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Beat

Regia di Kim Sung-su vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Beat

di AndreaVenuti
7 stelle

Beat, Kim Sung-su, 1997

 

Nel 1997 la Corea del Sud affronta la nefasta crisi dell'FMI che colpisce durante l'orgoglio e le finanze dei cittadini locali; nel mentre, spaventate ed indebitate, le Chaebol abbandonano l'industria ma fortunatamente il dado è tratto ed il cinema coreano è ormai entrato in uno stratificato e complesso meccanismo che lo ha cambiato dalle fondamenta, signori siamo di fronte al New Korean Cinema.

Cinematograficamente parlando il 1997 è un anno assai importante che vede i registi coreani autoctoni riscoprire (poichè già il maestro Im Kwon-taek si era cimentato nel genere nel 1990 con General's Son) e lanciare il kkangpae films, ossia i film sui gangster (in passato vietati per ovvie ragioni; non è semplice fare cinema con la dittatura o sotto un dominio coloniale).
Nella stessa annata escono Green Fish, No.3 e questo Beat.

Beat parte subito come gangster movie per poi mutare continuamente pelle, sempre però all'interno di un certo cinema giovanilistico. 
Le tematiche affronatte sono diverse, da un sistema scolastico oppressivo a famiglie disfunzionali fino ad un mondo adulto crudele e violento. 

Importante poi la relazione contorta tra i due giovani protagonisti (dove notiamo una chiara critica al nascente capitalismo locale con il protagonista letteralmente comprato ad un'asta da una giovane rampolla borghese).

Indimenticabili poi i combattimenti con uno stile assai vicino al Wong Kar-wai di Fallen Angels
Kim Sung-su sovente ci delizierà con selvagge scene di lotta in spazi angusti sempre ripresi con una shaky camera convulsa i cui frame spesso sono rallentati o letteralmente "saltati" chiamando in causa il celebre jump-cut di matrice wongkarwaiana.

 

Certo Kim Sung-su è un po' troppo derivativo ma dimostra una certa attenzione per uno stile ricercato, anticipando quasi quel pazzo scatenato di Lee Myung-se.

Ps Si cita Wong Kar-Wai dunque immancabile una voice-over malinconica-introspettiva.

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