La storia controversa di Lydia Tár (personaggio immaginario), universalmente considerata una delle maggiori compositrici e direttrici d'orchestra al mondo, ma anche la prima donna in assoluto a dirigere la filarmonica di Berlino.
Tár: il cripto horror, lo zen e l'arte dell'interpretazione cinematografica
Quello che penso del film diretto da Todd Field e interpretato da Cate Blanchett
Inutilmente lungo, sbilanciato. Le questioni toccate (non nuove ma per alcune lo è il contesto only women) così risultano annacquate, non sviluppate e financo rappresentate e il resto, dopo il confronto iniziale con lo studente woke cerebroleso fino a mezz'ora dalla fine, una noiosa parentesi. Esagerato l'entusiasmo della critica worldwide. 3.5*
Un film intenso intenso, dove si sente forte la tensione tra la persona (non irreprensibile né perfetta né riducibile a una figurina) e il giudizio (positivo o negativo, ma spesso di condanna) che il pubblico sancisce attraverso i social, il conformismo, il passaparola ... Nessuna soluzione, solo un desolante quadro di vita contemporanea
Polpettone zeppo di chiacchiere e tecnicismi noiosi. Tutto è ben fatto ma ciò non è sufficiente per digerire più di 2 ore e mezza di film con l'odiosa e megalomane protagonista. Con propaganda omosessuale annessa.
"Tár" è un film interessante e coinvolgente, raffinato e affascinante.
La protagonista, una straordinaria Cate Blanchett, è perfetta sintesi di ipocrisia e negazione, e Field la delinea in ogni sfumatura. Ottime regia e sceneggiatura: sanno ben descrivere, analizzare e criticare le strutture verticali del potere e le vertigini psicologiche/emotive.
film splendido, e non solo per Cate, qui ancora meglio che in Jasmine, ma per la capacità di svelare con toni e ritmi giusti (ovviamente lenti) il lato oscuro del perseguire l'eccellenza in modo politicamente corretto
Fidatevi noia mortale! Racconta una storia che sembra vera. Definirlo un film musicale non è corretto, magari lo fosse! Più dialoghi noiosi che musica e finale veramente amaro. Non lo riguarderei neanche se mi pagano!
Oltre all'eccellente interpretazione della Blanchett, più ombre che luci per questa pellicola di una lunghezza ingiustificatamente esagerata che conferma le difficoltà di realizzare un film di finzione nel mondo della musica classica.
Una grandiosa prova d'attrice in un un ritratto perfettamente sceneggiato e psiclogicamente approfondito di un’immaginaria donna d’arte e di successo: apogeo e caduta della celebrata direttrice d’orchestra della Filarmonica di Berlino Lydia Tár.
La Critica sostiene che è un grande film. Io critico i critici. Anche perché la maggior parte dei critici sono dei frustrati. Non è un gran film ma la Blanchett è una grande attrice, soprattutto sempre più una gran figa che stimola il bianchetto. E ho detto tutto. Tiene su, cosa? Con lei, a letto, sai che musica maestro?!
Venezia 79. Mostra Informazionale d'Arte Cinematografica.
