Mercoledì 31 agosto.
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diario di bordo, giorno 1.

Inaugurazione con lungo red carpet, a fare gli onori di casa il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto e il direttore della Mostra Alberto Barbera. Madrina l’attrice e modella spagnola Rocío Muñoz Morales che nel suo discorso di apertura ha ricordato quando da bambina, cresciuta in quartiere popolare di Madrid, sostituiva lo schermo del cinema con il finestrone di casa, con vista sul cortile di una grossa fabbrica.

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Rocío Muñoz Morales - @Giorgia Carena


Presente a sorpresa l’ex segretario di Stato Usa Hillary Clinton, in visita privata alla Biennale d’Arte. A guidare la giuria, bellissima, con la vincitrice l’anno scorso del Leone d’oro Audrey Diwan, l’attrice americana Julianne Moore, splendida nel suo vestito un po’ lunare.

Tra i più acclamati dai fan gli attori-fidanzati Dylan Sprouse e Barbara Palvin, ma poi tutti in religioso silenzio (quasi...) per omaggiare la divina Catherine Deneuve premiata con il Leone d’oro alla carriera.

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Catherine Deneuve @ Giorgia Carena


Momento di commozione importante durante la cerimonia quando in collegamento da Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ex attore, ha portato il suo saluto ricordando i bambini morti nei 189 giorni di guerra scatenata dalla Russia.

Spazio di nuovo al cinema con la presentazione in anteprima mondiale del film di apertura della Mostra, White Noise di Noah Baumbach. Cast da urlo sul red carpet: Adam Driver, Greta Gerwig, Don Cheadle, Jodie Turner-Smith.

Leggi anche: tutti i film presentati alla stampa a Venezia 79 il 31 agosto 2022.

Autore

Mauro Gervasini

Firma storica di Film Tv, che ha diretto dal 2013 al 2017, è consulente selezionatore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e insegna Forme e linguaggi del cinema di genere all'Università degli studi dell'Insubria. Autore di Cuore e acciaio - Le arti marziali al cinema (2019) e della prima monografia italiana dedicata al polar (Cinema poliziesco francese, 2003), ha pubblicato vari saggi in libri collettivi, in particolare su cinema francese e di genere.