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Rifkin's Festival

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Regia di Woody Allen

Con Wallace Shawn, Gina Gershon, Elena Anaya, Louis Garrel, Sergi López, Christoph Waltz, Tammy Blanchard, Steve Guttenberg... Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (6)

Trama

Rifkin accompagna la moglie Sue, ufficio stampa, al San Sebastian Film Festival, in Spagna. Mentre lei si dedica al giovane e brillante regista francese suo cliente, Rifkin ha un'intesa particolare con Jo, una bellissima dottoressa del posto.

Approfondimento

RIFKIN'S FESTIVAL: L'AMORE PER IL CINEMA CHE FU

Diretto e sceneggiato da Woody Allen, Rifkin's Festival racconta la storia di Mort Rifkin, un appassionato di cinema che decide di accompagnare la moglie, ufficio stampa, al Festival di San Sebastian in Spagna, preoccupato che l'attenzione riservata dalla donna al giovane regista Philippe, suo assistito, vada oltre la sfera professionale. Mort spera inoltre che cambiare aria per un po' gli ritorni utile per il primo romanzo a cui sta lavorando. Sconvolto dalle lodi sperticate riservate al film di Philippe che egli considera invece banale, Mort comincia a preoccuparsi per quel cinema classico che insegnava un tempo come professore e dei maestri che lo contraddistinguono, da Bergman a Fellini, passando per Godard, Truffaut e Buñuel. Il clima che si respira appesantisce ulteriormente la relazione che Mort ha con la moglie ma fortunatamente l'umore dell'uomo migliora quando incontra Jo Rojas, una dottoressa dallo spirito libero il cui matrimonio con il tempestoso pittore Paco non è dei più sereni. Sebbene i gusti e i modi di Mort abbiano spesso allontanato le persone che gli si avvicinano, il suo intelletto e la sua sensibilità colpiscono Jo. Così, mentre Sue trascorre le sue giornate con Philippe, Mort e Jo approfondiscono la loro conoscenza riaccendendo il di lui amore per quel cinema classico che tanto amava. Riflettendo sugli eventi della sua vita visti attraverso il prisma di quelle opere indimenticabili, Mort troverà una rinnovata speranza per il suo futuro.

Con la direzione della fotografia di Vittorio Storaro, le scenografie di Alain Bainée, i costumi di Sonia Grande e le musiche di Stephane Wrembel, Rifkin's Festival fonde situazioni irreali con racconti intrecciati di romanticismo e cardiopalma per rendere affettuosamente omaggio al potere catartico del cinema. Ha aggiunto Allen: "Mort, il protagonista di Rifkin's Festival, vorrebbe essere prima di tutto un credente, qualsiasi cosa possa la parola significare. La religione, Dio, il significato della vita o la sua mancanza di significato sono temi sempre presenti nella sua testa. Questa è la ragione per cui non può mai apprezzare il cinema di Philippe, che tratta di argomenti politici o di guerra: sono temi importanti ma non significativi per Mort. La sua idea di cinema è legati ai film che ha visto tra gli anni Cinquanta e i Sessanta, quelli in cui si è formato. Registi come Fellini, Bergman o Truffaut con i loro film si preoccupavano del senso della vita. Guardandoli, Mort ha capito quanto fondamentali fossero certe domande ed è anche per questa ragione che è attratto dalle chiese, sebbene sia un agnostico cresciuto nella comunità ebraica. Ai film che vedeva deve anche la sua concezione di amore".

Il cast

A dirigere Rifkin's Festival è Woody Allen,  regista, sceneggiatore, musicista e attore. Nato a Brooklyn nel 1935 e nipote di immigrati ebrei austriaci, Allen in tenera età si interessa alla magia e alla musica, due hobby che continuerà a coltivare per tutta la vita. I suoi primi passi nel mondo dello spettacolo… Vedi tutto

Trailer

Commenti (15) vedi tutti

  • Da diversi anni Woody bucava clamorosamente la scelta del proprio alter ego e Wallace Shawn questa volta è una scelta interessante. Peccato che però il film scorra senza annoiare ma anche senza lasciar traccia, deboluccio, senza alcun momento realmente degno di nota.

    commento di silviodifede
  • "StarDust Rêverie", ovvero: dopo “MidNight in Paris”... “AfterNoon/Matinée in San Sebastián”.

    leggi la recensione completa di mck
  • Ennesimo tributo al cinema (ma non quello di oggi)

    leggi la recensione completa di siro17
  • Non tra le migliori opere del geniale regista americano, ma comunque degna d'interesse.

