Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Zurlini ha dovuto sempre faticare molto per portare avanti i suoi discorsi cinematografici ed anche questo ha avuto una gestione travagliata, che solo grazie ad un coproduzione Italo franco tedesco e slava, è riuscito ad arrivare in porto, per poi trovare le porte della censura che non è stata molto tenere, compromettendone la distribuzione. Un film molto atteso da un certa critica, ha subito dei tagli, anche per paura di affrontare per la prima volta la figura degli italiani come invasori. Pirro aveva fatto un discreto romanzo che fa il paio con Jovanka e le altre, ma qui la figura degli italiani era assorbita dai tedeschi e la produzione era nelle mani esperte dei De Laurentiis. Un cast al femminile, molto condizionato dalla coproduzione, e alla Massari, sempre in testa nel progetto, le fu cambiato il ruolo da non protagonista, forse compromettendone non poco il risultato. Nomi di sceneggiatura non qualsiasi come lo stesso regista e Franco Solinas, rimaneggiati poi da De Bernardi e Benvenuti; bella squadra di fotografia ad iniziare con Tonino delli Colli. Il mio voto va soprattuto al pensiero del regista che per me rimane indimenticabile e grande.
Una storia molto intensa e non proprio felice del nostro passato nella seconda guerra mondiale
Nascimbene contorna il film con una musica molto intensa
Una grande regista e sceneggiatore, da ricordare e rivedere in tutta la sua filmografia, compreso questa, molto sofferta per la realizzazione
Caratterizzazione più che funzionale
Volto delicato e determinato
Grande aattrice ed interprete, in ruolo più piccolo, dovevva essere lei la protagonista
Bel volto ed occhi, naturalemnte, ma il ruolo l sfugge un po'
Grande caratterizzazione con toni anche brillanti
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