Dobbiamo farci raccontare l’Italia dalla NBC? Nel caso di Cortile Cascino (del 1962 e presentato al Cinema Ritrovato 2023) probabilmente sì. Breve riassunto: i registi Michael Roemer e Robert Young co-diressero una serie di documentari della NBC, tra questi il sopracitato film di 40 minuti circa su una delle zone più miserevoli e oscenamente povere della Sicilia. I produttori furono così turbati dal girato che cancellarono la trasmissione e licenziarono Young. Come ricorda Haden Guest: “Per ordine della NBC il negativo fu distrutto, ma uno scrupoloso dipendente della rete che credeva nei meriti del film ne salvò una copia. Visto oggi, Cortile Cascino – nonostante il commento fuori campo in inglese imposto dalla NBC – è un film straordinario, che documenta una sacca dell’Europa dimenticata dal progresso postbellico, nella quale persistono ostinatamente le condizioni difficili del periodo precedente la guerra”.

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Cortile Cascino

I motivi di interesse, in effetti, sono almeno due – per semplificare: di stile e di contenuto. Nel secondo caso, per quanto il cinema italiano e i reportage fotografici abbiano restituito più volte la povertà dell’Italia del dopo-guerra, niente è paragonabile alla baraccopoli di Cortile Cascino, dominata dalla malavita, abitata da analfabeti disperati, composta di casupole pericolose senza acqua corrente né servizi (gli uomini defecavano vicino alla ferrovia, le donne raccoglievano le proprie evacuazioni per poi rovesciarle in una fetida fossa biologica a cielo aperto), segnata da ogni tipo di malattia e disagio, con l’unica possibilità di sopravvivenza data dal fare il mestiere del cenciarolo o (per le donne) quello di prostituta.
Qui entra in gioco anche Goffredo Fofi, che – presente alla proiezione – ha raccontato il suo periodo vissuto, su richiesta di Danilo Dolci, da diciottenne, come educatore proprio in quel posto dimenticato da Dio. Quando Fofi conobbe Buñuel, e ne diventò amico, gli disse che aveva vissuto in luoghi più pietosi di quelli di Los Olvidados, ma il regista non gli credeva. Fofi insegnava l’italiano a vari ex banditi affiliati a Salvatore Giuliano, ma rischiò la vita solo una volta, per una pallottola vagante. Il ruolo di educatore non sempre e non per forza politico militante lo preservò probabilmente da un’esecuzione fatale, quella stessa che invece toccò – poco vicino, a Ballarò – a Don Puglisi.

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Cortile Cascino

Il secondo punto (lo stile) ci permette di tornare ai due americani, e in particolare a Roemer (autore, peraltro, di un cinéma-vérité spesso oscillante tra documentario e finzione, come dimostra il suo clamoroso – anch’esso di recente restaurato – Nothing But a Man, 1964, che indaga la povertà e la segregazione degli afroamericani nelle zone più sordide dell’Alabama di quegli anni). Quel che si trovarono di fronte lui e Young era una “discarica umana” senza alcun futuro. Che raccontarono senza alcun filtro, con uno sguardo frontale e lucido, rappresentando tutto, comprese le stanze disadorne di famiglie numerose (ovviamente per motivi religiosi e di cultura, pur poverissimi, gli abitanti facevano tantissimi figli, destinati agli stenti e spesso uccisi in culla dalle infezioni), senza nemmeno un tavolo dove mangiare e con il materasso a fare da tovaglia per tutti. Il montaggio compone una galleria sincopata che riesce comunque nell’impresa di restituire dignità a persone che l’avevano persa per il solo fatto di vivere o nascere in quel contesto. Anche la parola viene lasciata agli abitanti, per una forma di auto-narrazione diretta o indiretta, dove la consapevolezza della miseria sembra meno acuta dell’attaccamento all’esistenza quotidiana.

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Cortile Cascino

Sperando che Cortile Cascino abbia ora una circolazione più vasta (ma Ciprì e Maresco ne fecero già vedere alcune immagini in uno spettacolo teatrale del 2005), rimane il senso di sgomento pensando a un’Italia dove sessant’anni fa (non un secolo o due) si potevano tollerare lembi di umanità così umiliata e luoghi somiglianti a quello che all’epoca si chiamava ancora “terzo mondo”.

Autore

Roy Menarini

Roy Menarini fa troppe cose, ma non ne può fare a meno. Né di meno. Insegna cinema a studenti universitari, scrive di cinema per i lettori, organizza incontri di cinema per gli appassionati, studia cinema per la ricerca, parla di cinema per gli amici sui social, vede cinema per il bene di se stesso e dei suoi cari. Farebbe fatica anche senza musica, libri e sport, ma senza il cinema... proprio no, grazie.

Il film

Cortile Cascino

Documentario - USA 1961 - durata 45’

Titolo originale: Cortile Cascino

Regia: Robert M. Young, Michael Roemer