Regia di Giuseppe Maria Scotese vedi scheda film
Sudamerica. Un aereo di linea sorvola l'Amazzonia, quando un'improvvisa turbolenza causa il distacco di un motore. Il velivolo precipita; una ragazzina è l'unica superstite di quella tragedia.
La storia su cui si basa la sceneggiatura di questo film (firmata dallo stesso regista, Giuseppe Maria Scotese), è vera: nel 1971 un aereo di linea precipitò sulla foresta amazzonica e la 17enne Juliane Koepcke, come per miracolo, riuscì a salvarsi. Una vicenda talmente incredibile che meritava un film – magari non di Scotese, ma pazienza, tanto basti. Non che il Nostro sia un cattivo cineasta, anzi: fa del suo meglio con il poco che ha a disposizione, ma nonostante le buone intenzioni il risultato è piuttosto modesto, tant'è vero che I miracoli accadono ancora? è tra i lavori meno noti del poco noto regista. Già dal titolo si intuisce che l'obiettivo è raggiungere il pubblico più vasto, con quel richiamo al miracolo messo palesemente in dubbio dal punto interrogativo finale; curiosamente nella distribuzione internazionale l'interrogativo sparisce e il titolo diventa Miracles still happen. Dettagli a parte, la pellicola è un guazzabuglio di avventura, emozioni, esotismo, azione (diretta invero così così: la scena del disastro aereo è emblematica in tal senso) dal ritmo decisamente rilassato, quantomeno per un'opera siffatta; nel cast gli unici nomi degni di rilievo che compaiono sono quelli di Paul Muller e Graziella Galvani, mentre è già meno celebre dalle nostre parti quello della protagonista Susan Penhaligon, dal curriculum orientato principalmente sulla tv britannica. 2,5/10.
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