Già nel 2003, all’alba dei tempi dell’internet commerciale, uno dei primi contenuti virali in rete era la canzone The Internet Is For Porn, tratta da uno spettacolo di Broadway (Avenue Q) parodia di Sesamo apriti. Internet è stato creato per la pornografia, cantavano i pupazzetti, proprio mentre il passaggio a un’esperienza digitale (e quasi del tutto gratuita e indiscriminata) segnava un cambiamento epocale per un’industria, quella dei contenuti per adulti, che ai tempi dell’analogico si era costruita una fama certamente oscena, ma anche romantica e quasi mitologica. Gli imprenditori del porno che si esponevano in prima persona affrontavano acrobazie logistiche, burocratiche e legali decisamente avventurose, oltre a essere trattati come intoccabili dal resto della buona società. Erano personaggi affascinanti e fuori dagli schemi, serissimi cialtroni che sfidavano spensieratamente i tabù e il bigottismo, vivendo in una zona grigia evitata dalla gente comune.
Il più eclatante fra tutti i pionieri della pornografia italiana è stato senza dubbio Riccardo Schicchi.

Nel 1983 è stato ideatore e co-fondatore, insieme a Ilona Staller, della prima agenzia dedicata al genere, Diva Futura, a cui i masnadieri di Groenlandia – l’unica realtà produttrice in Italia in grado di utilizzare un linguaggio d’intrattenimento moderno e sostanzioso – hanno dedicato l’omonimo film, il secondo da regista di Giulia Louise Steigerwalt (Settembre), presentato in concorso alla scorsa Mostra di Venezia e in uscita in sala dal 6 febbraio. Chi meglio delle menti creative che hanno architettato L’incredibile storia de L’Isola delle Rose, Mixed by Erry e Supersex per raccontare un altro pezzo incredibil(e)mente pop e stra-ordinario del nostro passato recente? E chi meglio di una giovane regista (e sceneggiatrice: Croce e delizia, Marilyn ha gli occhi neri) di talento come Steigerwalt per restituire il punto di vista della narratrice femminile?

Diva Futura, infatti, si basa sul romanzo autobiografico Non dite alla mamma che faccio la segretaria - Memorie di una ragazza normale alla corte del re dell’hard scritto da Debora Attanasio, che tra il 1992 e il 2002 – mentre coltivava il sogno (poi realizzato) di diventare giornalista – ha lavorato come segretaria di Riccardo Schicchi. Una venticinquenne di belle speranze e dagli occhi grandi e sgranati – nel film interpretata dalla sempre brillante Barbara Ronchi – che da un giorno all’altro si ritrova catapultata nell’universo parallelo degli albori dell’industria pornografica moderna italiana.

Un mondo profittevole e folle, ricco di gelosie e tensioni, ma anche di libertà e di gioia. La roboante corte del laconico e sardonico Schicchi (Pietro Castellitto) stuzzica e sconvolge la giovane segretaria, la respinge e la affascina allo stesso tempo, creando quel differenziale di tensione che dà la possibilità a Steigerwalt di raccontare un’epoca nostalgica con i toni della commedia spensierata, ma non disattenta.
Il film
Diva Futura
Drammatico - Italia 2024 - durata 120’
Regia: Giulia Louise Steigerwalt
Con Denise Capezza, Barbara Ronchi, Pietro Castellitto, Tesa Litvan, Davide Iachini, Lidija Kordic
Al cinema: Uscita in Italia il 06/02/2025
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