Seduta davanti alla telecamera Lydia Tár è pienamente a suo agio. Abituata a dirigere un'orchestra non può certo indietreggiare di fronte ad un microfono, e le sciocche domande del suo intervistatore non possono minimamente impensierire colei che tutti hanno ribattezzato come "la prima donna a".… leggi tutto
Ebbene, direttamente dalla 79.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, recensiamo Tár, firmato da Todd Field e interpretato da una strepitosa e luminosa Cate Blanchett in forma smagliante, la quale, grazie alla sua bellezza magnetica e alla sua impari bravura recitativa, regge da sola un film che, pur avendo ricevuto una lunga standing ovation e potendo… leggi tutto
Lydia Tar è una famosa direttrice d'orchestra; la sua vita si divide tra podio, insegnamento e composizione, affiancata a casa dalla fidanzata Sharon (e dalla di lei figlioletta Petra) e sul lavoro dalla preziosa assistente Francesca. Tar esercita senza scrupoli il potere, in primis sui suoi musicisti e allievi; quando una di essi, tale Krysta Taylor, si suicida, Tar viene chiamata a… leggi tutto
Tár: il cripto horror, lo zen e l'arte dell'interpretazione cinematografica
Questo lungo lungometraggio è un film indubbiamente complesso e stratificato, il che già di per sé sarebbe un motivo sufficiente per scriverne. Ma quello che mi spinge davvero a scrivere la mia interpretazione è avere trovato critiche poco soddisfacenti online, il che mi ha…
Un'altra magnifica interpretazione di Cate Blanchett, che nei panni della talentuosa direttrice d'orchestra Lydia Tàr, ci fa davvero credere di avere a che fare con una vera musicista. La Tàr non è un personaggio tratto dalla realtà, ma sembra che una direttrice d'orchestra abbia avuto una vita e caratteristiche possibilmente simili a quelle del personaggio del film.…
Non si tratta, come leggo da alcune parti, di un film musicale, né particolarmente di un film sulla musica o sulla vita da musicisti. Da questo punto di vista direi che non c'è nulla. Alcune discussioni o interviste, come le citazioni musicali, tradiscono una certa superficialità nella materia. E' invece un film notevole sulla gestione di potere e celebrità in un…
Lydia Tár personaggio controverso e ambiguo, considerata una delle maggiori compositrici e direttrici d'orchestra al mondo, nonché prima donna in assoluto a dirigere la filarmonica di Berlino. Nel periodo in cui sta per registrare la sinfonia che potrebbe rappresentare l'apice della sua arte, il destino le gioca un tiro mancino che metterà a repentaglio la sua reputazione e…
Ricollegandomi all'iniziativa promossa da End User lo scorso anno pubblico la mia personalissima lista dei film più significativi del 2023.
Le regole sono le stesse dello scorso anno:
a) film…
In estrema sintesi, ovvero in un tweet, potrei così riassumere quel che penso de “il Pulcino di Kant”, ovvero di “Born Knowing - Imprinting and the Origins of Knowledge” di Giorgio…
Todd Field racconta la caduta di una direttrice d'orchestra di successo, interpretata da un'enorme Cate Blanchett, imbastendo una messinscena rigorosa e sobria, tenuta in piedi da una fotografia esteticamente appagante, ma narrativamente limitata dall'impianto teatrale dell'opera, quindi dalle interpretazioni, assecondate a loro volta da un montaggio minimalista. Tár è un film…
La Tar del titolo sarebbe tale Lydia Tar, personaggio fittizio, direttrice dei Berliner Philharmoniker, dunque all’apice del successo nel suo lavoro. SPOILER!!!!
Il film racconta la sua caduta, causata (ma si suppone) da scandali dovuti ai suoi comportamenti passati, autoritari e dispotici, se non pure ricattatori e vendicativi, nei confronti di altre persone. E infatti abbiamo…
Solido melodramma di stampo esistenziale, freddo, respingente ma capace di alienare lo sguardo dello spettatore, “sintetizzando” per immagini l’apogeo e la discesa di una donna vampirizzata dall’ego. Emerge una realtà elitaria spaventosa, dove arte e dolore si contrappongono e i caratteri assumono sembianze fagocitanti. Field dirige con impassibile grazia, la…
A prescindere dall'anno di distribuzione, i venti (in verità 25) titoli (di film, serie e tutto quello che sta in mezzo e oltre i due estremi) migliori cui ho assistito e/o dei quali ho scritto su FilmTV nel…
Sbam. Creed III arriva e fa il botto. Magari non in termini di puro incasso - si tratta infatti dell'undicesima migliore apertura nella classifica degli incassi totalizzati nei primi weekend dal 2021 ad oggi - ma…
A parte Ant-Man and The Wasp: Quantumania che si conferma al comando della classifica degli incassi anche di questo weekend, ci sono da segnalare l'ottima performance di Mummie - A spasso nel tempo e la tenuta…
Todd Field nella mia memoria cinefila rimane soprattutto il Nick Nightingale di "Eyes Wide shut", ultima fatica cinematografica di Stanley Kubrick, e si trattava di un'interpretazione davvero brillante e per certi versi memorabile. In seguito si è dato anche alla regia e questo "Tar" è il suo terzo film, realizzato dopo una lunga pausa di circa quindici anni. Si tratta di un melo'…
Ant-Man and The Wasp: Quantumania realizza un’ottima prestazione e parte con molto più sprint rispetto al precedente capitolo del 2018 mentre Tramite amicizia di Alessandro Siani approfittando della…
Come era prevedibile l’effetto nostalgia ha pagato. E anche bene. Titanic ha monopolizzato il fine settimana e con i suoi 290 schermi ha portato nelle casse della società che lo distribuisce (Walt Disney…
"Da troppo tempo vediamo film che già sappiamo da che parte vanno [...] ma le nuvole si sono diradate quando ho visto Tár". Tali parole, pronunciate da Martin Scorsese, hanno fornito un gustoso antipasto su cui tuffarsi prima ancora di vedere la nuova pellicola di Todd Field; una portata molto più appetitosa, si potrebbe dire, di tanti possibili trailer. Tár è…
Venezia 79. Mostra Informazionale d'Arte Cinematografica.
