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Antrum: The Deadliest Film Ever Made

Regia di David Amito, Michael Laicini vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Antrum: The Deadliest Film Ever Made

di undying
7 stelle

Un film agghiacciante nella sua semplicità, che presume l'esistenza di una gerarchia demoniaca, a cominciare dal custode della porta infernale (Cerbero), proseguendo con la plausibile presenza di Satana dietro la realizzazione di un film maledetto. Pieno di immagini e suoni subliminali e angoscianti, è preceduto da un avviso legale spaventoso.

 

locandina

Antrum: The Deadliest Film Ever Made (2018): locandina

 

Preambolo

Nel 1979 viene realizzato il film horror dal titolo "Antrum", la cui visione pare essere causa di incidenti e sciagure, tanto che la prima proiezione pubblica viene annunciata solo nel 1983, quando sette festival se ne contendono la diffusione. Che non avrà luogo a causa del decesso di tre organizzatori, morti poche ore dopo averlo visto. Nell'ordine: Janeth Hilberg (colpita da infarto); Tom Stylum (fulminato dalla corrente elettrica, in cucina); Joe Berringer (deceduto per essere caduto su una Synanceia verrucosa, uno dei pesci più rari e velenosi esistenti, detto anche pesce pietra). Il film scompare dalla circolazione sino al 1988 quando, in un cinema di Budapest, è annunciato nuovamente in programmazione. E si verifica uno dei più strani incidenti avvenuti in una sala a causa di un incendio, dalle origini indefinite. "Antrum" riappare solo nel 1993 a San Francisco, ma durante la proiezione muore una donna incinta e trenta persone rimangono ferite. La responsabilità dell'incidente è attribuita a Richard Semmy, impiegato dell'esercente che ha distribuito al pubblico popcorn (dopo aver messo nel burro LSD) e sbarrato le uscite di sicurezza. Ora, dopo tanti anni, una copia originale in 35 mm - manipolata con inserimento, a livello subliminale, di immagini e suoni estranei al girato - è stata acquistata a un'asta e messa nuovamente in circolazione. La visione del film è anticipata dal seguente avviso legale:

 

"Continuando a guardare questo film date atto ai produttori dell'opera di avervi messo a conoscenza delle vicende e dei pericoli associati ad "Antrum". I produttori, i distributori, il cast, i sindacati e i gestori delle sale cinematografiche sono in tal modo sollevati da qualunque responsabilità per qualunque evento dovesse aver luogo durante o dopo la visione del film compresi malattie, ferite, pericoli o morte. Se non siete in qualche modo consapevoli di tutto questo dovete lasciare immediatamente la sala." 

 

Terminato un counter di trenta secondi, partono i titoli di testa con caratteri anche di tipo cirillico (che compongono parole dall'ambiguo significato, come descritto nella bella recensione pubblicata sul sito Horror vacui). L'opera presenta caratteristiche dell'epoca, con sputinature ed effetto pellicola invecchiata. Mentre i protagonisti vestono abiti di fine Anni '70, avvallando l'ipotesi essere veramente stato girato a quel tempo.

 

Il film

Il piccolo Nathan (Rowan Smyth) rimane sconvolto dalla morte del fidato cane Maxine, tanto da subire ripetutamente incubi notturni anche a causa delle parole materne che lo indicano come destinato all'inferno, perché cattivo in vita. Per sollevare lo stato d'animo del piccolo, la sorella Oralee (Nicole Tompkins) organizza una elaborata messa in scena: seguendo le indicazioni contenute nel "Libro di Ike" (pseudobiblion medievale), nel quale sarebbero dati precisi riferimenti per raggiungere la porta d'ingresso all'averno, Oralee propone di accompagnare il bambino ai margini di una foresta nel tentativo di recuperare l'anima di Maxine. Raggiunto il punto in cui sarebbe precipitato l'Angelo Caduto, ovvero l'antro infernale, con una pala i due cominciano a scavare al fine di attraversare cinque strati, nell'ordine: Nefastus, Maluficu, Demonium, Incarnatus Metus e Abyssus. Nei paraggi, due criminali dell'Est si dilettano a stuprare capre e bruciare vivi occasionali avventori, facendo uso di una enorme statua satanica utilizzata come inceneritore.

