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La temperatura di ebollizione delle rane. (Poi, in genere, arrivano i cani affamati.)
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La temperatura di ebollizione delle rane. (Poi, in genere, arrivano i cani affamati.)

INDICAZIONI STRADALI SPARSE PER TERRA

Era un anno fertile per il grano come mai in passato, era tutto in abbondanza... Quelli che erano malati cronici e che tanto desideravano la morte, consegnarono finalmente con un sorriso l'anima a Dio.

Nel giorni dei grandi temporali il cielo era rosso. La pioggia portava con sé la polvere dei deserti d’oltre mare. I vecchi dissero: ci sarà la guerra!

Nessuno prestò credito alle loro parole. E nessuno fece nulla. Giacché, cosa si poteva fare contro la profezia! Solo cantammo per intere giornate, fino a restare senza voce, per poter consumare tutte le vecchie canzoni, perché non ne restasse nessuna che venisse sporcata dal tempo.

1. Quando intravvedono il primo cadavere per la strada le persone voltano la testa, vomitano e perdono i sensi. Senti il tremore per primo nelle ginocchia, poi ti manca l’aria, ti gira la testa. Sono di aiuto in questi casi l’acqua fredda, leggeri schiaffi. Se lo svenuto non rinviene, sdraialo sulla schiena e sollevagli le gambe in aria. Se il cadavere di quel giorno era un suo parente o comunque un vicino, non permettergli di avvicinarsi e di guardarlo. Le ferite causate dalle granate sono in genere causa di un nuovo svenimento. E non si ha tanto tempo a disposizione. E’ raccomandabile piangere, fa bene al cuore. Ma neppure per questo c’è tanto tempo a disposizione.

2. Se la città è in stato d'assedio, occorre mandare i più coraggiosi a tentare di portare i sacchi di plastica opachi per i cadaveri. Se questi non tornano, bisogna avvolgere i morti in lenzuoli bianchi. Non è raccomandabile seppellirli senza. Ciò fa diffondere il panico e la paura della morte diventa facilmente la paura di finire sepolti allo stesso modo

3. La sepoltura si svolge di notte, per motivi di sicurezza. Perciò, prima della sepoltura, bisogna accertarsi per bene dell'identità del defunto. Nel caso di corpi dilaniati, bisogna stabilire con precisione i pezzi che appartengono a ciascun corpo. Se si verificano ugualmente degli errori, è meglio evitare di ammetterlo successivamente. Tanto per i morti è lo stesso. Se vicino alla persona che è stata sepolta, sul posto dell'uccisione, si trovano altre parti di corpo, e si è però già provveduto alla sepoltura, non bisogna gettare i resti nella spazzatura, poiché lì in genere si radunano i cani affamati. La cosa migliore, se si ha tempo e voglia, è di raccogliere in un sacchetto tutto quel che è rimasto e di seppellirlo in superficie vicino alla tomba. Bisogna stare attenti che non se ne accorgano i famigliari, perché loro concepiscono li cadavere come un tutt’uno e tale frammentazione rappresenterebbe per loro una ulteriore dolorosa frustrazione.

4. In guerra nessuno è matto. O almeno ciò non si può asserire nei confronti di nessuno. Molti di quelli che erano matti prima della guerra, in guerra si mettono in mostra molto bene. Come combattenti coraggiosi, convinti delle idee dei loro capi.

5. In guerra nessuno è intelligente. Non devi credere alla verità di nessuno. Le lunghe disquisizioni sull'insensatezza della guerra dei professori di una volta, in un batter d’occhio si trasformano in un selvaggio grido di guerra, appena egli viene a conoscenza del fatto che il suo bambino gli è morto per la strada.

6. Non ricordarti di nulla. Prova a dormire senza sonno. Devi ornarti di amuleti. Abbi fede nel fatto che ti aiuteranno. Abbi fede in qualsiasi segno. Ascolta attentamente il tuo ventre. Agisci secondo le tue sensazioni. Se pensi che non bisogna camminare per quella strada, allora vai per un’altra.

7. Non avere paura di niente. La paura genera nuova paura. Ti blocca. Devi credere fermamente di essere stato prescelto a restare vivo.

8. Non lasciare lavori compiuti a metà. Salda i debiti. Devi essere pulito. Non fare nuove amIcizie. Già con quelle vecchie avrai abbastanza preoccupazioni

9. Proteggi i ricordi, le fotografie, le prove scritte del fatto che sei esistito. Se tutto brucia, se perdi tutto, se ti prendono tutto... dovrai dimostrare anche a te stesso che una volta eri. Ammassa tutto nei sacchi di plastica, seppellisci nella terra, mura nelle pareti, nascondi, e solo ai tuoi più cari svela la mappa per raggiungere il tesoro.

