Alexandre (Jean-Pierre Lèaud) è un dandy parigino che passa il suo tempo al "Deux Magots" di Saint Germain de Près, legge Proust e sorseggia whiski. Vive nell'appartamento di Marie (Bernadette Lafont), una donna più grande di lui a cui è molto legato... segue
Diviso in quattro capitoli densi di flashback ad incastro e senza rigida sequenza cronologica, Neve Di Sangue racconta una storia di vendetta al femminile.Giappone, 1874. Nell'oscurità di una prigione, si ode il pianto di una neonata. Yuki viene data alla luce durante una notte nevosa, nella... segue
Si può non crederci, però esiste. Il 3d senza il 3d. In senso ottico e mentale. Vertiginosi effetti prospettici e scenografici che tolgono il fiato, pur mancando di artificiosità tecnica e di qualsiasi solennità formale. Acrobazie narrative che non si avvalgono di alcun effetto speciale, né... segue
«Il titolo, in realtà, non mi appartiene. È tratto da un libro, a mio parere il più bello mai scritto sulla vita delle api, del grande poeta e drammaturgo Maurice Maeterlinck. In quest'opera Maeterlinck usa l'espressione "lo spirito dell'alveare" per descrivere quello... segue
Il titolo Amarcord, che è dialettale e significa io mi ricordo, ci dice subito che questo è il film delle memorie affettuose dell’infanzia e della prima giovinezza, in un contesto sociale nel quale la lingua della comunicazione familiare continuava a essere il... segue
"Effetto notte" è metacinema: un film sulla realizzazione di un film; il titolo si riferisce a una tecnica che permettere di rendere "notturna" una ripresa fatta di giorno, tramite all'inserimento di un filtro davanti all'obiettivo. Ma "Effetto notte" è anche e soprattutto una... segue
Morire per delle idee, sì, ma di morte lenta cantavano Brassens e De André. Ferreri, compagno di anarchismo, cultore dello sberleffo disperato, iconoclasta del luogo comune e di tutte le (im)possibili forme di felicità che l’uomo inventa per sé, amplia il... segue
Approcciare un film come L'Esorcista non è affatto facile. Non è facile a partire dalla catalogazione che è stata fatta di questa pellicola, inquadrata fin dalla sua uscita nel genere horror. Perché se si va oltre quelle che sono le convenzioni che ci impongono di porre in una certa... segue
All'inizio degli anni '60, lo psichiatra René Laloux e l'artista post-surrealista Roland Topor decidono di collaborare per realizzare una serie di complessi cortometraggi sperimentali. Il duo produce per tutto il decennio alcune delle opere brevi più importanti e originali della... segue
Pat Garrett (James Coburn) e Billy Kid (Kris Kristofferson) sono stati a lungo amici di scorribande, contro gli stessi nemici e seguendo gli stessi ideali. Poi le cose sono cambiate, Pat Garrett è diventato uno sceriffo al soldo di Cisum (Barry Sullivan) e difende gli interessi dei grandi... segue
Non è il miglior Bergman: l'impianto televisivo pesa e frena l'estro visivo del Maestro. Non c'è spazio ovviamente per le allegorie del Settimo Sigillo, nè per i sogni del Posto delle Fragole, l'ermetismo del Silenzio, lo sperimentalismo di Persona, il cromatismo di Sussurri e Grida... segue
Il detective privato Philip Marlowe (Elliott Gould) ha un problema col suo amico gatto, è sparito e non sa dove trovarlo. Ma questo è niente. In piena notte viene svegliato dal suo amico Terry Lennox (Jim Bouton) che gli chiede di accompagnarlo in Messico. Al suo ritorno trova ad... segue
Affascinante affresco di quella che è forse la città più bella d'Europa (dopo Roma chiaramente). Stare Mesto, con la bellissima "piazza dell'orologio", dove il tempo sembra essersi fermato; Piazza Venceslao, testimone della più drammatica e decisiva Storia recente, dai carrarmati di Breznev... segue
Come si fa a rimanere impassibili,fermi,muti davanti a Sussurri e Grida? Come ci si può soffermare sui punti critici della vicenda senza rimanere assuefatti dalla visione? Sussurri e Grida è un film mondo,ma che dico,un film universo. Bergman prosegue i suoi resoconti dalla casa degli spiriti... segue
Giovanni "Nino" Garofoli (Nino Manfradi) è un italiano emigrato in Svizzera da circa tre anni per cercare miglior fortuna. Lavora come cameriere in un ristorante di lusso, ha un contratto a termine e si contende il posto fisso con un turco (Gianfranco Barra). I suoi progetti di far venire... segue
Il progetto Animerama nacque negli anni Sessanta dalla mente di Osamu Tezuka. Visto il successo internazionale che aveva avuto Astro Boy (1964), la Mushi Production, studio d'animazione di Tezuka, volle mettere in gioco ogni sua risorsa per realizzare tre lungometraggi... segue
Francamente l'ho trovato un film mediocre, ma ammetto di aver avuto difficoltà a seguirne l'intreccio. Dovrei far seguire una indagine più accurata, ma, sniff sniff - oggi mi va di essere franco - sono poco propenso a credere che ci scoverei qualcosa di buono anche se ricostruissi... segue
Questo film merita l’appellativo paradossale di “classico del cinema moderno”. Infatti, da una parte costituisce un caposaldo della cosiddetta modernità cinematografica, ossia quell’estetica del filmare aperta, episodica, sdrammatizzata e anti-narrativa suggerita... segue
Girato per la televisione tedesca, rimasto fuori dal circuito per questioni legate ai diritti e poi riproposto al Festival di Venezia nel 1994, l’opera di Rainer Werner Fassbinder mette i brividi facendo leva su di un percorso inflessibile, aspetto ulteriormente valorizzato dal fatto che... segue
Il film che chiuse la trilogia tedesca di Visconti è forse il meno brillante dei tre. Opera confessionale come tutte le ultime del grande regista milanese, tenta una ardita sintesi fra il perverso teorema del potere lucidamente dimostrato nella "Caduta degli Dei" e lo struggente intimismo... segue
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