Siamo arrivati agli incassi del weekend della quarta settimana di riaperture; praticamente è passato un mese. I numeri sono in salita: crescono le sale riaperte (siamo ormai a più di 1600, quasi la metà del totale delle sale italiane), crescono gli incassi (anche se sempre attestai su valori molto, molto lontani dal pre-pandemia). Se guardiamo all’unico confronto possibile, quello con il quarto weekend delle riaperture dell’anno scorso, si nota subito la differenza. Il dato totale della settimana parla di 1.1 min di euro, quello della quarta settimana del 2020 era di 428 mila (ma le sale riaperte erano solo 487).
Certo va tenuto conto del fatto che la riapertura dell’anno scorso fu molto più penalizzata dal periodo estivo, che in Italia non ha mai favorito l’affluenza al cinema. Ma resta la sensazione che - per quanto lentamente - il recupero sia in corso.
Nella classifica settimanale assistiamo a un piccola rivoluzione: dei film presenti in top ten lo scorso weekend ne sono rimasti solo due, Nomadland, che scivola in terza posizione, e Rifkin’s Festival, in sesta. Tutti gli altri sono nuove entrate. Gli incassi si sono tuttavia “democratizzati”: non ci sono dislivelli particolari (come si nota anche dalle medie sala, per i primi sei titoli molto vicine e intorno ai 600 euro) e diversi film hanno portato a casa più di 100 mila euro.
Da notare la curiosa performance di Caro Diario. Il film di Nanni Moretti del 1993, proiettato in 4 sale italiane e proposto dalla Cineteca di Bologna, ha ottenuto la più alta media sala: 2800 euro, la più alta sin qui registrata in questo mese di ripartenza dei cinema.
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