Sotto l'ala stimolante e quanto meno impegnativa di sei numi tutelari quali Leopold Sacher-Masoch, Donatien Alphonse François de Sade, Sigmund Freud, Luis Bunuel, Max Ernst e Bohuslav Brouk, il geniaccio praghese Jan Svankmajer ci presenta sei personaggi in cerca della soddisfazione... segue
Nowa Huta doveva essere una città senza Dio. Stalin volle costruire, alle porte di Cracovia, un plesso industriale in cui il mondo operaio potesse riconquistare il primato su quella che, fino ad allora, era sempre stata considerata la capitale intellettuale della Polonia. Il progetto, tuttavia,... segue
La continuità tra gli esseri viventi e gli oggetti è in parte un sogno, in parte un incubo: infatti, da un lato è il miracolo della vita che entra nella materia inerte, dall’altro è la visione infernale di un corpo animato che si irrigidisce nell’abbraccio... segue
Questo è a mio avviso il capolavoro di Svankmajer, il suo film più geniale, complesso e affascinante. Si è parlato di rilettura surrealista del Faust, e anche se conoscendo l'autore verrebbe spontaneo dare per scontata tale definizione, io mi azzarderei a definirla... segue
L’animazione è sostanza morta che acquista artificialmente una vita: esattamente come gli zombie, i vampiri, i fantasmi, e tutti gli istinti primordiali che sono stati sepolti dall’evoluzione e dalla civiltà, ma riaffiorano nella pazzia. La carne che cresce oltre i... segue
Fuori Concorso a Venezia 67 sbarca Jan Svankmajer. Vedere un suo film al cinema non ha prezzo. Poterlo fare, poi, a soli due metri di distanza (in Sala Grande) è qualcosa di impagabile! Questo suo “
"Prezít svuj zivot” è un'opera realizzata con tecnica mista;... segue
" Siamo stanchi di diventare giovani seri, o contenti per forza, o criminali, o nevrotici: vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare.Non vogliamo essere subito già così sicuri.Non vogliamo essere subito già così senza... segue
Nella Cecoslovacchia dei primi anni ’70, seguiamo il malessere crescente che nasce, cresce e trova nutrimento nell’animo controverso e rabbuiato della bella Olga del titolo, giovane poco più che adolescente figlia di una donna medico e di padre ignoto: la famiglia borghese ma... segue
Già il titolo, che contiene una deliziosa ambivalenza di significato, dice molto sul tono squisitamente ironico di questo film.Per riassumerla in poche parole la storia raccontata da questa pellicola è la vicenda di un professore che non si sente più in grado di insegnare... segue
Nel 1939 la Cecoslovacchia fu invasa dai tedeschi e nel 1950 subì il giogo comunista. Il film inizia nella prigione di Mirov, campo di lavoro forzato, ove, oltre a criminali comuni, vennero rinchiusi tutti coloro che avevano trascorso il periodo ’40 -.’50... segue
Un disegno in bianco e nero è il triste contorno di un pensiero, o forse l’ombra stilizzata di un ricordo. Il mondo del ferroviere Alois Nebel è una desolazione invasa da un’indefinita allucinazione di morte. La sua quotidianità si ripete, sempre uguale, scandita dagli orari di arrivo e... segue
La vita tormentata, la passione e le doti che fecero del cecoslovacco Jan Mikolasek, erborista dalle capacità diagnostiche eccezionali, un vero e proprio punto di riferimento ed un enigma, sempre inequivocabilmente portato agli altari o tacciato di falso proselitismi utilizzando sistemi... segue
Il titolo è da filmetto da Serie C.La presenza di Raoul Bova, oltretutto, fa (giustamente) temere il peggio.Poi inizi a guardarlo (magari allettato anche dal buon voto di FilmTV ...) e ti rendi conto che è ... da Serie C!Va bene, sono buono: diciamo di Serie B, ma piuttosto basso... segue
Ammetto senza remore di essere un fan di Ben Foster, della sua consapevole e pensosa aria dolente e malinconica, delle sue microespressioni, della sua capacità di personificare certe rozzezze che purtroppo contraddistinguono l'essere umano. Quindi ho visto il film, principalmente... segue
Costringere gli occhi a vedere tutto è condannare alla cecità, e Saramago docet.
Per non parlare della Shoah di Lanzmann, come raccontare l’indicibile, come far vedere l’invedibile.
Perché questo incipit apocalittico?
Perché The Painted Bird è pura... segue
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