Che Bolzano sia una città più unica che rara, all’interno della penisola italiana, sono i dati a dimostrarlo: capoluogo dell’omonima provincia autonoma del Trentino-Alto Adige; via d’accesso principale alle Dolomiti; sede di un museo archeologico che ospita al suo interno una mummia del Neolitico; edifici architettonici che spaziano dall’architettura gotico-romana a quella duecentesca; crogiuolo di lingue e culture dovute alla sua vicinanza con i confini nazionali etc.
Non deve quindi sorprenderci che il profilo artistico del Festival cinematografico che da anni ormai anima la città rispecchi del tutto quest’indole cangiante. Quello proposto dal Bolzano Film Festival Bozen è infatti un palinsesto multiforme, attento alla realtà locale ma al tempo stesso attratto da altri luoghi, da altri spunti artistici e culturali.

locandina
Mariti ciechi (1919) locandina

Si inizia venerdì 12 aprile con la proiezione del film muto Blind Husbands (1919). Si tratta della pellicola d’esordio alla regia di Erich von Stroheim che, per l’occasione, sarà proiettata in versione restaurata e virata a cura dell’Österreichische Filmmuseum di Vienna e, per la prima volta in Italia, musicata dal vivo grazie alla collaborazione con il Südtirol Jazz Festival Alto Adige. In un ideale abbraccio mirato a includere tutte le forme e le decadi cinematografiche, nella serata conclusiva, invece, ci sarà spazio per l’animazione.

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Linda e il pollo

Verrà proiettato Linda e il pollo, il film diretto da Chiara Malta e Sébastien Laudenbach, premiato come Miglior lungometraggio al festival di Annecy.
Al secondo anno alla guida del Festival, il direttore artistico Vincenzo Bugno insiste nel vedere nella regione e nel territorio circostante una fonte di ispirazione da cui iniziare ad aprirsi ad altri mondi, sia dal punto di vista geografico che da quello cinematografico. Il confine non viene dunque interpretato come un limite ma piuttosto come punto di partenza per esplorare nuove frontiere.

Proprio da questo concetto prende forma il focus che il Bolzano Film Festival Bozen dedica al cinema indigeno brasiliano, un cinema stratificato dove è possibile imbattersi in produzioni militanti di autentica resistenza politico-culturale firmate da collettivi locali, e al tempo stesso opere di registi con alle spalle già una notevole esperienza produttiva: tutte sfide comunque caratterizzate da un’attenzione per le tematiche indigene e l’impegno civile.

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Yaõkwa - Imagem e Memória

Minoranze, lingue e conflitti sono traiettorie che ricorrono spesso anche nel Concorso. “Questa sezione è un sorprendente universo ibrido. – afferma il direttore artistico Vincenzo Bugno – Finzione, animazione e diverse forme documentarie danno vita a opere con un profilo artistico forte ed originale. C’è qualcosa che accomuna questi film: una sensazione di intimità che ce li fa sentire vicini, al di là della diversità delle storie e dei luoghi, delle esistenze, dei corpi, dei personaggi”. Tra i numerosi spunti proposti da questa selezione, non manca l’attenzione nei confronti delle opere al femminile, o che pongono il corpo femminile al centro della narrazione e dell’immagine.

Minna Wündrich
Ivo (2024) Minna Wündrich

È questo, ad esempio, il caso due film tedeschi: Touched di Claudia Rorarius e Ivo di Eva Trobisch.
Nella sezione RealeNonReale, invece, sarà possibile confrontarsi con il documentario, forma cinematografica sulla quale è necessario posare uno sguardo insistente, considerando la qualità delle produzioni e la relazione che nasce tra questi titoli e il mondo che ci circonda. Sono tutti film solidi e originali, che affrontano tematiche che spesso ritroviamo nel nostro quotidiano e con le quali dobbiamo fare i conti: impossibile restare indifferenti.

scena
Touched (2023) scena

Ma non finisce qui. All’interno del vasto programma del Festival sarà possibile intrecciare cortometraggi, film di animazione, un omaggio a Karl “Baumi” Baumgartner (produttore, distributore e regista, scomparso dieci anni fa) e, per la prima volta nel Festival, uno spazio industry dove saranno presentate iniziative già esistenti ma convogliate ora nell’ambito del Bolzano Film Festival Bozen.



Se foste impossibilitati a partecipare attivamente al festival ma voleste approfondire i titoli in programma, vi rimandiamo direttamente al sito ufficiale della manifestazione https://www.filmfestival.bz.it/it/, dove sono disponibili anche tutte le notizie relative a orari, sale e attività organizzate in occasione della 37ª edizione Bolzano Film Festival Bozen.

Autore

Simone Soranna

Simone Soranna, classe 1991, è docente di cinema in numerose scuole di ogni ordine e grado e presso l'Università Statale e l'Università Cattolica di Milano. Come critico, scrive per Film Tv e Cineforum ed è caporedattore di CineCriticaWeb (il portale online del Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani). Collabora anche come autore e corrispondente televisivo per Sky Cinema. Per Bietti Edizioni, ha pubblicato due libri dedicati al cinema di animazione.