Regia di Ronald Neame vedi scheda film
Dignitoso film di attori, che comunque coinvolge e ha le sue cose da dire, grazie soprattutto al testo teatrale che ne è all'origine. E' una specie di film di Douglas Sirk un po' attenuato. Al centro abbiamo le due donne protagoniste: entrambe sono brave, naturalmente la Kerr di più, ma anche la ragazza lo è, e sprattutto è proprio carina. Il fulcro tematico è il contrastato rapporto della ragazza con la madre (anche se rimane nell'ombra). Poi c'è il rapporto tra nonna e nipote, che è il contraltare non confessato di quello tra nonna e figlia. La nonna, in pratica, trattiene la ragazza con sé in fondo solo per vendicarsi sulla figlia, la quale è rea ai suoi occhi di aver tentato di disubbidire in passato alle convenzioni sociali. Finì però per sposare il solito buon partito, che le procurò una vita infelice e rese il terreno fertile per una relazione adulterina. La ragazza da parte sua, soffre enormemente per l'adulterio della madre e per le sue poche attenzioni nei suoi confronti. Ciò le conferisce il temperamento ribelle e una specie di cattiveria però solo recitata... Insomma, di carne al fuoco ce n'è, e il film propone riflessioni non banali su tutti questi problemi. Alla base di tutto, comunque, ci sono quelle sciagurate convenzioni sociali e i matrimoni combinati o di interesse, che tanta sofferenza hanno causato e causano. C'è anche chi si autoimpone il matrimonio di comodo, ma le conseguenze però non cambiano. La realizzazione è solo sufficiente ma, come si diceva, il materiale umano non manca e alla fine ne vale decisamente la pena.
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