Un teatro vuoto e silente, un museo deserto, istituzioni immerse nel buio, abitate solo da un attore e una custode, sono le ambientazioni dell’opera vincitrice dell’Asino D’Oro di Concorto 2023, Night Shift di Kayije Kagame e Hugo Radi, dalla sezione cortometraggi di Locarno. La giuria composta da Adrian Paci, Hoda Taheri e Vytautas Katkus ha premiato un approccio che preferisce l’evocazione al visto, la situazione alla narrazione, capace di riflettere sugli spazi della rappresentazione istituzionale, negli anfratti tra un’apertura al pubblico e l’altra. Ripetere le battute e fare giri di ronda, colti da una fotografia rigorosa, suggestiva, sono azioni che si trasformano in atti di unione tra luogo e essere umano, che diventa sentinella e presenza spiritica, unito allo spazio e sospeso nel tempo.

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Night Shift
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Va poi sottolineato il fatto che a vincere la 22ª edizione di un festival capace di ripensare all’esperienza cinematografica - all’aperto, in serra, o sonoramente individuale che sia -, sia un film che coglie due dormienti, antichi, istituzionalizzati luoghi della visione e della rappresentazione, luoghi in cui essere spettatori. Un film impeccabile, riflessivo, laconico, non compiacente verso il pubblico, che invece ha premiato il più lineare Tondex 2000 di Jean-Baptiste Leonetti, cupo ma conciliante gioco degli opposti tra un reduce dell’Afghanistan e una direttrice d’azienda.

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Tondex 2000

Meritato Premio speciale della giuria alla rom-comedy horror The Lovers di Carolina Sandvik, animazione distorta, metamorfica, inquietante e funeraria sull’assenza dell’amore. Uno dei tanti titoli del concorso che attraverso una forma capace di farsi inquietare da ciò che racconta, riflette sull’estraneità individuale da vecchi ruoli e rituali sociali, politici e soprattutto familiari. Ad esempio, dal ruolo materno, desiderato, rifiutato, ignorato che sia, nello splendido Sardine, ritratto della sorellanza di tre amiche inseparabili, a confronto con passato e traumi, a cui vanno sia la menzione speciale della Giuria principale, sia il Premio Giuria Giovani.

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The Lovers

Il film di Johanna Caraire gode di una scrittura delicata, brillante, dolce ma mai consolatoria e di tre interpreti straordinariamente in parte. La Giuria Giovani, impegnata in un workshop di critica cinematografica con Ilaria Feole, ha dato la sua menzione speciale a uno dei corti di animazione più sorprendi del concorso, 27 di Flóra Anna Buda, da Cannes 2023, forse il titolo più onirico e insieme problematicamente attuale della competizione. In questi cinque titoli, il palmarès offre uno spaccato rappresentativo della selezione di quest’anno: cinema breve che non si prostra necessariamente all’innesto di un conflitto appassionante o di una storia coinvolgente, ma anzi coltiva i suoi personaggi in modo dubitativo, pensoso, riflessivo. Stili e linguaggi diversi, a volte in involontaria consonanza, capaci di una prospettiva sghemba, originale e plurale sull’oggi.

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Sardine

Autore

Matteo Bonfiglioli

Appassionato lettore delle tramette di Film Tv fin dalla tenera età, laureato all'Accademia di Belle Arti di Bologna e alla IULM di Milano, è un critico cinematografico sulla carta, un critico televisivo in tv, un monologhista in teatro, un moderatore su un palco e un proiezionista in cabina. Scrive del mondo per scrivere di sé. E viceversa.