Circa una ventina di anni fa il nome di Ken Loach tra i cinefili à la page assomigliava a una parolaccia. Nonostante i premi e i riconoscimenti, l’insofferenza verso il suo cinema semplice, in cui il linguaggio sembrava sottomettersi al messaggio, era tangibile e diffusa. Oggi non è più così (e questa differente considerazione spesso cela un trasformismo su cui lo stesso Loach sarebbe scettico). Il merito è, almeno in parte, del Festival di Cannes, che tra pregi e difetti non ha mai smesso di considerarlo un maestro, una voce necessaria dalla coerenza adamantina, tributandogli ben due Palme d’oro.

Dave Johns, Hayley Squires
Io, Daniel Blake (2016) Dave Johns, Hayley Squires

L’ultima in particolare, quella per Io, Daniel Blake nel 2016, in un anno ricco di titoli acclamati, assomiglia quasi a un gesto punk: di rottura sì, ma costruttiva, per come il punk lo intendevano i Crass o Jello Biafra. La sete inesausta di giustizia, d’altronde, può vantare poche voci assimilabili a Loach, protagonista di una carriera inappuntabile, di cristallina chiarezza, impermeabile al compromesso. Incorruttibile, per dirla alla giacobina. Da una carriera lunga quasi 50 anni, iniziata nel 1966 con lo choc di Cathy Come Home, MUBI estrae un mini-focus di cinque titoli: le due Palme d’oro di cui sopra, Io, Daniel Blake Il vento che accarezza l’erba (2006), insieme a Terra e libertà (1995), Sweet Sixteen (2002) e My Name Is Joe (1998), quest’ultimo disponibile dal 10 settembre.

Peter Mullan, Gary Lewis
My Name Is Joe (1998) Peter Mullan, Gary Lewis

Racconti di dignità, di autolesionistica fermezza: tanto l’anziano disoccupato che si oppone alla burocrazia quanto il giovane e promettente medico irlandese, costretto a imbracciare il fucile contro i nemici esterni e interni, sono figure tragiche che antepongono le esigenze dei più ai bisogni del singolo. Perché la forma più irriducibile ed estrema di opposizione al capitalismo, oggi più che mai, sta nel combattere la dittatura dell’ambizione individuale, nel preservare l’equilibrio di una comunità di fronte alle lusinghe del compromesso. Persino il piccolo gangster di Sweet Sixteen - con quel finale che guarda a Truffaut ma anche all’anima perduta di Quadrophenia e al suo bisogno d’amore - cerca di scalare le gerarchie del crimine organizzato solo per riunire una famiglia frammentata e abbrutita dalla miseria e dalla dipendenza.

LOCANDINA-
Sweet Sixteen (2002) LOCANDINA-

Sono tutti cuori semplici e puri i protagonisti di Loach, in un’internazionale degli oppressi che travalica i limiti di spazio e tempo per lottare e perdere contro le tre eterne fiere - potere, ambizione e disuguaglianza - che si accompagnano inevitabilmente al capitalismo e che concedono al ricco espedienti sempre nuovi per spremere il povero. Analisi banale per un cinema banale, diranno i detrattori. Ma può essere banale quel che ancora è inascoltato? L’attualità ci suggerisce, ma più spesso ci grida, che di Ken c’è sempre più bisogno. Anche perché, scrutando a fondo in un fosco orizzonte, non si intravedono successori.

Autore

Emanuele Sacchi

Nato nella città delle due discoteche e 106 farmacie, presto smarrito nei meandri del rock e del cinematografo. È ingegnere informatico, benché si finga pensatore umanista. Giornalista e critico cinematografico e musicale, collabora con FilmTvMYmovies.itBlow Up e il dizionario Il Mereghetti. Selezionatore per il Festival dei Popoli di Firenze, cura la sezione Let The Music Play, dedicata al documentario musicale. Ha contribuito a diversi saggi e pubblicazioni sul cinema ed è autore di 50x35mm. Soundtrack Rumorose (Homework, 2016), con Stefano Locati di Il nuovo cinema di Hong Kong. Voci e sguardi oltre l'handover (Bietti, 2014) e con Francesca Monti di Richard Linklater. La deriva del sogno americano (Bietti, 2017). Film: Apocalypse Now (ma non Redux). Album: Forever Changes dei Love (anche per il titolo).

Ken Loach su MUBI

locandina Io, Daniel Blake

Io, Daniel Blake

Drammatico - Regno Unito 2016 - durata 97’

Titolo originale: I, Daniel Blake

Regia: Ken Loach

Con Dave Johns, Hayley Squires, Brianna Shann, Dylan Mckiernan, Kema Sikazwe

Al cinema: Uscita in Italia il 20/10/2016

in streaming: su Apple TV Amazon Video Rakuten TV Amazon Prime Video Nexo Plus

locandina Il vento che accarezza l'erba

Il vento che accarezza l'erba

Drammatico - Francia/Irlanda/Gran Bretagna 2006 - durata 124’

Titolo originale: The Wind That Shakes the Barley

Regia: Ken Loach

Con Cillian Murphy, Padraic Delaney, Liam Cunningham, Gerard Kearney, William Ruane, Orla Fitzgerald

Al cinema: Uscita in Italia il 10/11/2006

in streaming: su Amazon Video Rai Play Nexo Plus

locandina Terra e libertà

Terra e libertà

Drammatico - Gran Bretagna 1995 - durata 109’

Titolo originale: Land and Freedom

Regia: Ken Loach

Con Ian Hart, Rosana Pastor, Iciar Bollain, Tom Gilroy

in streaming: su MUBI Amazon Prime Video MUBI Amazon Channel Rai Play

locandina Sweet Sixteen

Sweet Sixteen

Drammatico - Gran Bretagna/Germania/Spagna 2002 - durata 106’

Titolo originale: Sweet Sixteen

Regia: Ken Loach

Con Martin Compston, William Ruane, Annmarie Fulton, Michelle Abercromby

Al cinema: Uscita in Italia il 21/02/2003

in streaming: su MUBI MUBI Amazon Channel Rai Play Nexo Plus

locandina My Name Is Joe

My Name Is Joe

Drammatico - Gran Bretagna 1998 - durata 105’

Titolo originale: My Name Is Joe

Regia: Ken Loach

Con Peter Mullan, Louise Goodall, Gary Lewis, Lorraine Mcintosh

in streaming: su MUBI Amazon Prime Video MUBI Amazon Channel Rai Play Nexo Plus