Come guardare la vita? Da quale posizione osservare le cose? È un dramma a posteriori, quello raccontato dal norvegese Anders Emblem nella sua opera seconda, A Human Position, tutta costruita sullo sviluppo postumo di un avvicendarsi minimale di storie e situazioni, di cui ci arriva solo l’eco. Siamo ad Ålesund, città costiera della Norvegia occidentale dove il regista è nato e dove aveva già girato nel 2018 il suo primo film, Hurry Slowly, anche quello interpretato dalla stessa Amalie Ibsen Jensen che qui sta con dolce e permeabile passività nel personaggio di Asta, una giovane giornalista del quotidiano locale.

Amalie Ibsen Jensen
A Human Position (2022) Amalie Ibsen Jensen

L’impassibile curiosità del suo sguardo cela una cicatrice non solo interiore che brucia un dolore trascorso e la spinge a superare l’ostinata ricerca di una posizione comoda per stare nella vita: che è per l’appunto la posizione umana cui fa riferimento il titolo. Dorme per terra e asseconda la passione della sua compagna per le vecchie sedie da ristrutturare e utilizzare: sedersi e guardare il mondo dalla stessa posizione di chi ci si è seduto prima...

Amalie Ibsen Jensen
A Human Position (2022) Amalie Ibsen Jensen

Come la vecchia sedia appartenuta all’immigrato irregolare rimpatriato a forza dopo dieci anni in Norvegia, su cui Asta sta cercando di scrivere un articolo: altre vite, altre posizioni di varia umanità che entrano nel suo orizzonte visivo. Anders Emblem anestetizza il paesaggio nelle geometrie degli edifici liberty della sua vecchia città portuale, filma con una tensione interrogativa le stasi, i silenzi, le posizioni di una umanità che sembra dover combattere contro la propria assenza (emotiva, psicologica, sociale): colori tenui, silenzi profondi, tensione drammatica limpida.

Autore

Massimo Causo

Critico e programmatore cinematografico. Collabora con il Torino Film Festival, è membro dell'EFA (European Film Academy). Nel Comitato Direttivo di “Filmcritica”, è redattore della rivista di cinema e audiovisivi nelle scuole “Il Ragazzo Selvaggio” e collabora con le riviste “Cineforum”, “Duels”, “Sentieri Selvaggi” e “Uzak”. Ha insegnato Storia e Critica del Cinema all’Università del Salento ed è autore di alcune voci sul cinema italiano e internazionale per l'Enciclopedia del Cinema Treccani. Ha pubblicato monografie su Kathryn Bigelow, Yılmaz Güney, Amir Naderi (con G. Paganelli), Andrej Konchalovskij, Maurizio Nichetti (con C. Chatrian), Francesco De Robertis, Michele Placido, Ugo Tognazzi, Lucia Bosè, Margherita Buy, Valeria Golino, sulla saga horror “Halloween – Dietro la maschera di Michael Myers” (con D. Di Giorgio).

Il film

A Human Position

Drammatico - Norvegia 2022 - durata 78’

Titolo originale: A Human Position

Regia: Anders Emblem

Con Amalie Ibsen Jensen, Maria Agwumaro, Lars Halvor Andreassen, Per Jan Vinje, Per Dagfinn Kvarsvik, Anita Valderhaug