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Dialoghi e situazioni in perfetto stile Allen,con un Shawn veramente bravo.Solo la conferma di un regista che ha fatto la storia della commedia hollywoodiano.

    commento di ezio
  • Lo stile è quello e le tematiche pure, qui declinate tra sogno e realtà. E' il marchio di garanzia alleniano, sicuramente distintivo di qualità che però dopo 50 film prodotti non pare abbia più di molto nuovo da offrire. Un po' come il matrimonio del protagonista di questo suo ultimo lavoro.

    commento di bombo1
  • Un Allen che stavolta mi ha fatto sbadigliare.

    commento di gruvieraz
  • Amabile film, ironica e lucida riflessione sul presente, ottimamente diretto dal grande Woody, che si giova ancora una volta della bellissima fotografia di Vittorio Storaro.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • A mio parere uno dei migliori film di Allen degli ultimi dieci anni: divertente ma non per questo meno profondo, infarcito di preziose cornici metafilmiche veramente azzeccate. Wallace Shawn è il mix perfetto tra l'Allen attore e il mio professore di Filosofia.

    commento di inthemouthofEP
  • Non capisco perché ci casco sempre. Non mi piace Allen, non m'è mai piaciuto ma il trailer mi convince sempre a vedere i suoi film. Miracoli del marketing...

    commento di Sladkii
  • Tutto vero, quello che accade sullo schermo e quello che più o meno capita nella vita, frequentare un festival del cinema per credere, basta Venezia senza arrivare a San Sebastian!

    leggi la recensione completa di yume
  • Se la vicenda sentimentale è l'ennesima variazione su un tema già sviscerato mille volte dal regista, soprattutto negli ultimi anni, ciò che rende Rifkin's Festival particolarmente gustoso è il suo essere una dedica alla grande passione di Allen per i suoi autori-feticcio, disseminata pertanto di riferimenti ed omaggi cinefili sotto forma di sogni.

    leggi la recensione completa di port cros
  • Un tributo alla storia del cinema nella cornice della fantastica San Sebastian, città di mare assolutamente da visitare. Wallace Shawn mi ricorda molto l'Allen attore

    commento di argo979
  • Il grandissimo Woody Allen ( senza dubbio uno dei miei registi preferiti ) , dopo aver firmato film come Manhattan e Io e Annie e il cui ultimo film era " Un giorno di pioggia a New York " con uno dei miei attori preferiti Timothee Chalamet e Elle Fanning, che avevo ammirato in Galveston, firma questo film. Un minore certo ma gradevole.

    commento di max05
  • Allen al minimo storico, comunque carino. Carino, a livello fisico, Allen non lo è mai stato. La verità della vita è solo una. Cioè, si diventa artisti per sublimare i malesseri esistenziali e la bruttezza estetica. Se si è sexy come Belmondo, è giusto vedere un bel mondo.

    leggi la recensione completa di 79DetectiveNoir
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

mck di mck
8 stelle

  La locuzione “testamentario” (aggettivo) è più o meno al terzo posto per inflazione d’uso appena dietro a “implementare” (verbo) e “resilienza” (sostantivo) nel vocabolario de chevet dei gramellin-severgnin-cazzulli (nome comune di genere improprio). Ciò non toglie che “Rifkin’s Festival”, ad oggi l'ultimo… leggi tutto

9 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

steno79 di steno79
6 stelle

Rispetto al precedente e delizioso "A rainy day in New York" che resuscitava gloriosamente la commedia anni 40, questo "Rifkin's festival" appare l'ennesima divagazione vagamente turistica di Allen, un po' in tono minore come lo sono già da anni i suoi film ambientati all'estero, compreso l'italiano "To Rome with love". Ancora un intellettuale in vacanza, stavolta al festival di San… leggi tutto

6 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

M Valdemar di M Valdemar
4 stelle

  Dal corposo, precipuo cortocircuito "meta" (filmico/festivaliero/biografico/storico/critico/paranoico/cortocircuitico), senza meta apparente, apparecchiato con inconfondibile garbo e gaio agio e inscalfibile autoironia dal demiurgo di prima grandezza Allen Woody, forse non (se) ne esce – intrappolati e appollaiati dinanzi a un portone spalancato su orizzonti da sogno/incubo di… leggi tutto

4 recensioni negative

2023
2023

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Mulligan71 di Mulligan71
3 stelle

Non so perché continui a voler vedere questi ultimi film di Woody Allen: amore assoluto per il grande regista di New York, certamente, e quella sottile speranza di ritrovare l'Allen che più ho amato e che più ha segnato la mia vita da cinefilo. In realtà ho evitato come la peste molti dei suoi ultimi film ma, per un motivo o per l'altro, ho deciso di recuperare…

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2022
2022

Recensione

Davide Schiavoni di Davide Schiavoni
4 stelle

  Allen torna ciclotimicamente alla “comfort zone” dell'operetta che consola. Il disincanto, unito al disgusto per la vita, si rivena di malinconia autoassolutoria. L'arte è fallimentare? Però non al punto di mettere in discussione i maestri del cinema europeo, intangibili per affinità intellettuali e spirituali. Lavoro, amore, famiglia ecc. sono ca**ate?…

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2021
2021

Il mio 2021 in sala

DeathCross di DeathCross

Dopo diverse playlist dedicate a 'retrospettive' filmografiche di Autori vari, ho deciso di provare a proporre una playlist più personale (credo la prima dopo 7 anni) in cui, approfittando della ricorrenza di…

