Trama
Un viaggio nel cuore di Bnei Brak, la capitale mondiale degli haredi, gli ebrei ultra-ortodossi, i «timorati di Dio» in ebraico. In questa città, Menahem Lang è cresciuto, diventando noto nella comunità per la sua gentilezza, per l’assiduità con cui frequentava la scuola talmudica e soprattutto per la sua voce d'oro che ha fatto di lui un rinomato interprete di canti liturgici. A vent'anni, però, Menahem rompe con questa vita devota e si trasferisce a Tel Aviv. Perché il bambino dal limpido sorriso nascondeva un segreto: per anni è stato violentato da alcuni membri di quella stessa comunità che l’adulava. Menahem riesce nell'impresa straordinaria di aprire la porta di quel mondo proibito. Un ritorno sul luogo del delitto, ma anche un ritorno ai luoghi che ha amato, un cammino iniziatico costellato di incontri incredibili, di rituali ritrovati, una riconciliazione. Coloro che hanno vissuto il suo stesso dramma escono allo scoperto, come calamitati, trovano il coraggio di parlare, di sconfiggere lo spettro del «gal-gal», quel circolo vizioso che fin dalla notte dei tempi trasforma gli stuprati in stupratori.
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Commenti (1) vedi tutti
Iniziamo dalla fine. Kafka ha detto: “giro con un coltello per difendermi dagli amici. Giro con un coltello per difendere gli amici”. Questo film è il mio coltello - aggiunge la regista Yolande Zauberman, in conferenza a Locarno dove viene presentato tra gli applausi della stampa.
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