Regia di Charles Herman-Wurmfeld vedi scheda film
Sentivamo proprio la mancanza della svampita e saccanirosa Elle Woods, bionda cinematografica protagonista del film exploit del 2001 "La Rivincita delle bionde". Inevitabile (considerati gli incassi al botteghino) e puntuale ecco arrivare il seguito: "Una bionda in carriera" diretto dal regista ("calvo, ma biondo nell’animo") Charles Herman-Wurmfeld balzato all’attenzione dell’industria con il suo esordio "Kissing Jessica Stein", una visione assai anticonvenzionale sui moderni rapporti di coppia. Dopo aver messo a soqquadro nel precedente episodio l’accademico mondo di Harvard, ritroviamo la rosa confetto Elle Woods (Reese Witherspoon, veramente a suo agio in questi panni ed anima e motore dell’intera operazione),in marcia verso Washington determinata a sconvolgere il piatto e monocromatico mondo della politica americana. Impegnata in prima linea nella campagna a difesa degli animali utilizzati come cavie per la sperimentazione di prodotti cosmetici, la "bionda in carrie ra" non ci risparmia neanche in quest’assurdo ed elementare plot il ben noto corredo di mossette leccate, vestiti sgargianti, colori sparati e melassa a profusione… incuranti (regia e sceneggiatura) di una plausibilità di storie e di psicologie di personaggi così macchiettistici da sembrare le figure animate di un cartoon preadolescenziale. In America questo seguito non è stato il successo sperato e ciò ci rassicura sulle reali possibilità di un terzo episodio così risparmiandoci i cammei imbarazzanti di attrici che preferiamo ricordare in altri ruoli (leggasi Sally Field, qui nel ruolo di un ambigua ed agguerrita deputata) e nuovi ed insopportabili gadget, ammenicoli vari tanto inutili quanto frivoli da far sembrare il superaccessoriato agente 007 un povero dilettante!
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