Luca Guadagnino, forse perché è un po’ magrebino - come Asia Argento, forse perché è un po’ brasiliana - è il nostro cineasta più apolide e visionario, un dolly danzante. Indocile ai riti, al design e alle figure del cinema italiano ufficiale, s’è fatto nell’ambiente fama di snob, perché fa arte inquietantemente, spudoratamente, poetico-politica. «Al linguaggio, Ramon!». Il modo in cui i suoi maestri, Renoir e Rossellini, Franco Maresco e Peter Del Monte, inventano un mondo e gli danno forma è la politica delle immagini. Luca mi ricorda il “black listed” più chic, Donald Ogden Stewart, lo sceneggiatore americano di Scandalo a Filadelfia, quando affermava: «Sono comunista perché voglio che tutti entrino nel mio club esclusivo».

Il cinema italiano difficilmente riesce a equilibrare o creare interferenze tra la “forma piccola” e la “forma grande”, tra il côté documentaristico e quello operistico, tra tensioni neorealiste e melodramma. Guadagnino, invece, è l’erede risorgimentale di Visconti, Bertolucci, Argento e Leone, e il suo quartetto aureo bigger than life lo dimostra: Io sono l’amore, Chiamami col tuo nome, Suspiria e Bones and All hanno subito scavalcato i confini nazionali e toccato l’immaginario planetario. Perché collegano il reale con il fantastico. Non tanto remake, ricalchi, rievocazioni o concatenazione di generi filmici destinata a de/costruire il cinema per come il cinema è stato costruito fin qui. Suspiria (ovvero: perché essere membro della RAF?) o A Bigger Splash (ovvero: l’esodo delle moltitudini destabilizza) sono piuttosto critofilm, reinvenzioni linguistiche che scavalcano De Quincey e Argento, o La piscina di Deray, iniettandovi dosi lisergiche di storia viva e di corpi controcorrente e sediziosi.

Dal cinema moderno Guadagnino ha rubato il punto di vista soggettivo e ludico (Qui, Mundo civilizado, Fiori, fiori, fiori!) e da quello postmoderno l’orrore per lo stile e per le rigatterie espressive dell’Autore, e il sondare fluidità, incertezza e indecisione sessuale (il sottovalutato Melissa P.). Con la sua compatta equipe creativa, dal produttore Carlo Antonelli al montatore Walter Fasano, dalla costumista Giulia Piersanti allo sceneggiatore David Kajganich, Guadagnino, come il maestro Maresco, deborda dalle immagini mainstream e sconfina in territori proibiti. L’alta moda e la cucina slow (Cuoco contadino), la storiografia radicale (Inconscio italiano, il documentario sull’invasione d’Etiopia e contro il nostro rimosso coloniale criminale), il new horror-new road movie (Suspiria, Bones and All), le sperimentazioni performative e sonore (i lavori con Arto Lindsay e Pippo Delbono...) e il tennis: il nuovo Guadagnino, Challengers, è sull’ossessione sportiva di Serge Daney e Godard.
Nel 2007 Delfinasia, spot per i gioielli Fendi, viene diretto da Asia Argento e prodotto da Luca, che di griffe che spopolano a Hollywood è esperto (alle scarpe dei divi di Ferragamo e alle magie di Armani ha dedicato dei magnifici corti). Senza appassionarsi infatti agli approdi estetici delle altre arti visive o comportamentali e dell’artigianato «si fa solo cinema di prosa fast food», afferma. Padre siciliano, madre algerina, sensibilità mediterranea, il regista esploso con Chiamami col tuo nome nasce a Palermo nel 1971. Studente, a Roma, di Giovanni Spagnoletti, critico di “Close-up” e del “manifesto”, è cinéphile sporadico e precoce, ma anche produttore fantasioso di sé e di altri (Belluscone - Una storia siciliana). È del 1999 il primo lungometraggio, The Protagonists, girato non a caso in Inghilterra con al fianco il modello teorico e l’amica di sempre Tilda Swinton, sull’omicidio come hobby casual del sabato sera per teenager già generazione Z. Al cinema millennial appartengono le 35 regie: i due film e la serie in lavorazione, sette lunghi, uno show tv, 13 corti, dieci documentari e il video musicale con Sufjan Stevens.

Una filmografia alla Jonathan Demme, regista a lui affine, compreso l’amore sconfinato per Bernardo Bertolucci (è del 2013 il Bertolucci on Bertolucci, diretto con Fasano) e la febbrile voglia di catturare live il mondo che cambia, in cui ci sono cannibali e cannibali, e dedicarsi al formato fuori mercato. «Voglio provocare continui spostamenti di senso nello sguardo dello spettatore». Così, ripartendo dall’arte concettuale, il cineasta Luca Guadagnino, nel luglio 1997, spiega il corto d’esordio, Qui. Un ragazzo, una ragazza, un appartamento, una doccia, un letto, due corpi nudi e una fellatio che, come quella di Bellocchio in Diavolo in corpo (1986), è interferenza di sguardi. Il finish dello spettatore, al di là del porno accademico e dello psichedelico sberleffo underground, vede qui qualcosa di raro (che i critici d’arte subito colsero): non solo si agisce bene, ma si desidera bene. C’è concordanza tra dentro e fuori. Interno ed esterno. Labbra e cuore. Equilibrio squilibrante, direbbe Stephen King, quando si attira il senso verso zone proibite, inaccessibili, terrificanti. Ma che eccitano l’immaginario.

