Già al debutto, nel 2017, in piena amministrazione Trump, più che parlare la lingua della distopia The Handmaid’s Tale descriveva i mala tempora in corso, e lo faceva forte di una narrazione potentemente connotata e di un gran tempismo iconografico (le cappe rosse).

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The Handmaid's Tale - Stagione 5

Oggi, a pochi mesi dal rovesciamento della Roe v. Wade (e anche la nostra legge 194 non si sente tanto bene), la serie di Bruce Miller supervisionata da Margaret Atwood è ormai una diagnosi in tempo reale, una furibonda comunicazione di servizio. O meglio: dovrebbe esserlo, ma lo è a corrente alternata.

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The Handmaid's Tale - Stagione 5

Incerta sulla strada principale (l’elaborazione del trauma di June, il transito potenziale da vittima a carnefice, la ricerca dolorosa e indesiderata del perdono, la pervasività del sistema Gilead, la connivenza delle istituzioni alleate, le oppressioni “secondarie”, la sorellanza possibile e quella conflittuale), questa quinta e penultima stagione le prende tutte, un po’ per volta, anche quelle non necessarie o discutibili (i rifugiati americani discriminati e perseguitati dai canadesi).

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The Handmaid's Tale - Stagione 5

Dopo la vendetta sul comandante Waterford, June sfiora la ribellione del May Day senza ancora riuscire a decidere un ruolo per sé, e oscilla fra pulsione omicida ed empatia, nell’episodio migliore trovando con l’ex aguzzina Serena una temporanea conciliazione - sul piano della maternità, ça va sans dire. Tra i pochi guizzi la riproposizione, sotto falso nome ma secondo lo stesso sistema di segni, del giogo patriarcale, con Serena sepolta viva fra le mura di una casa di fedeli a Gilead. Ma è un’annata frustrante, di false partenze e sviluppi rimandati, dilemma etico di June, ahinoi, compreso.

Autore

Fiaba Di Martino

Fiaba riceve in fasce un nome lezioso che le profetizza l'amore per le storie, nel cinema, sul cinema e del cinema: a dieci anni vota i film disegnando a matita i pollici di Film Tv accanto ai biglietti della multisala più bella di sempre, l'Arcadia; di lì a poco si innamora delle finestre di Hitchcock, degli occhi di Jean Gabin e dell'aplomb di Lauren Bacall, e lo urla al mondo prima dal giornalino scolastico del classico poi dai siti web (MyMovies, Players, PositifCinema, BestMovie.it), mentre frequenta corsi di scrittura alla Scuola Civica di Cinema milanese e scrive un libro su Xavier Dolan con la collega positivista Laura Delle Vedove. Lost in translation nello stereo totale, ritrova se stessa nella pioggia di Madison County, nelle lettere di Gramsci, nelle ferite di David Grossman, nelle urla liberatorie di Sion Sono, nelle risate di Shosanna Dreyfus, nei silenzi di Antonioni, nelle parole di Frances Ha («non sono ancora una vera persona») e nello spazio tra i titoli di testa e quelli di coda.

La serie tv

locandina The Handmaid's Tale

The Handmaid's Tale

Drammatico - USA 2017 - durata 55’

Titolo originale: The Handmaid's Tale

Creato da: Karen Rolfe, Bruce Miller

Con Ericka Kreutz, Clea DuVall, Elisabeth Moss, Sydney Sweeney, Bruce Miller, Vivian Simms

in streaming: su Timvision Amazon Prime Video