Un moccioso, poverissimo, tutto nero e dal sorriso indimenticabile di nome Amiro, innamorato come Spielberg degli aerei, affascinato dalle navi e dalle petroliere, perennemente in corsa tra decrepite mercantili arrugginite e rotaie sbilenche dirette chissà dove, urla al vento, all’acqua e alle fiamme stringendo al petto un blocco di ghiaccio che si scioglie a velocità vertiginosa ma che nessuno dovrà osare strappargli di mano... Tutti gli eroi bambini dei primi film di Naderi, come in Il corridore (1984), si chiamano (quasi) come il regista. Tutti i suoi 23 film fuori schema trasmettono energia, gioia vitale, desiderio incontrastabile di felicità, e, da Cut a Monte, da Manhattan by Numbers a Magic Lantern, hanno lo stesso soggetto: un individuo, molto ostinato, qualunque età abbia, cerca di fare l’impossibile, costi quel che costi lottando solo contro qualunque tipo di ambiente e società.

Pur di suonare quello strumento meraviglioso venuto dall’Oriente, l’armonica a bocca, che lo manda in estasi (è come il cinema?), il piccolo Amir sopporterà qualunque tipo di umiliazione, persino diventare il “mulo” del suo amico (Harmonica, 1974). Visto che è innamorato di una mano, Amir non vede l’ora di andare a prendere il ghiaccio nel misterioso palazzo, per sfiorare proprio quella mano che lo disseta, anche se la donna è invisibile e l’arto potrebbe invecchiare di colpo (Waiting, 1974). Introvabile in questi film l’autocommiserazione. Restaurati nella loro bellezza cromatica e d’immagine in occasione delle retrospettive di New York e Parigi, il mediometraggio Waiting e i lungometraggi Harmonica e Il corridore sono tra i 12 film che l’ex fotografo e operatore Amir Naderi ha girato in Iran prima di lasciare il paese e vivere e lavorare negli Stati Uniti, poi in Giappone e in Italia.

I primi due, Waiting e Harmonica, sono stati prodotti dall’agenzia governativa Kanoon, specializzata in film educativi per ragazzi, prima della caduta dello Scià. Il montaggio è di due grandi talenti della new wave, più free quello di Sohrab Shahid Saless (A Simple Event e Still Life) per Harmonica, più cool quello del veterano documentarista Kamran Shirdel per Waiting. Ambientati nel sud-ovest poverissimo del paese, tra le località portuali sul golfo persico di Abadan (dove Naderi è nato nel 1946 e dove nel 1978 una bomba islamista nel cinema Rex uccise circa 470 persone) e Bushehr (sede dal 2010 dell’unica centrale atomica in attività), sono profondamente autobiografici proprio come il terzo, Il corridore, girato durante la guerra con l’Iraq, che nel 1984 aprì la “nuova onda iraniana”, movimento lanciato nel mondo da Adriano Aprà e dalla Mostra di Pesaro. Naderi è cresciuto sulla strada, orfano di padre, senza la madre dall’età di cinque anni, è stato allevato con il fratello da una zia. Il cinema, la sua magnifica ossessione, è stata la sua casa, il suo lavoro fin da piccolo e la sua scuola, perché quella vera l’ha scoperta solo molto più tardi. Waiting, Harmonica e Il corridore sono disponibili su MUBI.

Amir Naderi su MUBI
Il corridore
Drammatico - Iran 1985 - durata 87’
Titolo originale: Davandeh
Regia: Amir Naderi
Con Abbas Nazeri, Maijid Niroumand, Mousa Torkizadeh
in streaming: su MUBI MUBI Amazon Channel
Harmonica
Sentimentale - Iran 1974 - durata 75’
Titolo originale: Saz Dahani
Regia: Amir Naderi
Con Masoud Gudarzi, Mehdi Javadi, Shahla Darvishi, Yaghoob Moradzadeh, Mohammad Moradzadeh, Abbas Pourahmadi
in streaming: su MUBI Amazon Channel MUBI
Waiting
Drammatico - Iran 1974 - durata 48’
Titolo originale: Entezar
Regia: Amir Naderi
Con Soheila Ahmadi, Rasool Chamani, Zohreh Ghahremani, Hasan Heidari, Reza Yaghuti, Farzaneh Yousefi
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