L’ultimo film del regista e sceneggiatore brasiliano Gabriel Mascaro guarda a diversi generi - al film distopico, al road movie, al romanzo di formazione. Ma la particolarità di Il sentiero azzurro, in sala dal 30 ottobre con Officine UBU, sta nella protagonista: sì, perché Tereza (Denise Weinberg) ha 77 anni. «Sono rari, i protagonisti anziani al cinema», racconta il cineasta nell’intervista su Film Tv n. 43/2025. «Quando ci sono, in genere si tratta di personaggi nostalgici il cui agire è motivato da qualcosa che appartiene al loro passato, o al contrario di personaggi già proiettati verso la fine, che stanno affrontando la malattia o facendo i conti con la prospettiva della morte. Io volevo fare qualcosa di diverso, che c’entrasse con la vita e non con la morte, col presente e non col passato».

Ecco allora che l’avventura, per l’attivissima Tereza, comincia adesso, in una sorta di “coming of age della terza età”: il suo viaggio ha inizio quando, nel futuro immaginario nel quale vive, il governo brasiliano decide di trasferire le persone che hanno compiuto 75 anni in remote colonie dedicate agli anziani (dalle quali, però, nessuno ha mai fatto ritorno...), per consentire la massima produttività alle generazioni più giovani. Ma la Nostra non è convinta, non ci sta, ha ancora troppa energia, troppi progetti, troppi sogni per farsi da parte. L’unica soluzione a questa distorta realtà è fuggire, nascondersi nel maestoso e lussureggiante paesaggio pluviale della foresta Amazzonica.
Come ogni road movie che si rispetti, anche Il sentiero azzurro è costellato di disavventure e soprattutto di incontri inaspettati lungo la strada: infatti, navigando sul Rio delle Amazzoni, Tereza fa la conoscenza del marinaio Cadu - che ha scoperto come partire per trip lisergici grazie alla sostanza blu fluorescente delle lumache - e di Roberta, anche lei anziana, anche lei in cerca della propria libertà, di un’esistenza alternativa nella quale è possibile continuare a sognare.

Con il suo ultimo lungometraggio (vincitore del Gran premio della giuria alla Berlinale 2025), Gabriel Mascaro torna a frequentare la distopia per raccontare le storture del proprio Brasile: qui si concentra sull’idea contemporanea di massimizzare la produttività di un paese a costo di emarginare alcune categorie sociali, mentre nel suo precedente Divino amor (2019; disponibile su IWONDERFULL e IWONDERFULL Prime Video Channel), un’altro “fantadramma”, aveva dipinto un futuro in cui la società era guidata dalla burocrazia e da un pervasivo estremismo evangelico, che entravano prepotentemente nelle vite private dei cittadini, condizionando ogni loro decisione.

Il sentiero azzurro è la storia di una piccola grande rivoluzione, un invito a non fermarsi, a non scendere a compromessi. E infatti non scende a compromessi la combattiva, determinata, resistente Tereza, ideale compagna di viaggio di altre donne non più giovani che stanno piano piano riconquistando il grande schermo: è il caso della novantatreenne Thelma (interpretata da June Squibb) nella action comedy di Josh Margolin del 2024 oppure della Etero (l’attrice Eka Chavleishvili) del bellissimo dramma georgiano Blackbird Blackbird Blackberry (2023) di Elene Naveriani, quarantottenne ancora vergine che vive in età matura il suo risveglio sessuale. No, non è mai troppo tardi.
Il film
Il sentiero azzurro
Drammatico - Brasile, Messico, Olanda, Cile 2025 - durata 86’
Titolo originale: O Último Azul
Regia: Gabriel Mascaro
Con Denise Weinberg, Rodrigo Santoro, Miriam Socarras, Adanilo
Al cinema: Uscita in Italia il 30/10/2025


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