove incontra e si innamora di una donna, interpretata da Cécile de France, che con un movimento femminista lotta per il diritto di autodeterminazione della donne. Anche La belle saison, come Parigi, tutto in una notte, coglie lo spirito sociale del tempo, essendo realizzato mentre molte donne, compresa Corsini, lottavano contro il movimento conservatore La Manif pour tous che aveva tra i suoi punti programmatici il rifiuto del riconoscimento di qualunque legame tra persone dello stesso sesso.

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Catherine Corsini - © CHAZ Productions

IL TRAILER

Autore

Mauro Gervasini

Firma storica di Film Tv, che ha diretto dal 2013 al 2017, è consulente selezionatore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e insegna Forme e linguaggi del cinema di genere all'Università degli studi dell'Insubria. Autore di Cuore e acciaio - Le arti marziali al cinema (2019) e della prima monografia italiana dedicata al polar (Cinema poliziesco francese, 2003), ha pubblicato vari saggi in libri collettivi, in particolare su cinema francese e di genere.

LA SCHEDA

locandina Parigi, tutto in una notte

Parigi, tutto in una notte

Drammatico - Francia 2021 - durata 98’

Titolo originale: La fracture

Regia: Catherine Corsini

Con Valeria Bruni Tedeschi, Marina Foïs, Pio Marmaï, Jean-Louis Coulloc'h, Aissatou Diallo Sagna, Caroline Estremo

Al cinema: Uscita in Italia il 10/03/2022