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jonas di jonas
7 stelle

48° film di Allen. “I festival cinematografici non sono più come una volta, e il cinema non è più quello che insegnavo”: già dalle prime frasi di Mort Rifkin, ennesimo alter ego di Woody opportunamente rimbambito, si capisce subito dove si andrà a parare. E invece non è così, o almeno non proprio: è un film brontolone e…

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siro17 di siro17
5 stelle

Ennesimo atto d'amore per il cinema del grande Woody. Un amore sconfinato, nostalgico del grande cinema europeo dove primeggiano Fellini e Truffaut. Il resto della storiella è davvero debole, ma non assume alcuna importanza rispetto a questo tributo. Non mancano le gags, il cinismo, il senso della vita che non si trova mai, gli amori che ballano. Ormai si guarda Allen come un atto di…

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Furetto60 di Furetto60
7 stelle

Mort Rifkin, alias Wallace Shawn, ennesimo alter ego di Woody, è un ex insegnante di cinema, cinico e disincantato, morbosamente legato al suo passato professionale, sta provando a scrivere anche un ‘autobiografia, ma è in una fase di “stallo”:  si reca per qualche settimana a San Sebastián, in compagnia della moglie…

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Luglio > Settembre 2021

LorismaL di LorismaL

Ciao a tutti! Di seguito la mia solita playlist con gli ultimi film visti (ordinati per anno di uscita).   Serie TV concluse: - 2a After life; - 3a+4a+5a+6a+7a+8a+9a+10a+11a Archer; - 4a Elite; - 1a…

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barabbovich di barabbovich
5 stelle

Il newyorchese Mort Rifkin (Shawn) decide di accompagnare sua moglie (Gershon), ben più giovane di lui, al Festival del cinema di San Sebastian, in Spagna. Lei è un’addetta stampa molto (troppo) interessata a un giovane regista emergente (Garrel). Lui un uomo disincantato che scopre nuove emozioni quando conosce una giovane dottoressa spagnola (Anaya). Le bugie reciproche non…

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LAMPUR di LAMPUR
8 stelle

  Il problema principale, ora, è guardare un altro attore che impersonifica Woody, con i suoi dilemmi, i tic, le pause, le battute, gli ammiccamenti, le faccette. Ma non è lui. Allora tu guardi due film, uno con Vizzini della Storia fantastica, e uno col Woody Allen che ti si agita in mente. “Inconcepibile!”. Eppure avviene. Poi passiamo al film, una spanna…

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alexio350 di alexio350
6 stelle

Mort è un ex professore che non riesce a completare la stesura del romanzo a cui si sta dedicando e che un giorno decide di accompagnare la moglie a un festival cinematografico. Qui, mentre la moglie inizierà una relazione adulterina con un promettente e giovane regista, Mort si invaghirà di una bella dottoressa.    Rifkin’s Festival (2020) è un…

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All-en-eide.

mck di mck

  Woody Allen, dopo la caduta di New York, attraversa l'Atlantico, gironzola per il Mediterraneo e approda nel Lazio.   Un Cinema di Persona/e.    

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obyone di obyone
7 stelle

    Lo star system ha condannato Woody Allen per opportunità. E lui s'è tolto qualche sassolino dalla scarpa nell'unico modo possibile ovvero il lavoro, quel lavoro ormai poco remunerativo che ha spinto le Major e le nuove potenze dello streaming a disfarsi del maestro come fosse una scarpa vecchia... classica ed elegante, certo, ma non più alla moda. Se Woody…

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laulilla di laulilla
8 stelle

  A San Sebastian, in occasione del prestigioso festival cinematografico, era arrivato da New York in compagnia della giovane moglie Sue (Gina Gershon) lo storico ebreo del cinema Mort Rifkin (Wallace Shown), già docente universitario, ora in pensione. Benché ostile ai risvolti mondani di quel tipo di manifestazioni, sempre inquinati dalle invidie…

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steno79 di steno79
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Rispetto al precedente e delizioso "A rainy day in New York" che resuscitava gloriosamente la commedia anni 40, questo "Rifkin's festival" appare l'ennesima divagazione vagamente turistica di Allen, un po' in tono minore come lo sono già da anni i suoi film ambientati all'estero, compreso l'italiano "To Rome with love". Ancora un intellettuale in vacanza, stavolta al festival di San…

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Andreotti_Ciro di Andreotti_Ciro
6 stelle

Il docente di storia del cinema Mort Rifkin e sua moglie Sue, ufficio stampa di una casa di produzione cinematografica, si recano in Spagna per partecipare alla mostra internazionale del cinema San Sebastiàn. Durante il soggiorno entrambi si avvicineranno ad altre persone e al tempo stesso tracceranno il bilancio del loro rapporto.   L’ultima pellicola di Woody Allen guarda…

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yume di yume
8 stelle

Il caro, vecchio Woody colpisce ancora, e quando dico vecchio non parlo dei suoi 85 anni ma della pacca sulla spalla che si dà all’amico che torna a trovarci: ehi, vecchio, come va?che ci racconti di bello?. Prima che arrivi la solita gragnuola di lamentazioni sul “Woody che non è più lui”, “il Woody che una volta… “ et miserabilia di…

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