Seduta davanti alla telecamera Lydia Tár è pienamente a suo agio. Abituata a dirigere un'orchestra non può certo indietreggiare di fronte ad un microfono, e le sciocche domande del suo intervistatore non possono minimamente impensierire colei che tutti hanno ribattezzato come "la prima donna a".…
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Commenti (15) vedi tutti
Tár: il cripto horror, lo zen e l'arte dell'interpretazione cinematografica Quello che penso del film diretto da Todd Field e interpretato da Cate Blanchett
leggi la recensione completa di GroovyNowhereInutilmente lungo, sbilanciato. Le questioni toccate (non nuove ma per alcune lo è il contesto only women) così risultano annacquate, non sviluppate e financo rappresentate e il resto, dopo il confronto iniziale con lo studente woke cerebroleso fino a mezz'ora dalla fine, una noiosa parentesi. Esagerato l'entusiasmo della critica worldwide. 3.5*
commento di Karl78Un film intenso intenso, dove si sente forte la tensione tra la persona (non irreprensibile né perfetta né riducibile a una figurina) e il giudizio (positivo o negativo, ma spesso di condanna) che il pubblico sancisce attraverso i social, il conformismo, il passaparola ... Nessuna soluzione, solo un desolante quadro di vita contemporanea
leggi la recensione completa di robgorharInguardabile. Un macigno di una pesantezza incredibile.
commento di Aiace68Un film molto distaccato dalla realtà di tutti i giorni, che raggiunge solo nel finale. Ma non è malvagio.
leggi la recensione completa di tobanisPolpettone zeppo di chiacchiere e tecnicismi noiosi. Tutto è ben fatto ma ciò non è sufficiente per digerire più di 2 ore e mezza di film con l'odiosa e megalomane protagonista. Con propaganda omosessuale annessa.
commento di gruvierazLa Blanchett e' davvero brava a interpretare questa donna assai controversa, anche se il film pecca di una lunghezza spropositata.
commento di ezio"Tár" è un film interessante e coinvolgente, raffinato e affascinante. La protagonista, una straordinaria Cate Blanchett, è perfetta sintesi di ipocrisia e negazione, e Field la delinea in ogni sfumatura. Ottime regia e sceneggiatura: sanno ben descrivere, analizzare e criticare le strutture verticali del potere e le vertigini psicologiche/emotive.
commento di Antonio_Montefalconefilm splendido, e non solo per Cate, qui ancora meglio che in Jasmine, ma per la capacità di svelare con toni e ritmi giusti (ovviamente lenti) il lato oscuro del perseguire l'eccellenza in modo politicamente corretto
commento di carloz5Fidatevi noia mortale! Racconta una storia che sembra vera. Definirlo un film musicale non è corretto, magari lo fosse! Più dialoghi noiosi che musica e finale veramente amaro. Non lo riguarderei neanche se mi pagano!
commento di SpadamikL’acufene rivelatore. (Marcia funebre in allegretto.)
leggi la recensione completa di mckOltre all'eccellente interpretazione della Blanchett, più ombre che luci per questa pellicola di una lunghezza ingiustificatamente esagerata che conferma le difficoltà di realizzare un film di finzione nel mondo della musica classica.
leggi la recensione completa di artbearsTutti pazzi per Cate?
leggi la recensione completa di leporelloUna grandiosa prova d'attrice in un un ritratto perfettamente sceneggiato e psiclogicamente approfondito di un’immaginaria donna d’arte e di successo: apogeo e caduta della celebrata direttrice d’orchestra della Filarmonica di Berlino Lydia Tár.
leggi la recensione completa di port crosLa Critica sostiene che è un grande film. Io critico i critici. Anche perché la maggior parte dei critici sono dei frustrati. Non è un gran film ma la Blanchett è una grande attrice, soprattutto sempre più una gran figa che stimola il bianchetto. E ho detto tutto. Tiene su, cosa? Con lei, a letto, sai che musica maestro?!
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoir