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Un supermaschio bollente e le sue femmine calde
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Mi prendo un attimo per raccontarvi questa storia divertente, come un dietro le quinte della attività di un modesto scribano moderno. E non equivocate, per quanto il mio post segua quello di Spaggy, non è di quel "supermaschio" che vado parlando. Diciamo, piuttosto, di un suo collega. 

Oggi, dietro richiesta di alcuni utenti stavo inserendo alcuni film mancanti nel luogo mio omonimo su FilmTv e stavo verificando la presenza di foto per il film Bolle magiche. Il sistema mi risponde che no, di foto per Bolle magiche non ne abbiamoma abbiamo invece foto "non collegate" per il film, anch'esso mancante in database, Femmine calde per sssupermaschio bollente, dove evidentemente era la parola "bollente" a far da tramite tra l'oggetto della ricerca e il risultato. Evidentemente stimolato dal titolo culturale, dal facile accostamento a certi recenti fatti di cronaca, e dalla meraviglia linguistica insita in quelle tre "s", mi sono detto: può il database di FilmTv essere privo di una simile gemma? Chiaramente no. Mi sono quindi dedicato a inserire la scheda. Il primo stupore - aspettandomi la commedia pecoreccia italiana anni '70, magari con Lando Buzzanca, - è stato di scoprire che il film era in realtà giapponese (titolo originale Ikenie no onna-tachi, grazie se qualcuno sa e vuole dirmi cosa significa). Purtroppo su IMDB niente informazioni sulla trama, ma è bastata un breve ricerca per arrivare sul blog Hollywood Japan, dove ho trovato la trama. E molto di più.

Ma prima uno sguardo alla locandina (che poi è alla fine tutto quel che abbiamo su questo strano film).

 

 

Il post in Hollywood Japan è sapiente e ci racconta molte cose. Innanzitutto che il protagonista è Harry Reems, un porno attore di quegli anni noto per aver interpretato soprattutto Gola profonda, quindi - se volete - una vera icona del genere. la cosa divertente è che là si dice che oggi Reems vive, timorato di Dio, vendendo immobili in quel di Park City, nello Utah (sì, esattamente dove si tiene il Sundance), circondato - come si dice - dall'affetto dei suoi cari. La moglie è molto religiosa e lui è membro attivo della chiesa locale. E vabbé, questo - direte voi - non fa notizia: che una porno star si converta sembra quasi scontato (la vera notizia sarebbe semmai se un uomo di chiesa si convertisse al porno).

Le scoperte che vado facendo sono però anche di altra natura. Scopro infatti che il film - l'unico, secondo l'autore, dove si possono ammirare le doti attoriali di Reems, che negli altri suoi oltre cento se ne possono ammirare solo le doti - ha una trama bizzarra (ma vi rimando per questo alla scheda del film) e anche un po' contorta, che l'attrice principale era Asuka Yuko (interprete, mi si dice, di Tokyo Emmanuelle  - ricordarsi di inserire la scheda in dbase), ma soprattutto apprendo che il film appartiene al genere pink eiga.

Ora, francamente, non so niente di questo genere. Fortunatamente ci viene incontro una definizione chiarificatrice di Roland Domenig: "Il termine pink eiga fu coniato per la prima volta nel 1963 dal giornalista Murai Minoru. Si tratta di un genere filmico giapponese che non ha equivalenti in Occidente. Le opere, girate a basso budget, durano in media 60 minuti e contengono un certo numero di scene di sesso, che vengono raffigurate tuttavia senza mostrare esplicitamente genitali, pelo pubico o altro di indecente".

 

Ho i miei dubbi sul fatto che il genere non abbia paragoni in Occidente: non sono affatto un esperto ma mi pare che certo cinemaccio italiano gli vada assai vicino. Forse Roland Domenig non conosce Pierino. Tuttavia è interessante notare come le carriere di alcuni registi giapponesi oggi considerati di valore siano iniziate propri con film pink eiga. È il caso di Wakamatsu Koji, il cui Caterpillar era l'anno scorso a Berlino, o di Takechi Tetsuya, che ha studiato con Imamura e che vanta un primato: il suo film Black Snow fu il primo film in Giappone la cui visione venne vietata.

 

L'ultima chicca però ci riporta al film da cui siamo partiti e, se volete, spiega anche molte cose, aprendo la porta a infinite interpretazioni. Il film Ikenie no onna-tachi, di cui tra l'altro su Hollywood Japan si parla anche bene e che a questo punto voglio assolutamente vedere, venne distribuito solo in Giappone e in Italia, con il titolo appunto Femmine calde per sssupermaschio bollente 

 

Se qualcuno ha qualcosa da dire, se conosce questo film e ne ha una copia (da spacciarmi) o è un superesperto di pink eiga, parli qui sotto o in nessun altro luogo. 

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