Come è destino per i fenomeni di massa, nel suo piccolo anche Heartstopper, coming of age queer nato webcomic, poi graphic novel in cinque volumi ancora in corso, infine serie Netflix adattata dall’autrice stessa (Alice Oseman, britannica classe 1994), è incappato nella strumentalizzazione da parte di una fetta di fandom che l’ha impugnato come antidoto all’ipersessualizzazione degli adolescenti in alcuni prodotti teen (l’anti Euphoria, in sintesi).

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Heartstopper - Stagione 2

Una lettura che limita e fraintende la natura stessa dello show: una fiaba LGBTQIA+ dove tutte le lettere dell’acronimo hanno il loro spazio, e l’inclusività e la diversità (anche delle esperienze, comprese quelle sessuali) muovono spontaneamente dal personale di Oseman medesima, la quale, da persona queer, sceglie di raccontarne la dimensione feel good (disneyana, direbbe qualcuno), e, da aromantica e asessuale, insuffla il proprio vissuto nell’arco di uno dei personaggi secondari mai minori, in una seconda stagione che sfrutta al meglio la vocazione corale.

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Heartstopper - Stagione 2

Ogni momento è definitorio, ogni evento un’attestazione, ogni ruolo un atto di visibilità che non si fa mai proclama, un gesto di fede in una realtà narrativa edificante che tuttavia non dimentica mai il quotidiano reale del proprio target. Così i risvolti del coming out di Nick (Kit Connor: un talento vero) smascherano nuove sfumature di pregiudizio (la bisessualità vista come paravento di comodo: «Di’ che sei gay e basta»), e l’emersione dei disturbi alimentari di Charlie (Joe Locke), conseguenza del bullismo subito, traghettano con tatto la serie su sentieri più maturi e dolorosi, senza che essa smarrisca la sua principale qualità: l’empatia.

Autore

Fiaba Di Martino

Fiaba riceve in fasce un nome lezioso che le profetizza l'amore per le storie, nel cinema, sul cinema e del cinema: a dieci anni vota i film disegnando a matita i pollici di Film Tv accanto ai biglietti della multisala più bella di sempre, l'Arcadia; di lì a poco si innamora delle finestre di Hitchcock, degli occhi di Jean Gabin e dell'aplomb di Lauren Bacall, e lo urla al mondo prima dal giornalino scolastico del classico poi dai siti web (MyMovies, Players, PositifCinema, BestMovie.it), mentre frequenta corsi di scrittura alla Scuola Civica di Cinema milanese e scrive un libro su Xavier Dolan con la collega positivista Laura Delle Vedove. Lost in translation nello stereo totale, ritrova se stessa nella pioggia di Madison County, nelle lettere di Gramsci, nelle ferite di David Grossman, nelle urla liberatorie di Sion Sono, nelle risate di Shosanna Dreyfus, nei silenzi di Antonioni, nelle parole di Frances Ha («non sono ancora una vera persona») e nello spazio tra i titoli di testa e quelli di coda.

La serie tv

locandina Heartstopper

Heartstopper

Drammatico - Gran Bretagna 2022 - durata 30’

Titolo originale: Heartstopper

Creato da: Alice Oseman

Con Joe Locke, Rebecca Root, Danny Murphy, Kit Connor, Alice Oseman, Simon Strutt

in streaming: su Netflix Netflix basic with Ads