Come da titolo, le donne dei film di Almodóvar si muovono sempre sugli orli. E di orli e bordi è pieno Mujeres al borde de un ataque de nervios (in italiano Donne sull’orlo di una crisi di nervi), coloratissima screwball del tradimento e della pazzia. Una corsa a perdifiato fra Cocteau, gazpacho, poster di Charles Vidor e rotocalchi madrileni. Una giostra spasmodica guidata dal sesso, dal desiderio e da come gli esseri umani ci inciampino fuori da ogni controllo. Tutti, però, maledettamente simpatici, perché si sa che, come dice Pepa (Carmen Maura) a Marisa (Rossy de Palma) nella scena finale, “…lo sai che non hai più in faccia la tipica durezza delle vergini? Perché le vergini sono molto antipatiche”.

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Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Nella scena finale di Mujeres Pepa ha appena salvato la vita dell’ex amante, Iván (Fernando Guillén), quello per cui ha distrutto due volte il telefono, sfondato più volte le vetrate del suo (del loro!) attico, drogato persone con del sonnifero e lanciato la sua segreteria dal terrazzo. Gli ha salvato la vita ostacolando il piano dell’ex moglie di Iván, Lucía (Julieta Serrano), evitando che, dopo un inseguimento-sparatoria verso l’aeroporto di Madrid, Lucía potesse sparargli. Lo squallido Iván si è sentito improvvisamente in debito con Pepa, e si è offerto di abbandonare la nuova amante, Paulina Morales, per rimanere con lei. Ma Pepa ha rifiutato, non chiedendogli nulla in cambio.

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Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Adesso Pepa torna a casa sua, dove tutti quanti – drogati di gazpacho – dormono serenamente nel suo salotto. Solo Marisa, drogata qualche tempo prima, si sta svegliando, e nonostante veda il disastro nel soggiorno decide di rimanere a chiacchierare con Pepa, a raccontarle il suo sogno, mentre Pepa le annuncia che è in attesa del figlio di Iván. Pepa è finalmente decisa a non avere bisogno di lui, è finalmente convinta di poter deformare e distruggere a modo suo quel piccolo attico comprato assieme, di renderlo proprio, di inscenarci la propria recita dopo averne subite a dismisura dallo squallido Iván – dal vivo e via telefono.

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Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Il finale di Mujeres conferma questa riappropriazione, quando in una delle ultime inquadrature Pepa attraversa l’intero salotto descrivendo quello che la circonda, come se lasciasse dietro di sé una scia di follia sonnifera e calcolatrice. L’impostazione teatrale di tutto il film, intervallata dai movimenti fuori dalle mura domestiche, informa di come la casa stessa sia attraversata da infinite narrative e infinite storie possibili, e Pepa le attraversa tutte illudendo di essere folle e fuori controllo, ma risultando sempre in grado di spiegare, mentire, cambiare vestito quando la scena lo richiede.

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Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Il complesso meccanismo narrativo del film si scioglie quando Pepa smette di avere bisogno di Iván. Il mondo va a dormire, e i folli che si risvegliano sono rilassati (Marisa) e arrendevoli (Iván, Lucía, la stessa Paulina Morales). Marisa racconta di aver fatto un sogno che non ricorda di preciso, sicuramente pieno di sesso, e che le sembra di non essere più vergine come era quando aveva attraversato la porta di ingresso di Pepa quella mattina. Pepa sospetta che qualcuno degli uomini possa averla aggredita nel sonno, ma dormono tutti, e per questo Marisa dichiara che non ha importanza perché se è successo è successo nel sogno.

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Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Il finale notturno di Mujeres è dunque un risveglio di liberazione, fuori dalle ipocrisie del femminismo da rotocalco, come dimostrato dalla bassezza dell’avvocato femminista Paulina Morales. È una liberazione folle, che enuncia la natura onirica di quanto abbiamo visto fino a quel momento. Una finzione continua – il doppiaggio smascherato, i capelli scompigliati di Lucía, il viso struccato dal gazpacho di Pepa, i vestiti cambiati, le infedeltà rivelate, la cecità della portinaia Testimone di Geova che in quanto tale non può mentire, la carrellata felliniana delle bugie di Iván – a cui si oppongono schiettezza, controllo, e forse un pizzico di (in)sana vanità. Un nuovo modo di conciliare vita e desiderio.

Autore

Marco Grifò

Il suo percorso di studi nulla ha a che vedere col cinema, ma è col cinema che avviene la sua vera formazione: appassionato fin dall’infanzia, autore-amatore nella community di filmtv.it da quando ha 17 anni e frequentatore ipercinetico di festival internazionali da quando ne ha 18. Collabora con la rivista di cinema Lo Specchio Scuro, ha pubblicato su Eidos e su Cinergie e co-gestisce il podcast di cinema Salotto Monogatari dalla fine del 2019. Dall’inizio del 2022 fa parte del team di programmazione del Sicilia Queer FilmFest di Palermo, e crede, a costo di passare per bizzarro, che l’horror found footage sia uno dei fenomeni più importanti e sottovalutati del nuovo millennio.

Il film

locandina Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Commedia - Spagna 1988 - durata 90’

Titolo originale: Mujeres al borde de un ataque de nervios

Regia: Pedro Almodóvar

Con Carmen Maura, Rossy De Palma, Antonio Banderas, Maria Barranco, Julieta Serrano, Kiti Manver

Al cinema: Uscita in Italia il 15/06/2023

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