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Può una morta rivivere per amore? - Paroxismus

Regia di Jesús Franco vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Può una morta rivivere per amore? - Paroxismus

di undying
8 stelle

Storia d'amore spettrale, con la protagonista di ritorno dall'Aldilà per compiere giusta vendetta. Produzione internazionale diretta da uno Jesús Franco in splendida forma. Lisergico, onirico, malinconico: un film esemplare, realizzato a ridosso del caotico 1968, in grado di coniugare con grazia e stile cinema "alto" e viscerale sexploitation.

 

locandina

Può una morta rivivere per amore? - Paroxismus (1969): locandina

 

Rio de Janeiro. Il musicista Jimmy Logan (James Darren) rinviene sulla spiaggia uno strumento musicale mentre, poco distante, gli sembra di intravedere un cadavere galleggiante nelle vicine acque del mare. È il corpo di Wanda (Maria Rohm), spogliarellista in un night presso il quale il musicista suona, seviziata a morte da Olga (Margaret Lee), una sadica fotografa, e due biechi figuri. Jimmy si rivolge alla polizia ma il cadavere di Wanda è scomparso. È l'inizio di una esperienza straniante, perché più avanti Jimmy incontra di nuovo Wanda, restando irrimediabilmente affascinato dalla ragazza.

 

"Perdonami Wanda, perdonami. Riposa in pace, cara. Abbi tanta pietà per la mia squallida carne, corrotta, viziata, portata a trarre piacere dal male; fa di me la sventura, portata ad essere diversa dagli altri con voglie malsane, violente, con i sensi che urlano nel sangue, come un branco di lupi affamati. Pietà. Pietà di me Wanda." (Olga, prima di recidersi i polsi nella vasca da bagno)

 

Maria Rohm

Può una morta rivivere per amore? - Paroxismus (1969): Maria Rohm

 

Da un soggetto di Jesús Franco prende il via una produzione internazionale che coinvolge Gran Bretagna, Italia e Germania. La versione distribuita nelle nostre sale, per l'occasione, viene montata da Bruno Mattei. E non è dato sapere, con certezza, quanto degli effetti lisergici e psichedelici siano dovuti all'uno (Franco) o all'altro (Mattei). Paroxismus si muove in un contesto di voluta ambiguità, di visionarie sequenze e di dialoghi sessualmente ambigui (siamo a ridosso del 1968, non a caso). Nonostante la trama si riduca a due righe, trattando di una morta che torna nel mondo dei vivi in cerca di vendetta trovando invece l'amore, sottofondo predomina un clima di romantico e malinconico sentimentalismo che raggiunge lo zenit nel finale, con il protagonista, stravolto dalla rivelazione, sulla lapide di Wanda.

 

James Darren, Maria Rohm

Può una morta rivivere per amore? - Paroxismus (1969): James Darren, Maria Rohm

 

La storia d'amore tra il musicista Jimmy e l'innamorata ritornante è quella che ha maggior peso specifico nel racconto ("Sarò l'aria che respiri e anche allora ti amerò come oggi", sussurra Wanda al protagonista). La colonna sonora oscilla tra musica di prestigio, opera di Manfred Mann, e tedioso jazz funzionale ad allungare il metraggio nelle scene all'interno del locale. Eppure, nonostante sia evidente una certa improvvisazione, Paroxismus riesce a creare uno stato di costante sospensione dell'incredulità, finendo per rendere verosimile lo svolgersi degli eventi. Benché l'aspetto più riuscito del film rimanga la cura formale con cui Franco riesce a comporre sequenze suggestive, oniriche, volutamente allucinate.

 

James Darren, Maria Rohm

Può una morta rivivere per amore? - Paroxismus (1969): James Darren, Maria Rohm

 

A rendere ulteriormente interessante il girato contribuisce un cast di certo peso, dove al fianco della convincente e malinconica Maria Rhom stanno Klaus Kinski nel ruolo del perverso sultano Ahmed e Margaret Lee nei panni della sadica Olga. Come sempre ottimo anche Paul Muller nel ruolo di aristocratico viveur, concentrato a realizzare festini cui partecipano i più stravaganti personaggi. Opera affascinante, a distanza di tempo ancora in grado di coinvolgere grazie ad un montaggio frenetico, scene filtrate da effetti psichedelici e dialoghi quasi premonitori. È un peccato che Paroxismus possa essere visto solo in una pessima registrazione televisiva cut (Teleitalia), restando inedito in home video, perdendo quindi di qualità agli occhi dello spettatore. Sicuramente è uno dei lavori più complessi e interessanti di Franco, accostabile per stile e resa al più celebre Vampyros lesbos.

Un appunto sul titolo internazionale, Venus in furs, che è il medesimo con cui è circolato all'estero il notevole film di Massimo Dallamano, girato lo stesso anno di Paroxismus e noto come Venere in pelliccia (1969); film poi rieditato nel 1975 (con sequenze girate ex novo) come Le malizie di Venere, per cavalcare il successo del Malizia di Samperi.

 

James Darren, Maria Rohm

Può una morta rivivere per amore? - Paroxismus (1969): James Darren, Maria Rohm

 

"Ho sentito di dover seguire una donna. Una donna così strana... mi ruba l'anima. Io la guardo e mi sento svuotare." (Jimmy Logan sullo spettro di Wanda)

 

locandina

Può una morta rivivere per amore? - Paroxismus (1969): locandina

 

Il sesso che verrà, ovvero delle profetiche dissertazioni sul gender

"Sessualmente parlando siamo individui mutati. Non siamo più maschi, femmine e omosessuali. I tre sessi non bastano più. La natura troverà altre strade, la specie mutera' e avremo tutti due o tre sessi." (Invitato al party di Paul Muller)

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