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The Fall Guy

Regia di David Leitch vedi scheda film

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La recensione su The Fall Guy

di luabusivo
9 stelle

Un gran bel film divertente che riconcilia con la sala luogo perfetto per carambole da Guinnes e sentimenti strappa sorrisi.

locandina

The Fall Guy (2024): locandina

Quante volte cinema e cinema si intrecciano per storie che raccontano del cinema all’interno di un’opera cinematografica: è il meta_cinema è The Fall Guy.

Il “ragazzo caduto” è Colt Seavers cascatore di professione interpretato da Ryan Gosling in stato di grazia che si trova invischiato in un omicidio grazie alle sue elevatissime capacità di stuntman: riuscirà a salvare la pellaccia: morale il Cinema non può fare a meno di tutte le maestranze che circolano sul set meno che mai degli “attori cascanti” che salvano le Stars dalle scene pericolose e il regista dal fallimento del film.

Post-it a profusione prolificano sulle vetrate della casa ipertecnologica di Tom Ryder la stella del film che assomiglia pericolosamente a Colt quasi un omaggio alla scrittura di penna e citazioni a profusione colorano la sceneggiatura di The Fall Guy così se per Colt il nichilismo è il bacon croccante non può non innamorarsi della regista Jody Moreno e rifiutarsi di portare a compimento Metalstorm per amore del Cinema solo per amore del Cinema.

David Leitch ex stuntman di Brad Pitt dirige The Fall Guy come atto d’amore per la Settima Arte (soprattutto per le figure minori che la animano) con un tocco di leggerezza e divertimento che straborda dallo schermo il regista di Bullet Train questa volta fa centro impartisce una vera e propria lezione di cinema (sempre con il sorriso sulle labbra) affidando ai protagonisti della storia citazioni e spiegoni che ci stanno: da Rocky a L’Ultimo dei Mohicani passando per il “piano sequenza” senza dimenticare Fast and Furios il viaggio dell’Eroe Dumbo  Mission Impossible e il Terzo Atto.

Tanti effetti speciali di altissimo livello e botte "macho" con sentimenti veri: Emily Blunt “Jody” smessi i panni di “Kitty” sorride al Colt guascone di Ryan Gosling “ex Ken“: molto tecnico intrigante il gioco a due di rimandi che la sceneggiatura sublima nello split screen: lo spacciatore che preferisce i film d’animazione (sono più veri!)  il piatto di frutta indigesto l’Unicorno magico che segue come un’ombra l’inconsapevole Colt e per finire il morto con ghiaccio: tutto sa di Noir ma surreale e comico/romantico scandito da I was made for Lovin’ you (pezzo odiato da Gene Simmons) a sottolineare che di serio in questa storia c’è poco ma nel film c’è tanto tanto amore e rispetto per chi lavora nel Cinema.

Suggerisco un mio pensiero sibillino Leitch con The Fall Guy potrebbe aver tentato un’operazione di gessatura tra le Major e le maestranze in sciopero un tentativo per nulla maldestro di riportare i puntini sulle “i” il rispetto per tutte le professionalità che Hollywood non sempre riconosce (in Italia? meglio non parlare delle Premiazioni ai David).

Metalstorm diventerà la più bella storia d’amore del Cinema la miscela perfetta tra Mezzogiorno di Fuoco e I confini dell’Universo non sarà l’apoteosi di Tom Ryder (Aaron Taylor Johnson quasi Bond) messo agli arresti da Lee Majors con cameo da cornice bensì di “Aquaman” Jason Momoa sotto gli occhi umidi di Jody e Colt che potranno amarsi come  l’Aliena e lo Space Cowboys perché tutto è bene quel che finisce bene se sai cascare in piedi.

Viva il Cinema.

Lu Abusivo.

                              

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