Studio system minimalista anche nell’istallazione d’arte che dedica, assieme a Claudio Santamaria, a De Dominicis e al suo Seconda soluzione d’immortalità (l’Universo è immobile), opera presentata alla Biennale di Venezia 1972, censurata non perché l’uomo affetto da sindrome di Down osserva, seduto, una palla, una grande pietra e un quadrato, come si disse, ma perché cancellare l’artista - non più immortale - è cancellare l’antropocene. Poi l’aria aperta, gli spazi vasti di inevitabili felicità e orrori: Londra, Catania, la Liguria, Lecce, Milano, Parma, le isole dei migranti, Addis Abeba, Berlino, Crema, il litorale veneto, le terre redneck... L’on the road di un cineasta nomade per eccellenza che ama, non solo il cinema. E s’immerge senza chiedere il permesso anche nelle immagini e nelle terre altrui, vede il prisma della realtà attraverso il cinema e vuole contribuire a potenziarne la capacità trasformatrice. Cinema politico. A luta continua.
Filmografia onnivora (a cura di Mariuccia Ciotta)
The Protagonists
Drammatico - Italia 1999 - durata 92’
Titolo originale: The Protagonists
Regia: Luca Guadagnino
Con Tilda Swinton, Fabrizia Sacchi, Laura Betti, Michelle Hunziker
in streaming: su MUBI MUBI Amazon Channel
Melissa P.
Erotico - Italia/Spagna/USA 2005 - durata 95’
Regia: Luca Guadagnino
Con Maria Valverde, Letizia Ciampa, Primo Reggiani, Fabrizia Sacchi, Geraldine Chaplin, Nilo Zimmerman
Al cinema: Uscita in Italia il 18/11/2005
Io sono l'amore
Mélo - Italia 2009 - durata 120’
Titolo originale: Io sono l'amore
Regia: Luca Guadagnino
Con Tilda Swinton, Flavio Parenti, Edoardo Gabbriellini, Alba Rohrwacher, Pippo Delbono, Diane Fleri
Al cinema: Uscita in Italia il 19/03/2010
A Bigger Splash
Drammatico - Italia, Francia 2015 - durata 120’
Titolo originale: A Bigger Splash
Regia: Luca Guadagnino
Con Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota Johnson, Matthias Schoenaerts, Aurore Clément, Corrado Guzzanti
Al cinema: Uscita in Italia il 26/11/2015
in TV: 20/05/2025 - Sky Cinema Drama - Ore 09.35
in streaming: su Now TV Prime Video Sky Go Apple TV Google Play Movies Amazon Video Timvision Rakuten TV
Chiamami col tuo nome
Drammatico - Italia, Francia 2017 - durata 130’
Titolo originale: Call Me by Your Name
Regia: Luca Guadagnino
Con Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Bois
Al cinema: Uscita in Italia il 25/01/2018
in TV: 21/05/2025 - Sky Cinema Romance - Ore 18.45
in streaming: su Now TV Sky Go Apple TV Amazon Video Microsoft Store Timvision Google Play Movies Rakuten TV Mediaset Infinity
Suspiria
Horror - Italia, USA 2018 - durata 152’
Titolo originale: Suspiria
Regia: Luca Guadagnino
Con Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Chloë Grace Moretz, Jessica Harper, Sylvie Testud
Al cinema: Uscita in Italia il 01/01/2019
in streaming: su Prime Video Apple TV Google Play Movies Microsoft Store Rakuten TV
We Are Who We Are
Drammatico - USA, Italia 2020 - durata 59’
Titolo originale: We Are Who We Are
Creato da: Paolo Giordano, Francesca Manieri, Sean Conway, Luca Guadagnino
Regia: Luca Guadagnino
Con Beatrice Barichella, Devonté Hynes, Armie Hammer, Timothée Chalamet, Brixhilda Shqalsi, Line Phé
in streaming: su Now TV
Challengers
Drammatico - USA 2024 - durata 131’
Titolo originale: Challengers
Regia: Luca Guadagnino
Con Zendaya, Josh O'Connor, Mike Faist, Heidi Garza, Faith Fay, Christine Dye
Al cinema: Uscita in Italia il 24/04/2024
in streaming: su Prime Video Apple TV Amazon Video Microsoft Store Google Play Movies Rakuten TV
Queer
Drammatico - Italia, USA 2024 - durata 151’
Titolo originale: Queer
Regia: Luca Guadagnino
Con Daniel Craig, Jason Schwartzman, Lesley Manville, Drew Starkey, Henrique Zaga, Drew Droege
Al cinema: Uscita in Italia il 17/04/2025