10. Non ti legare alle cose, alla terra, ai muri, alle case, ai gioielli, alle automobili, agli oggetti d’arte, alle biblioteche... Trasforma in denaro tutto ciò che ha ancora un prezzo. E tuttavia, non legarti in alcun modo al denaro. Appena puoi. scambialo con la tua libertà.

11. Adoperati per il bene delle persone. Sempre. Il più delle volte non lo meritano, ma tu fallo ugualmente. Non aspettarti alcuna riconoscenza. Non chiedere per chi fai il bene. Non legarti alle tue azioni.

12. Non dire ciò che pensi. Non essere così stupido a tal punto. Perché appena pensi non appartieni più a loro. Non tacere, perché non possano pensare che pensi a qualcosa. Parla, così, giusto per parlare.

13. Se ti imbatti nel pericolo, non essere coraggioso, anche spinto dalla disperazione. Tenta di sopravvivere. Fai tutto quanto è nelle tue possibilità. Soltanto devi stare attento a non mettere altri in pericolo con i tuoi tentativi. Finché non sei morto sei vivo. Sembra comprensibile. Non togliertelo mai dalla testa. Se devi sacrificarti, fallo per le persone cui vuoi bene, non farlo mai, in nessun modo, per delle idee. Il tuo sacrificio verrà giudicato dagli altri sempre in maniera scorretta, a seconda della loro coscienza e della loro prospettiva. Le idee passeranno, si rovineranno, diventeranno comiche. Se resti vivo, vedrai quanto sarà difficile continuare a credere in loro.

14. Non supplicare per nessun motivo. Non supplicare nessuno. Neanche se c’è di mezzo la vita. E’ una questioni di buon gusto. Pensa solo cosa vuol dire vivere sullo stesso pianeta con una persona che ti ha risparmiato la vita.

15. Non devi metterti a capo di nessuno. Per nessuna ragione. Quando ti volti a cercare aiuto, dietro a te non ci sarà nessuno. Non fare affidamento su nessuno, ma non sottrarti al fatto che quelli che ami fanno affidamento su di te. Questo è salutare anche per te. Devi sapere: perché? Gli obiettivi non devono essere grandi, in nessuno modo di carattere generale. Conoscevo una persona che per tutto il tempo ha desiderato dl bere una birra. E' vero: non ci è riuscito, ma era splendido vivere desiderandolo.

16. Non devi stupirti di nulla. Di ogni possibile prodigio. Non devi farti deprimere da nessuna cosa. Anche prima erano tutti fatti così, solo che le condizioni erano diverse da quelle di adesso. Questa è la prima occasione per mettersi alla prova. Così tanti sono delusi da se stessi chi in confronto la tua delusione è un nonnulla. Se qualcuno ti tradisce una volta, non lasciargli la possibilità di farlo un'altra volta.

17. Cerca di essere sempre prudente. Se hai bisogno di una buca in cui ripararti, scavatela da solo. Se qualcun altro lo fa per te, la buca potrebbe rivelarsi troppo piccola.

18. Non hai il diritto di adirarti con nessuno. E tuttavia, non devi dimenticare nulla. Quando tutto è finito, decidi di cosa non vuoi più ricordarti. Se tutto è passato. Non dimenticare gli esami che alcuni non hanno superato.

19. E però, non fondarti su questo. Non aspettare l’occasione per poterti rivalere. La vendetta ti dive essere estranea. Una questione che appartiene ad altri. Se sopravvivi, vivi per te e per quelli che sono sopravvissuti insieme a te.

20. E ancora, non credere mai di essere il Signore della Verità. Nessuno lo è. A te è sembrata in questo modo. A un altro è sembrata diversamente. Mantieni per te il pezzetto della tua verità. Servirà soltanto a te. Rinuncia al diritto di scrivere la storia dell’assedio. Non contrapporti ai nomi di quei morti che sono stati scelti come eroi. Non sperare di riuscire a mettere a posto qualcosa, neanche una ingiustizia rimasta in sospeso. In quel momento, quando hai intravisto il primo cadavere sulla strada, la storia dei dopoguerra era già stata scritta. Poi ci metteranno solo i nomi delle persone, delle città, delle montagne, i baluardi che si sono gloriosamente difesi e i baluardi che sono gloriosamente caduti. Non c’è posto qui per la tua verità.

