Espandi menu
cerca
Running Out Of Time

Regia di Johnnie To vedi scheda film

Recensioni

L'autore

joseba

joseba

Iscritto dall'11 maggio 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 55
  • Post -
  • Recensioni 311
  • Playlist 95
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Running Out Of Time

di joseba
6 stelle

Consumato internamente da un cancro in fase terminale (gli restano soltanto quattro settimane di vita), il ladro trasformista Cheung (Andy Lau) progetta un gioco di 72 ore per trafugare un preziosissimo gioiello al temibile gangster che anni prima aveva umiliato suo padre. Il disegno vendicativo di Cheung prevede il coinvolgimento della polizia di Hong Kong, nella persona dell'ispettore Ho Sheung-sang (Lau Ching-wan), il solo negoziatore in grado di tenergli testa e reggere il gioco come si deve. Pellicola di smaccata impronta spettacolare "Running Out of Time" non fa certo parte di quel gruppo di film a cui Johnnie To ha consegnato l'immagine più fedele del proprio cinema (come il precedente "The Mission" e i successivi "PTU" e "Throw Down", giusto per nominare qualche titolo). Qui il cineasta hongkonghese, assistito da una sceneggiatura oliatissima scritta dal fido Yau Nai-hoi insieme a Laruent Courtiaud e Julien Carbon, imbastisce un noir brillantemente ludico e scherzosamente funambolico nonostante il retrogusto clinico (in realtà il sottotesto patologico non lascia, deliberatamente, il segno). Quello che conta (e che si fa decisamente apprezzare) è il sentimento di concorrenza/complicità che si crea tra i due protagonisti, sottolineato a ogni piè sospinto dalla riproposizione dei medesimi movimenti di macchina (tipo una carrellata circolare che inizia su Ho e finisce su Cheung), dalla grande quantità di riflessi speculari (non solo negli interni, ma anche per le strade di Hong Kong) e dalla presenza di falsi raccordi che identificano ingannevolmente i due protagonisti (ad esempio Ho guarda la valigetta con la collana ma subito dopo è la mano di Cheung a tenerla nel palmo). Sono insomma il gioco, l'inganno e la manipolazione a connotare" Running Out of Time", elementi perfettamente incarnati dalla coppia Lau Ching-wan/Andy Lau: se il primo mescola splendidamente ingenuità, paraculaggine e intuito (dote, quest'ultima, che prefigura gli insight di "Mad Detective"), il secondo riscrive totalmente la propria identità attoriale, prestandosi a una serie impressionante di travestimenti (il vecchio padre, il gangster rivale calvo, una donna in tailleur) che gli ha fruttato il prestigioso riconoscimento di miglior attore agli Hong Kong Awards del 2000. Colpisce infine l'indiscussa e acclarata abilità tecnica di Johnnie To, che in qualsiasi pellicola piazza sequenze magistrali per senso dello spazio, del tempo e della distribuzione di informazioni. Oltre alla scena-clou della contrattazione nel bowling (dove non perdiamo mai la cognizione di ciò che sta succedendo nonostante i mille imprevisti) è impossibile non citare la sequenza in cui l'ispettore Ho, sostituitosi a un taxista, scarrozza Cheung per le vie del centro mentre questi spara serenamente sui passanti sfiorandoli a bella posta e minacciando di tirare a occhi chiusi. Ma noi rimaniamo a bocca aperta.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati