Venerdì 2 settembre
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diario di bordo, giorno 3

La giornata di Timothée Chalamet, protagonista con Taylor Russell (magnifica) del nuovo film di Luca Guadagnino Bones and All presentato in concorso. In tanti anni di Mostra di Venezia abbiamo visto raramente un’attesa così spasmodica per un attore, con un fandom irriducibile soprattutto di ragazze capaci di “assediare” il red carpet sin dalla sera prima (nel senso che hanno dormito per terra nel sacco a pelo davanti alle transenne).

Lui, con la solita generosità, ha rilasciato frotte di autografi e si è concesso a mille selfie, mentre qui dalla regia si prendeva appunti sul suo rosso vestito che sembra non avere un inizio e una fine ben chiari (si svestirà come un uovo di Pasqua?).

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Timothée Chalamet @ Giorgia Carena


Comunque, gran bel red carpet. A riportarci con i piedi per terra l’eleganza fragile di Fred Wiseman che ha presentato sempre in concorso Un couple, sua produzione francese. Il cineasta americano, da qualche anno residente a Parigi, ha superato qualche problema di salute ed è riuscito a presenziare all’anteprima, tra gli applausi che si tributano ai grandi.

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Fred Wiseman e Nathalie Boutefeu - @ Giorgia Carena


Applausoni fragorosi anche per Athena di Romain Gavras, il terzo film di giornata a gareggiare per il Leone d’oro. Alfiere di un cinema tonitruante e a suo modo sperimentale, Gavras mette in scena un’implacabile guerra urbana in una banlieue che non esiste e per questo le rappresenta tutte. Lui si è presentato sul tappeto rosso impeccabile nel suo vestito scuro, molto serio in volto ma... fate attenzione al suo orecchio destro. Un tocco floreale a contraddire lo scenario.


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Autore

Mauro Gervasini

Firma storica di Film Tv, che ha diretto dal 2013 al 2017, è consulente selezionatore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e insegna Forme e linguaggi del cinema di genere all'Università degli studi dell'Insubria. Autore di Cuore e acciaio - Le arti marziali al cinema (2019) e della prima monografia italiana dedicata al polar (Cinema poliziesco francese, 2003), ha pubblicato vari saggi in libri collettivi, in particolare su cinema francese e di genere.