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The Zodiac Killer

Regia di Tom Hanson vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su The Zodiac Killer

di John_Nada1975
4 stelle

Pellicola "grindhouse" ma in alcuni momenti con credibilità anche posteriori ricostruzioni degli omicidi per come si svolsero, sul celeberrimo serial killer mai con certezza identificato della Bay Area di "Frisco" e non solo, che al tempo batté tutti gli altri titoli a migliaia ispirati o tratti, a gesta di Zodiac praticamente ancora in attività, compreso l'ispiratosi e ben più celebre capolavoro di Don Siegel, "Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo!".

Diretto da Tom Hanson, un piccolo imprenditore della cinematografia regionale californiana con all'attivo un solo altro titolo successivo e grindhouse, poi reinventatosi creatore di una catena di pizzerie di un certo successo, ha attori solo caratteristi di terza fascia come protagonisti, e un intento puramente esploitativo che all'epoca ne mosse la giustificazione per la sua realizzazione speculativa, a sangue ancora caldo di vittime, e scampati feriti, di: "Tendere una trappola nelle sale al vero assassino, che certamente si sarebbe recato nelle sale a vedere ricostruite le sue gesta."

Non male il totalmente psicopatico rsenza coscienza, remore di alcun tipo postino protagonista nel ruolo insospettabile di Zodiac, attore che poi praticamente fu soltanto uno dei protagonisti de "La Gang dei Dobermann", di Byron Ross Chudnow.

Buona la sequenza notturna al falò con chitarre in spiaggia e a metà film, nella quale si rivela l'identità del killer, con la coppia incontrata per caso e che la scampa, inconsapevole del mortale rischio corso, che richiama qualcosa dell'inizio di "Maniac" di William Lustig.

Montaggio un pò così, fotografia e illuminazione naturalistica dai pochi mezzi e si vede, ma i veri luoghi di Oakland e San Francisco nella inimitabile atmosfera e sapore, luce dello stesso periodo dei fatti, conferisce pure tra varie esagerazioni e pure fantasie, nel complesso una certa cruda verosimiglianza. Varie sequenze seppure non molto sanguinolente come dettagli grafici, turpi e brutali nel concetto.

 

John Nada

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