«Mi piace ricordare le cose a modo mio. Come me le ricordo, non necessariamente come sono avvenute». Parola di Fred Madison, il protagonista di Strade perdute di David Lynch, che “rimuove” un uxoricidio fino a mutare identità e fattezze. «La memoria non è la verità», gli fa eco Para One nell’ambizioso debutto nel lungometraggio, sospeso tra realtà e finzione, di Spectre: Sanity, Madness & the Family.

locandina
Spectre: Sanity, Madness & the Family (2021) locandina

Para One, già autore di colonne sonore per Céline Sciamma e di un corto poi sviluppato in Spectre anche con la collaborazione di Sciamma, prova a infondere nel film il dramma del proprio vissuto e il retaggio di una cinefilia colta e attenta, guardando a Sans soleil di Chris Marker come i naviganti osservavano la stella Polare lassù nel cielo.

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Spectre: Sanity, Madness & the Family

Il dispositivo, sospeso tra realtà autobiografica e finzione, e gli elementi fenotipici - videocassetta, nastri, found footage mescolato in maniera mimetica a immagini nuove - appartengono alla tendenza prevalente del cinema di ricerca contemporaneo, in special modo francese (si pensi allo straordinario Just Don’t Think I’ll Scream di Frank Beauvais, sempre su MUBI).

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Spectre: Sanity, Madness & the Family

Appagamento del cinefilo garantito (non manca neppure l’intervento della musa Elina Löwensohn in voce) e, per un’ora buona, prima di un epilogo banalizzante, la suggestione generata è pari allo sforzo profuso. Ma hanno in fondo poca importanza lo whodunit o la veridicità di quanto raccontato da Para One. L’invito è, o almeno così pare, a smarrirsi sulle note della trance music al centro della vicenda narrata, arrendendosi agli stimoli neurali in un consapevole gioco delle parti. E per questo Para One merita solo un plauso.

Autore

Emanuele Sacchi

Nato nella città delle due discoteche e 106 farmacie, presto smarrito nei meandri del rock e del cinematografo. È ingegnere informatico, benché si finga pensatore umanista. Giornalista e critico cinematografico e musicale, collabora con FilmTvMYmovies.itBlow Up e il dizionario Il Mereghetti. Selezionatore per il Festival dei Popoli di Firenze, cura la sezione Let The Music Play, dedicata al documentario musicale. Ha contribuito a diversi saggi e pubblicazioni sul cinema ed è autore di 50x35mm. Soundtrack Rumorose (Homework, 2016), con Stefano Locati di Il nuovo cinema di Hong Kong. Voci e sguardi oltre l'handover (Bietti, 2014) e con Francesca Monti di Richard Linklater. La deriva del sogno americano (Bietti, 2017). Film: Apocalypse Now (ma non Redux). Album: Forever Changes dei Love (anche per il titolo).

Il film

locandina Spectre: Sanity, Madness & the Family

Spectre: Sanity, Madness & the Family

Documentario - Francia 2021 - durata 92’

Titolo originale: Spectre: Sanity, Madness & the Family

Regia: Jean-Baptiste de Laubier

Con Miho Akaizawa, Charlotte de Laubier, Laurène de Laubier, Sarah de Laubier, Fabienne Galula, Elina Löwensohn

in streaming: su MUBI MUBI Amazon Channel