Ora che sai tutto questo, prova a proteggere te stesso e forse a salvarti la testa. Se non ti riesce, almeno non ti annoierai.

 

(Nedžad Maksumić, ex-jugoslavo bosniaco - Traduzione di Igor Pellicciari - https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=397)

 

 

Era un anno fertile per il grano, come mai in passato: era tutto in abbondanza.
Era un anno fertile per il grano, come mai in passato: era tutto in abbondanza.
Quelli che erano malati cronici e desideravano la morte, consegnarono finalmente con un sorriso l'anima a dio... l'anima a dio... l'anima a dio.

Nei giorni dei grandi temporali il cielo era rosso,
la pioggia portava con sé la polvere dei deserti d'oltremare.
I vecchi dissero: ci sarà la guerra...
i vecchi dissero: ci sarà la guerra.
Nessuno prestò credito alle loro parole e nessuno fece nulla...
NESSUNO FECE NULLA!

Cosa si poteva fare contro la profezia?
Solo cantammo per intere giornate...
cantammo per intere giornate fino a restare senza voce,
per potere consumare tutte le vecchie canzoni,
perché non ne restasse nessuna che venisse sporcata dal tempo...
perché non ne restasse nessuna.

... quando intravedono il primo cadavere per strada le persone voltano la testa,
vomitano e perdono i sensi...
vomitano e perdono i sensi.
Senti il tremore per primo nelle ginocchia,
poi ti manca l'aria e ti gira la testa.
Sono d'aiuto in questi casi l'acqua fredda e leggeri schiaffi.
Se lo svenuto non rinviene sdraiatelo sulla schiena e sollevategli le gambe in aria.
Se il cadavere di quel giorno era un suo parente o comunque un suo vicino, non permettetegli di avvicinarsi e di guardarlo:
le ferite causate dalle granate sono in genere causa di un nuovo svenimento...
le ferite causate dalle granate sono in genere causa di un nuovo svenimento
e non si ha tanto tempo a disposizione, MAI.
Non si ha tanto tempo a disposizione, MAI.

È raccomandabile piangere...
È raccomandabile piangere...
È raccomandabile piangere... fa bene al cuore.
Ma neppure per questo c'è molto tempo.
Non c'è mai molto tempo a disposizione.

Se la città è in stato d'assedio, occorre mandare i più coraggiosi a tentare di portare i sacchi di plastica opachi per i cadaveri.
Se questi non tornano, bisogna avvolgere i morti in lenzuoli bianchi.
Mi raccomando: coprire i morti, o nei sacchi appositi o in lenzuoli bianchi,
non si può seppellirli senza.
Non è raccomandabile seppellirli senza,
fa diffondere il panico...
fa diffondere il panico: la paura della morte diventa facilmente la paura di finire sepolti allo stesso modo,
senza uno straccio bianco, senza un pezzo di plastica nera intorno.

La sepoltura si svolge di notte, SEMPRE, ricordavetelo: la sepoltura si svolge di notte per motivi di sicurezza, perciò, prima della sepoltura, bisogna accertarsi per bene dell'identità del sepolto.
Nel caso di corpi dilaniati bisogna stabilire con precisione i pezzi che appartengono a ciascun corpo.
Se si verificano ugualmente degli errori è meglio evitare di ammetterlo successivamente:
NON BISOGNA MAI AMMETTERE UN ERRORE.
Tanto per i morti è lo stesso.

Se vicino alla persona che è stata sepolta, sul luogo dell'uccisione si trovano alcune parti del corpo, e si è però già provveduto alla sepoltura, non bisogna gettare i resti nella spazzatura... non bisogna gettare i resti nella spazzatura, perché poi in genere arrivano i cani affamati... poi arrivano i cani affamati.

La cosa migliore, se uno ha tempo e voglia, è di raccogliere in un sacchetto tutto quello che è rimasto, e di seppellirlo in superficie vicino alla tomba.
Bisogna stare attenti che non se ne accorgano i familiari perché loro concepiscono il cadavere come un tutt'uno e tale frammentazione rappresenterebbe per loro una ulteriore dolorosa frustrazione.

In guerra nessuno è matto, o almeno, ciò non si può asserire nei confronti di nessuno.
Molti di quelli che erano matti prima della guerra, in guerra si comportano molto bene, come combattenti coraggiosi.
E sono convinti delle idee dei loro capi.

In guerra nessuno è intelligente: non devi credere alle verità di nessuno.
Le lunghe disquisizioni sull'insensatezza della guerra del professore di una volta, in un battere d'occhio si trasformano in un selvaggio grido di guerra, appena egli viene a conoscenza del fatto che il suo bambino è giù, morto in strada.

