Yvonne De Carlo

C’è un pattern che si ripete nella storia delle attrici emerse nella prima metà del Novecento. Da una parte una storia di povertà, dall’altra le ambizioni materne, che vedevano nella bellezza delle figlie la possibilità di un riscatto sociale.

Fu così anche per Yvonne De Carlo, che si chiamava in realtà Margaret Yvonne Middleton, il cui padre abbandonò la madre Marie De Carlo (da cui poi il nome d’arte) quando Yvonne aveva solo 3 anni. Fu proprio Marie, di origini italiane, a spingere la giovane a prendere lezioni di danza e a partecipare ai concorsi di bellezza. 
All’inizio però fu dura e il primo viaggio a Hollywood, nel 1937, quando Yvonne aveva solo 15 anni, non sortì alcun effetto. Le cose si sbloccarono solo nel 1942, quando tornò a Hollywood. Yvonne lavorava la notte come ballerina nei night e di giorno correva ai provini degli studios. Vennero così i primi ruoli, fino a quello in Salomè (1945) che le diede finalmente il successo sperato. Nonostante il titolo riferito al mondo biblico e mediorientale, in realtà il film era una storia di spie, ambientata nell’Europa dell’Ottocento. Ma curiosamente qualcosa parlava del destino di Yvonne De Carlo che, un po’ per la bellezza conturbante, un po’ per le sue qualità di danzatrice, cominciò ad avere spesso parti in film avventurosi o ambientati in scenari esotici. E il suo più grande successo sarebbe stato il ruolo della moglie di Mosé nel kolossal di Cecil B. De Mille I dieci comandamenti (1956)

 

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