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In nome di mia figlia

Regia di Vincent Garenq, Julien Rappeneau vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su In nome di mia figlia

di claudio1959
8 stelle

Victor Garenq gira un film altamente drammatico alla Cayatte. Daniel Auteuil in una delle sue più intense partecipazioni. In nome di mia figlia da vedere.

Daniel Auteuil

In nome di mia figlia (2016): Daniel Auteuil

locandina

In nome di mia figlia (2016): locandina

locandina

In nome di mia figlia (2016): locandina

Daniel Auteuil

In nome di mia figlia (2016): Daniel Auteuil

In nome di mia figlia Francia/Germania 2016 la trama: Nel 1982 Kalinka la figlia quattordicenne di André Bamberski, muore durante le vacanze in Germania con Dany la madre e Dieter Krombach il suo patrigno. André Bamberski ha il sospetto che non si sia trattato di incidente ed inizia ad indagare in via privata. Gli esiti di un’autopsia insolitamente frettolosa sembrano confermare i suoi dubbi e lo inducono ad accusare di omicidio volontario Dieter il patrigno di Kalinka. Trovando difficoltà a farlo incriminare in Germania André Bamberski tenta di far aprire un procedimento giudiziario in Francia e dedicherà l’intera sua esistenza per ottenere giustizia per sua figlia. Film tratto da una storia realmente accaduta. La recensione: In nome di mia figlia (Au nom de ma fille) è un film diretto da Vincent Garenq e scritto con Julien Rappeneau. La pellicola è tratta dalla storia vera riguardante il caso Dieter Krombach. Distribuito in Italia da Good Films di Ginevra Elkann eccellente nuova regista Italiana l’ultimo suo film distribuito in sala “Te l'avevo detto” (2023). Colonna sonora altamente drammatica di Nicolas Errèra. Vincent Garenq il nuovo André Cayatte grande regista francese degli anni cinquanta. Un regista di film con al centro della sua mdp l’uomo che si batte da solo, per combattere le storture della giustizia. Con In nome di mia figlia il regista porta sullo schermo un fatto di cronaca nera molto noto in Francia. Nel 1982 Kalinka Bamberski muore come detto sopra. Per raccontare al meglio questa vicenda complessa e lunga trenta anni il regista ricorre ad una sapiente narrazione tra passato e presente, con il prologo molto importante ambientato in Marocco nel 1974. Molto apprezzata la puntualizzazione delle varie date necessarie alla corretta comprensione degli eventi e dei colpi di scena, con testimonianze di minorenni stuprate dal dottore. Un film sobrio e non patetico, emotivamente forte e crudo, ma al contempo sobrio ed efficace. Il film punta tutto sulla sofferenza, la pervicacia, l’ostinazione, l’ossessione e la disperazione di André Bamberski interpretato magnificamente da Daniel Auteuil attore tutto istinto e talento, ammirevole in questo ruolo difficilissimo, sempre misurato nei gesti, ma reso inquieto dal dramma interiore che gli divora l’anima portandolo sull’orlo della follia, non scade nel manierismo del giustiziere della notte alla Charles Bronson, Michael Douglas di “Condannato a morte per mancanza di indizi” o al Liam Neeson di “Io vi troverò”. Qui di seguito indico alcuni film che mi sono molto piaciuti del grande attore francese: Appuntamento con l'assassino (L'Agression),di Gérard Pirès (1975) La banchiera (La banquière) di Francis Girod (1980) Romuald & Juliette (Romuald et Juliette) di Coline Serreau (1989) Un cuore in inverno (Un cœur in hiver) di Claude Sautet (1992) Sostiene Pereira di Roberto Faenza (1995) La ragazza sul ponte (La Fille sur le pont) di Patrice Leconte (1998) Vajont di Renzo Martinelli (2001) L'apparenza inganna (Le Placard) di Francis Veber (2001) L'avversario (L'Adversaire) di Nicole Garcia (2002) Sotto falso nome di Roberto Andò (2004) 36 Quai des Orfèvres di Olivier Marchal (2004) Niente da nascondere (Caché) di Michael Haneke (2005) Incontri d'amore (Peindre ou faire l'amour) di Arnaud e Jean-Marie Larrieu (2005) Una top model nel mio letto (La doublure) di Francis Veber (2006) N (Io e Napoleone) di Paolo Virzì (2006) Il mio migliore amico (Mon meilleur ami) di Patrice Leconte (2006) L'ultima missione (MR 73) di Olivier Marchal (2008) Le confessioni di Roberto Andò (2016) Quasi nemici - L'importante è avere ragione (Le Brio) di Yvan Attal (2017) Sogno di una notte di mezza età - Amoureux de ma femme (Amoureux de ma femme) di Daniel Auteuil (2018) Remi (Rémi sans famille) di Antoine Blossier (2018) La belle époque di Nicolas Bedos (2019) sono molti film, ma tutti da vedere. Molto brava anche l’ex moglie del protagonista la canadese Marie-Josée Croze: Dany vista in Le invasioni barbariche (Les Invasions barbares) di Denys Arcand (2003) Le confessioni di Roberto Andò (2016) due film da rivedere. Da un buon contributo al successo del film anche la giovane attrice Emma Besson: Kalinka Bamberski. Il film teso e compatto dura solo 85 minuti , ma che ritmo si arriva alla fine in men che non si dica ed è veramente bravo il regista a diluire gli eventi in modo secco e stringato. Un film per concludere raccontato con taglio documentaristico, ma non tedia e non annoia. Un film francese che mi ha colpito nel profondo visto al cinema e rivisto con il piacere del cinema, non è solo il classico dramma giudiziario, ma un film imperdibile e con il finale al cimitero sulla tomba di Kalinka che ci commuove in modo catartico ..... una vera e propria purificazione dell’animo. Interpreti e personaggi Daniel Auteuil: André Bamberski Marie-Josée Croze: Dany Sebastian Koch: Dieter Krombach Emma Besson: Kalinka Bamberski Lilas-Rose Gilberti: Kalinka Bamberski da bambina Christelle Cornil: Cécile Fred Personne: padre di André Serge Feuillard: Mastro Gibaud

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