Non ricordarti di nulla.
Prova a dormire senza sonno.
Devi ornarti di amuleti, e abbi fede nel fatto che ti aiuteranno.
Abbi fede in qualsiasi sogno.
Abbi fede in qualsiasi segno.
Ascolta attentamente il tuo ventre... il tuo ventre: LA PANCIA!
Agisci secondo le tue sensazioni:
se pensi che non bisogna camminare per quella strada, vai per un'altra strada.
Fidati!
Non devi avere paura di niente,
la paura genera paura... la paura genera paura,
ti blocca!
Devi credere fermamente di essere stato prescelto a restare vivo.

Non lasciare lavori compiuti a metà.
Salda i debiti.
Devi essere pulito. Sempre!
Non fare nuove amicizie, già con quelle vecchie avrai abbastanza preoccupazioni.
Proteggi i ricordi: le fotografie, le prove scritte del fatto che sei esistito.
Se tutto brucia, perdi tutto.
Se ti prendono tutto, dovrai dimostrare a te stesso che una volta tu eri.
Ammassa tutto nei sacchi di plastica, seppellisci nella terra, mura nelle pareti.
Nascondi.
E solo ai tuoi più cari svela la mappa per raggiungere il tesoro.

Non ti legare alle cose, non ti legare alla terra,
non ti legare ai muri, non ti legare alle case, ai gioielli, alle automobili, agli oggetti d'arte, alle biblioteche.
Trasforma in denaro tutto ciò che ancora ha un prezzo...
trasforma in denaro tutto ciò che ha ancora un prezzo,
e tuttavia non legarti in alcun modo al denaro...
non legarti al denaro
Appena puoi, scambialo con la tua libertà.
Appena puoi, scambialo con la tua libertà.
Ti servirà: per cambiarlo con la tua libertà!

 

(C.S.I. - In nuce a Mostar - Live a Reggio Emilia, maggio 1998)

 

Ed ora, al "rinnovarsi" "identico" della storia (la Russia ancestrale/arcaica/mitopoietica, la Russia degli Zar, la Russia dei Soviet, la Russia Mafiosa di Putin) ecco che le testimoniali parole "di finzione" "tornano" ad aderire perfettamente alla realtà...

Case, strade, corpi.

Quelle "stesse" case, quelle "stesse" strade, quegli "stessi" corpi.

 

In attesa che venga caricato su YT fra un paio di giorni, metto qui il link al terzo ed ultimo reportage di Mannocchi: https://www.la7.it/propagandalive/video/guerra-in-ucraina-il-reportage-di-francesca-mannocchi-18-03-2022-429657 (Edit: aggiunto.)

 

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Questo invece è il testo di "Nell'Aria", una canzone che "un vecchio di merda" come Giorgio Canali ha scritto ai tempi del primo lockdown promulgato dal governo Conte II per arginare l'epidemia di CoViD-19.

E no, non sono gli effetti dei postumi del long covid causato dal SARS-CoV-2: è che Giorgio Canali s'è proprio rincoglionito di suo (ma qui lo sia ama lo stesso, così come il suo amico/nemico Giovanni Lindo Ferretti).

Però, rileggere e riascoltare queste parole alla luce più ampia di un mattino atomico, o anche solo bombeagrappolico, lasciando perdere le pedanti, ottuse e idiote preoccupazioni cacciariche su stato d'emergenza e stato d'eccezione...

Le rane occidentali che si crogiolano al calduccio dei fuochi caucasuici, mediorientali e africani.

Ed ecco che il calderone si avvicina.

Dedicato a quel che resta e rimane, se mai è esitito, del PD (morto un D'Alema, se ne caca un altro: "Vi armiamo, e restateci!").

 

 

Sapevamo già che sarebbe andata così
sapevamo già tutto e ora siamo qui
a parlare di libertà con chi non sa cosa farsene
a parlare di vita a chi pensa solo a sopravvivere

Nell’aria l’odore della paura cancella il profumo dei fiori
e resta attaccato ai vestiti una vita intera
e si sa che a tarda sera
le storie di mostri in tv spaventano di più

È la liturgia del pensiero unico, continui appelli in mondovisione
a isolare i terroristi che divergono d’opinione
occupazione militare e delazione per il bene comune
dai che si arriva alla temperatura di ebollizione delle rane

Nell’aria mille cremazioni e ciminiere a milioni
turiboli laici delle santissime società per azioni
e l’ultimo alito di disobbedienza civile
sepolto con le museruole in un unico grande funerale

