“Umberto D” (1952) è un film caposaldo del neorealismo italiano e di Vittorio De Sica.
In un’ambientazione minima, gretta, cadenzata, moribonda, annebbiata e con spazi ingombranti, il resoconto zavattiniano urge di stemperare il nostro sguardo in un fruscio fogliare di mestizia... segue
"Mon cher,le bonheur n'est pas gai"Jean Servais / Guy de Maupassant La Maschera"Quella sera,all'Elysée-Montmatre c'era un ballo in costume in occasione della Mezza Quaresima.La folla entrava nel corridoio illuminato che conduce alla sala da... segue
...‘Scarpette nere per la scala all’ inferno’… Michael Powell ed Emeric Pressburger, tra i maggiori registi del cinema inglese , sono stati originali innovatori e virtuosi cantori della settima arte, il cinema, arte che racchiude tutte le altre - da loro ... segue
Una curiosa circostanza: in una delle ultime scene del “Volver” di Almodovar, che stavo guardando in compagnia di un amico, vengo a sapere attraverso una rapida indagine che il “film nel film”, trasmesso in TV su Volver, è la terza opera di Luchino... segue
"Una tragedia non sono un migliaio di cinesi morti per una inondazione, ma una sola persona intrappolata in un buco sotterraneo".
Questa annotazione di Kirk Douglas, tratta dalla sua autobiografia "Il figlio di un venditore di stracci", è la sintesi parafilosofica pronunciata dal suo... segue
Mirabile trasposizione cinematografica del capolavoro di Georges Bernanos "Il diario di un curato di campagna". Robert Bresson restituisce con la maestria che gli è propria l'intera agonia esistenziale di un povero curato (interpretato da Claude Laydu) stretto nella doppia morsa dei mali... segue
Il grande genio della tensione, Alfred Hitchcock, mostra come anche la più diabolica idea criminale di tutti i tempi si possa sfaldare, progressivamente, lungo la scia dell’imprevisto. La trama di questo racconto, a suon di attriti caratteriali, riserve morali, equivoci ed... segue
Uno dei film più realistici di Monicelli, un grande Totò, che finalmente interpreta un personaggio ben costruito anche a livello psicologico e non solo da macchietta, accanto ad un Aldo Fabrizi che non fa da semplice spalla al comico napoletano, ma che si compensano e si supportano... segue
LE STAGIONI DI YASUJIRO
Il fatto che la bella Niriko stia avvicinandosi alla trentina senza aver ancora pensato a sistemarsi sposando un uomo coerente col proprio status di figlia di una famiglia medio-borghese, impensierisce gli ormai anziani genitori, che tentano in tutti i modi di combinarle... segue
Sentire troppo. Kameda sente troppo quello che sentono le altre persone, glielo legge dal volto e soprattutto dagli occhi. Kurosawa, che sempre ha fatto un cinema che vive per sua stessa grammatica delle percezioni dei suoi personaggi, tenta la strada del melodramma per scavare nella... segue
Un insegnante di lettere classiche in un college inglese è alla vigilia della pensione per motivi di salute: disprezzato da colleghi e studenti (il suo soprannome è "Goccia") per la sua aridità e grigiore; anche la moglie lo tradisce con un insegnante più... segue
Mikio Naruse (1905-1969), della stessa generazione di Mizogchi (1898-1956) e di Ozu (1903-1963), è stato uno dei maggiori registi giapponesi, stimato anche da Kurosawa oltre che da Ozu di cui è stato anche collega nella casa di produzione Shochiku prima di trasferirsi alla Toho, ed... segue
Uno dei migliori film di Elia Kazan, e uno degli adattamenti più riusciti sullo schermo di un'opera teatrale di Tennessee Williams, sceneggiata dallo stesso autore con molta fedeltà al testo originale (la differenza principale è che, nella pièce, si parlava apertamente dell'omosessualità... segue
Benché questa versione del celebre romanzo scandalo di Theodore Dreisier ne edulcori molti aspetti (ripulendolo dall'aspra carica satirica e dalle tematiche piu' scottanti che ne resero possibile la lettura integrale, senza rimaneggiamenti, cenni di censura o correzioni soltanto nel 1980:... segue
Buon melodramma spagnolo, non molto dissimile dai film italiani dello stesso periodo, ma con la sua dose originalità. Uno dei suoi meriti maggiori è di saper rappresentare momenti emotivamente molto forti senza calcare in modo eccessivo il pedale dell'enfasi e della... segue
Mi sono imbattuto in questo film per caso, mi son detto "c'è Kirk Douglas, proviamo". Non sono stato deluso, la pellicola è davvero solida e avvincente ed il buon Kirk domina la scena egregiamente, ben coadiuvato da un cast di comprimari di tutto rispetto. La scena si svolge quasi... segue
Finora non ho mai avuto il piacere di leggere i due libri di Lewis Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, che ispirarono questo lungometraggio animato di Walt Disney. Credo comunque che sia dovuta al materiale di partenza... segue
Apoteosi, più che sintesi, di neorealismo italiano, realismo poetico francese, dada/surrealismo, con rimandi a Frank Capra e tracce di formalismo sovietico nelle sequenze più apertamente politiche, "Miracolo a Milano" è un film empatico, sensazionale, travolgente come pochi... segue
L'anima nera del cinema italiano in una cornice neorealista.Se fosse americano o francese non si avrebbero dubbi nel classficarlo tra i noir .Perchè la storia che racconta è terribilmente noir:un bandito,soldato decorato che riesce a farsi assumere nella polizia diventando vicecommissario... segue
sacha guitry ci presenta i collaboratori del suo nuovo film fungendo da titolo di testa vivente, prima di lasciare campo ad un grande michel simon mattatore e agli altri grandi commedianti francesi che recitano in questo splendido film. guitry non appare ma si fa sentire in tutto il suo... segue
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