L’amica della mia amica

«Una pelicula: Entre Rohmer e Meg Ryan»: così Zaida Carmona indicizza il suo personaggio, ovvero se stessa, sul sito di questo suo film d’esordio, Girlfriends and Girlfriends, commedia sentimentale in ambiente lesbico, che riquadra in chiave dichiaratamente rohmeriana gli alti e bassi sentimentali di una ragazza in balia dei suoi innamoramenti.

Niente isterismi almodovariani sull’orlo di una crisi di nervi, piuttosto svaporamenti mumblecore alleggeriti di ogni ambizione intellettuale: che è la cosa più piacevolmente sorprendente di questo film spagnolo, capace di trovare una terza via - tutta sua e decisamente libera dagli schematismi indie - per raccontare di Zaida.

La quale lavora come social media manager, ha una sceneggiatura nel cassetto e ogni tanto canta, specie con Rocío, la sua ex, che le ha rotto il cuore. Non essendo un melodramma, c’è solo da attendere che Zaida incontri a una festa Lara, regista in abito scuro, la ritrovi a una mostra di Sophie Calle e la baci davanti a Il raggio verde...

Senza che questo significhi la fine dei suoi tornanti amorosi, perché Zaida Carmona cerca nel suo film la strada di una commedia sentimentale costruita sul dubbioso piacere di innamorarsi, ovvero sulla tormentosa leggerezza del disamorarsi. Senza contorcimenti logici e verbosità psicologiche, seguendo il rohmeriano chiacchiericcio sentimentale di una comunità di amiche delle amiche: quella che la giovane regista e artista stringe attorno a sé nella sua vita reale e che rimette in scena in questo affettuoso film libero e felice come un gesto d’arte a sé stante. E c’è anche Christina Rosenvinge as spiritual guidance...

Il film