È da solo lo sciamano bianco e commuove il mond’intero
mentre l’alchimista di stato disegna un arcobaleno
ma di un colore solo, sursum corda
certo, in alto i cuori, manu militari

Col tricolore appeso ai coglioni il ministro dei temporali
dà il via all’Operazione Barbarossa contro i centri sociali
mentre il gregge ossequente, disinfettandosi ogni mano
fa esplodere l’applausometro dal divano

Nell’aria due colpi di pistola
è la falsa partenza di un’altra maledetta primavera
c’è la luna nera ma
se alzi gli occhi in su le stelle sembrano di più

C’era uno sul balcone, otto milioni di bajonette e scarpe di cartone
aggiornamento della situazione:
50 milioni di cervelli lavati e stesi ad asciugare
di guardia sul balcone… e forse anche di più…    

 

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"Paragoni".

- “Qui non ci sono civili.” - Cittadina londinese cui venne chiesto come fosse il morale dei civili durante il Blitz.

- “Aperto. Nel senso più ampio del termine.” - Cartello esposto in una vetrina di un grande magazzino londinese esplosa durante un bombardamento.

-Soli.” - Titolo di prima pagina del “Times”, 22 giugno 1940. 

[Citazioni reali del periodo riportate in "BlackOut" di Connie Willis, romanzo "di genere" (SF) del 2010.]  

 

Poi toccò a Dresda, Aleppo e le altre.               

Playlist film

Full Metal Jacket

  • Guerra
  • USA, Gran Bretagna
  • durata 116'

Titolo originale Full Metal Jacket

Regia di Stanley Kubrick

Con Matthew Modine, Vincent D'Onofrio, Adam Baldwin, R. Lee Ermey, Dorian Harewood

Full Metal Jacket

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Rivoluzione Zanj

  • Drammatico
  • Algeria, Francia, Libano, Qatar
  • durata 116'

Titolo originale Thwara Zanj

Regia di Tariq Teguia

Con Fethi Ghares, Diana Sabri, Ahmed Hafez, Wassim Mohamed Ajawi

Rivoluzione Zanj

 

...sudeti, ucraini, siriani, abbasidi, armeni, curdi, yazidi...

 

- il Cinema Curdo sotto Assedio

 

- the Day(s) of (the) Decision(s)

 

...armi ai curdi, armi agli ucraini; la differenza fra una guerra economica, culturale/ideologica e parareligiosa e una guerra - col pretesto dello "spazio vitale" (alla denazificazione non ci crede manco la zia scema di Valerij Abisalovič Gergiev) - mondiale atomica...

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Guerra e pace

  • Documentario
  • Italia, Svizzera
  • durata 128'

Regia di Massimo D'Anolfi, Martina Parenti

Guerra e pace

In streaming su MUBI

vedi tutti

 

Avevo riconosciuto l'avversario da combattere: il falso eroismo che preferisce mandare gli altri a soffrire e a morire, il facile ottimismo dei profeti incoscienti: politici o militari, che, promettendo senza scrupoli vittoria, prolungano il massacro ed hanno alle spalle il coro da loro pagato, tutti quei "parolai della guerra" che Werfel ha messo alla gogna in una sua bella poesia. Chi manifestava un dubbio li disturbava nei loro affari patriottici; chi ammoniva era schernito come pessimista; chi combatteva la guerra di cui essi non dividevano i dolori, era marchiato traditore. Era sempre attraverso i tempi la stessa gentaglia, pronta a dichiarare vili i prudenti, deboli gli umani, per poi smarrirsi nell'ora della catastrofe imprudentemente provocata. Era la stessa gente che aveva schernito Cassandra a Troia, Geremia a Gerusalemme, e mai come in quelle ore terribilmente simili avevo sentita la tragica grandezza di quelle figure. Sin dal principio non avevo creduto alla "vittoria" ed avevo avuto una sola certezza: che anche se questa fosse stata raggiunta con sacrifici inauditi, non li avrebbe giustificati. Ma ero rimasto sempre solo col mio presagio tra tutti i miei amici e il confuso vocìo vittorioso prima della battaglia, la spartizione della preda prima della vittoria, mi fecero spesso dubitare d'essere io il pazzo fra tanti savi, o meglio il solo spaventosamente desto in mezzo alla loro ubriacatura.

 

Stefan Zweig (1881-1942) – “il Mondo di Ieri – Ricordi di un Europeo” (la Lotta per la Fraternità Spirituale) – (1934-1942)

 

Piegato all'uopo, certo. Ma tant'è.

 

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