Regia di Fulvio Wetzl vedi scheda film
Uno splendido documentario d’impegno civile contro le mafie, e gli insabbiamenti voluti da chi detiene il potere.
Il microcosmo lucano viene analizzato in modo serio attraverso un taglio giornalistico alla “Chi l’ha visto?”. Estremamente meritorio, come taglio: infatti con scrupolo e serietà e passione civile si ripercorrono tanti crimini che non hanno mai avuto giustizia, molto probabilmente perché vi erano implicati esponenti di minoranze che detengono il potere, a livello economico e quindi politico.
Assai lodevole è l’impegno dell’ente che ha promosso tale opera, ovvero l’associazione Libera che, come è noto, contrasta il cancro delle mafie, che in nessun paese sedicente progredito è forte come qui da noi in Italia. Con tutte le conseguenze tragiche del caso.
Coraggio, competenza, impegno civile per la giustizia e quindi per l’aumento della felicità di tutti alla stessa maniera, al di là di tutti gli ostacoli e gli illeciti che si possono subire quando si fa realmente il bene della collettività: tutti questi ingredienti indispensabili affiorano chiari da questo lavoro commuovente. Che, per converso, mostra quanti vantaggi restino per i delinquenti in Italia, specialmente se ricchi o privilegiati in vario modo, politicamente ma non solo.
Emozionante la testimonianza dei familiari colpiti.
Altresì lodevole è l’attivismo, a proprio rischio e pericolo ma assai meritorio agli occhi dell’umanità tutta, dei tanti/pochi che (come don Cozzi ma non solo), pur non essendo direttamente coinvolti, si sono interessati al ristabilimento della verità e della giustizia, in favore delle vittime e contro i criminali. Criminali tragicamente spesso pur così ben tutelati in Italia.
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