La recensione su Il re della prateria

di ezio

6 stelle

Western in chiave melodrammatica ma non banale.

Un cacciatore di pelli ( Murray) viene aiutato da una prostituta ( Lee Remick) ad acquistare un ranch e a cambiare vita , facendo progressi in societa' e candidandosi alla politica.

Un western che scorre bene alternando buoni sentimenti a momenti di violenza a volte eccessiva ,da rimarcare comunque la scena della Remick picchiata a sangue dal compagno e quindi assassinato da lei stessa davanti a tante persone come testimoni e senza tanti complimenti (alla faccia del patriarcato odierno....ma qui siamo nel western ....dove tutto e' possibile).

Comunque da segnalare anche il salto di classe da vagabondo a grosso propietario terriero che compie Murray (qui all'apice della sua carriera che era iniziata con "Fermata D'Autubus".

Comunque le chiare divisioni sociali che sottendono la vicenda sono ben girate da Fleischer regista che in carriera si e' distinto spaziando fra i generi senza mai sfigurare e una nota di merito per le parti femminili equamente divise tra la Remick e la brava Patricia Owens.

Gli amanti del western penso non resteranno delusi.....un buon film.