Forse non viene ricordato abbastanza perché i due concetti apparentemente cozzano; ma la cifra più importante di un grande autore – uno di quelli in grado di essere fruiti tanto dal grande pubblico quanto dall’accademia della critica – sta nella capacità di utilizzare il genere e manipolarlo a piacimento. E se c’è un regista che, da più di 35 anni, incarna alla perfezione il concetto e troppo poco spesso viene considerato autore (anche se probabilmente gliene importa il giusto), quello è Richard Linklater.
Autore di esperimenti narrativi e di messa in scena (Slacker, Boyhood, Fast Food Nation) che farebbero felice qualsiasi docente del DAMS, ma soprattutto in grado di firmare commedie (La vita è un sogno, School of Rock), melodrammi (la trilogia Prima dell’alba, Before Sunset. Prima del tramonto e Before Midnight), film di fantascienza (Apollo 10 e mezzo, A Scanner Darkly. Un oscuro scrutare) e tutto ciò che sta nel mezzo (più o meno) senza mai rinunciare a un’idea di cinema che riesce a raccontare la complessità attraverso la semplicità. Hit Man, presentato in anteprima (fuori concorso) alla Mostra del cinema di Venezia del 2023 e in uscita nelle sale italiane (per grazia di BIM distribuzione) il 27 giugno, è l’ultimo capolavoro di Linklater a riuscire nell’intento di raccontare le più nascoste sfaccettature di un angolo assurdo di umanità, senza rinunciare al linguaggio di genere (in questo caso il thriller).
Gary Johnson è un tizio con una faccia poco memorabile, una passione per l’ornitologia e un pessimo gusto per le camicie (rigorosamente a maniche corte). Insegna filosofia e psicologia all’università di New Orleans e vive insieme a due gatti, Id ed Ego, in uno di quei tranquilli sobborghi residenziali statunitensi di villette a schiera tutte in fila. Annoiandosi (sembra plausibile) ed essendo un appassionato di elettronica e ingegneria senza amici e con molto tempo libero, Gary inizia a collaborare part-time con la polizia come supporto tecnico agli agenti che si infiltrano in situazioni pericolose con addosso cimici e strumenti di sorveglianza.
Se ne sta sul furgone civetta a girare manopole con le cuffie addosso ed è contento così, ma un giorno è costretto a scendere effettivamente in campo in prima persona e fingere di essere uno spietato sicario a pagamento per incastrare in flagranza di reato i committenti. Viene fuori che Gary – il timido, solitario, nerd Gary che viene preso in giro dai suoi stessi studenti – è un talento naturale nel fingere di essere qualcuno che non è. Non nel senso che riesce a cavarsela in un modo o nell’altro nonostante sia la prima volta che fa qualcosa del genere; ma proprio che rischia di essere il migliore nel suo campo.
Una sorta di Zelig in grado di mettere a proprio agio chiunque, trasformandosi ogni volta nel tipo di persona di cui un povero fesso e/o disperato – che ha visto troppi film e crede esistano davvero i killer prezzolati – può fidarsi ciecamente. Finché non incontra Madison, alla ricerca di una via di uscita da un matrimonio tossico e violento: tra i due è attrazione a prima vista, ovvero l’abbrivo perfetto per inaugurare una catena di eventi pericolosa e imprevedibile.
Linklater racconta le crepe che, oggi più che mai, rendono fragile e quasi aleatorio il concetto di identità personale, oltre ad adattare in maniera plastica il modello sociologico della drammaturgia sociale di Erving Goffman. Lo fa attraverso un thriller che non solo è impeccabile, ma è pure divertente come pochi, nel suo genere. Merito di una sceneggiatura sontuosa, ma anche di una coppia di protagonisti in forma smagliante.
Glen Powell, che già aveva collaborato con Linklater in Fast Food Nation e Tutti vogliono qualcosa, si auto-ritaglia (in quanto co-sceneggiatore) un ruolo da sogno, in cui istrionismo e misura vanno di pari passo; mentre l’onnipresente Adria Arjona (Pacific Rim - La rivolta, 6 Underground, Morbius, la seconda stagione di True Detective, Emerald City, Good Omens, Irma Vep, Andor) è il perfetto complemento nei panni della principessa che non deve essere salvata.
Hit Man - Killer per caso di Richard Linklater è nelle sale italiane dal 27 giugno 2024 distribuito da BIM; su Film Tv n° 26/2024 lo abbiamo presentato realizzando un’intervista al regista.
Il film
Hit Man - Killer per caso
Azione - USA 2023 - durata 113’
Titolo originale: Hit Man
Regia: Richard Linklater
Con Adria Arjona, Glen Powell, Retta, Austin Amelio, Molly Bernard, Jo-Ann Robinson
Al cinema: Uscita in Italia il 27/06/2024
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