Per avere un impatto ed essere una manifestazione memorabile e significativa, secondo noi un festival del cinema dovrebbe avere alcune caratteristiche imprescindibili. Innanzitutto il contatto con il territorio e con la sua gente: un festival dovrebbe portare qualcosa di nuovo, arricchire, permettere alle persone lontane dal glamour di Venezia-Roma-Milano-Torino di sperimentare un percorso cinematografico strutturato e pensato. Secondo poi, un bel festival del cinema dovrebbe proprio proporre incontri, scambi, dialoghi e insegnamenti: il cinema è un linguaggio, i linguaggi si evolvono con l’utilizzo e anche i nostri occhi e le nostre orecchie di spettatori hanno bisogno di essere costantemente nutriti da stimoli che ci avvicinano a nuovi modi di fare cinema, o che gettano una nuova luce sulle maniere passate della nostra arte preferita. Terzo e ultimo: se a un festival si mangia e si beve male, facile che il cattivo umore si trasferisca dalla tavola alla sala.

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Sudestival

Sembrano delle prerogative piuttosto pretenziose e complicate da mantenere. Fortunatamente, però, c’è una manifestazione in grado di rispettare tutte e tre le premesse. Il 27 gennaio, a Monopoli e con la benedizione di Kim Rossi Stuart, verrà ufficialmente inaugurata la 23esima edizione di Sudestival - Il cinema che parla, manifestazione ricchissima che nell’arco di 35 giorni di programmazione (fino al 17 marzo) propone 60 proiezioni, oltre 40 ospiti confermati e, per non farci mancare una lacrimuccia di quelle belle e sentite, anche la prima retrospettiva italiana dedicata a Mattia Torre. Di più. Sudestival – primo e unico festival di cinema italiano in Puglia che si svolge in inverno, punto di riferimento per le opere prime e seconde della produzione nazionale di qualità – festeggia la prima edizione ufficialmente non dirottata dalla pandemia allargando i propri confini: non più solo Monopoli come sede festivaliera, dunque, ma proiezioni e incontri organizzati anche a Fasano, Polignano a Mare e Bari, per ampliare ancora di più la portata dell’offerta di Sudestival.

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La generazione perduta

Il festival, fondato e diretto da Michele Suma, è un progetto dell’Associazione Culturale Sguardi afferente all’Apulia Cinefestival Network e all’AFIC, che viene realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MIC e MIM, grazie anche al sostegno della città di Monopoli, del comune di Polignano a Mare, della città di Fasano e col patrocinio della città metropolitana di Bari, del comune di Bari, dell’Università degli studi di Bari e del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli. La 23esima edizione di Sudestival si suddividerà in sei sezioni principali: il concorso lungometraggi, il concorso documentari, la retrospettiva “Gli imprescindibili” dedicata a Mattia Torre (la prima in Italia a celebrare la filmografia del regista e dello sceneggiatore prematuramente scomparso), il concorso per i cortometraggi, le masterclass e una sezione speciale dedicata ai 100 anni del cinema armeno, attraverso un programma esclusivo di due giorni, espressione del gemellaggio con il GAIFF (Golden Apricot Yerevan International Film Festival) di Yerevan.

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Sudestival

Ci teniamo a spendere, in particolare, una parola per gli incontri che verranno organizzati in questa edizione di rinascita e ripartenza, perché rappresentano esattamente il termometro di quanto un’organizzazione ci tenga al proprio pubblico e al proprio ruolo anche pedagogico, e non solo d’intrattenimento, sul territorio. Perché già normalmente apparecchiare una serie di masterclass portando ospiti – professionisti e celebrità – è un lavoro ingrato e complicato; farlo con la qualità e il livello proposti da Sudestival è un’impresa praticamente impossibile. Si parte con Kim Rossi Stuart (Interpretare un personaggio: il ruolo dell’attore nell’opera filmica), per proseguire con il regista Claudio Cupellini (Dalla graphic novel allo schermo: la sceneggiatura di La terra dei figli), il direttore della fotografia Duccio Cimatti (Il ruolo strategico della luce nell’opera filmica), la regista Margherita Ferri (Grammatica e sintassi delle serie TV), lo sceneggiatore Salvatore De Mola (Sceneggiare “Questo è un uomo”), Marco Spoletini (Il ruolo del montaggio nell’opera filmica: Il silenzio grande) e il nostro Mauro Gervasini (Commedia all’italiana: ieri, oggi, e domani?). Inoltre, a queste masterclass si aggiungono due incontri aperti al pubblico con il montatore Marco Spoletini (Il ritmo del montaggio in un film di genere: Piove) e il regista Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare). Ciliegina sulla torta – oltre alle proiezioni di Brado e Tapirulàn in presenza dei rispettivi autori, Kim Rossi Stuart e Claudia Gerini – saranno le presentazioni dei libri Il cinema. L’immortale, firmato dal regista Daniele Vicari e l’immarcescibile Il dizionario dei film, Edizione del trentennale 1993 – 2023 di Paolo Mereghetti.

La 23esima edizione di Sudestival inizia il 27 gennaio tra Monopoli, Fasano, Polignano a Mare e Bari. Per qualsiasi informazione ulteriore riguardante gli orari, l’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti, il programma ufficiale, le opere prime e seconde in concorso e tutte le attività e gli incontri collaterali, rimandiamo al sito ufficiale della manifestazione, https://www.sudestival.org/. Buon cinema a tutti!

Autore

Nicola Cupperi

Scrive per FilmTv perché gliel'ha consigliato il dottore. Nel tempo libero fa la scenografia mobile. Il suo spirito guida è un orso grigio con le fattezze di Takeshi Kitano.