 

"I produttori di questo film sono riusciti a rintracciare l'unica copia esistente di Antrum ad un'asta organizzata nel Connecticum. La pellicola è una di quelle da 35 mm, del tipo utilizzato comunemente per le riprese e le proiezioni negli Anni '60, con l'unica eccezione di alcune particolarità, presenti sia nella colonna sonora che nelle immagini. Secondo alcune analisi, queste particolarità avrebbero lo scopo ultimo di suscitare nello spettatore effetti indesiderati, sia a livello fisico che psicologico. C'è fondato motivo di ritenere che, in un momento successivo alla stampa, questa copia sia stata manipolata da terze persone con l'inserimento nella pellicola di numerose immagini e di grafiche apparentemente non collegabili in alcun modo all'opera e all'insaputa dei produttori. Visto che questi ultimi non possono avere certezze sull'origine di questo materiale, si ritiene che gli spettatori debbano essere messi a conoscenza della sua natura illecita. Per la prima volta, proiettato in pubblico dopo oltre vent'anni, vi presentiamo: 'Antrum, il film maledetto'." (Voce narrante)

 

scena

Antrum: The Deadliest Film Ever Made (2018): scena

 

Idea vincente per come trattata dalla coppia David Amito e Michael Laicini, qui in pratica al debutto dietro la macchina da presa. Un soggetto semplice e sempre intrigante, ovvero quello del film maledetto, non originale e già molto ben trattato da Carpenter in Cigarettes burns e da Hideo Nakata in The ring, ma reso in maniera efficace grazie alla struttura inusuale del film. Che parte (e finisce) come documentario per poi proporre un low budget che inizia con suggestive sequenze tratte dai corti di Georges Méliès e dall'indimenticabile precursore L'inferno (Francesco Bertolini e Adolfo Padovan,1911). Oltre agli effetti audio inquietanti e alle immagini impercettibili (lo stemma di Astaroth compare 170 volte, assieme a scene violente di un un finto snuff), contribuiscono a turbare le apparizioni subliminali - occorre fermare le immagini per leggerle - di frasi ed evocazioni latine ("Nihil pretiosius veritate", "Abyssus abyssum invocat", "Cave ab hominem unius libri"). L'avviso legale, poi, anche a causa del preambolo (finto) documentaristico, mette davvero in dubbio sul proseguire o meno la visione. Antrum è un horror d'effetto, privo di scene esplicite ma piuttosto affascinante per la sua ambigua (e falsa) essenza, i suoi enigmi celati dietro dialoghi e scritte indecifrabili (sono almeno quattro i linguaggi non tradotti: giapponese, ungherese, latino e russo) e per uno specifico momento in grado di raggelare il sangue nelle vene, quando lo schermo si fa nero e in penombra s'intravede la sagoma di Satana che - per quasi un minuto - fissa dallo schermo indicandoci con un dito, senza proferire verbo. 

 

scena

Antrum: The Deadliest Film Ever Made (2018): scena

 

Citazioni

 

"Il film contiene diverse anomalie, che si suppone siano volte a suscitare reazioni fisiche e psicologiche nello spettatore, tra cui stimoli bineurali differenti: allucinazioni uditive che stimolano frequenze specifiche nel cervello."

 

"Negli anni molti ricercatori hanno studiato le frequenze subsoniche. Prendiamo ad esempio una frequenza intorno ai 500 cicli. Ascoltando con l'orecchio sinistro una frequenza a 500 cicli, e con il destro una a 504, il cervello recepirà solo i 4 cicli di differenza, e questi 4 cicli possono indurre degli stati particolari. Ad esempio possono portare a uno stato di euforia, di eccitazione o in altri casi, con altri presupposti, indurre grande ansietà. A determinate frequenze, e con volumi molto alti, addirittura a un crollo nervoso del soggetto."

 

"Un'altra stranezza riscontrata nella stampa originale, è la presenza di uno strato invisibile sottilissimo di una strana sostanza plastica, tagliata a misura e posta sui fotogrammi." 

 

"Serve a evocare uno dei 72 dèmoni. In questo caso il particolare simbolo mostrato nel film è legato ad Astaroth. Viene da un grimorio, un libro degli incantesimi e agisce in pratica come un invito da parte di chiunque sia esposto al sigillo. Una specie di: 'Vuoi giocare?'"

 

scena

Antrum: The Deadliest Film Ever Made (2018): scena

 

Curiosità

 

Uno strano errore appare sui titoli di testa di Antrum: la data della realizzazione, riportata in caratteri romani come MCMLXXIX, è trascritta anche in numeri come 1977.

 

scena

Antrum: The Deadliest Film Ever Made (2018): scena

 

"All’inferno ci va chi ci crede." (Alberto Arbasino) 

 

Trailer

 

F.P. 20/01/2021 - Versione visionata in lingua italiana, ungherese e giapponese (durata: 94'03")

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